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80 Geriatria 2009 Vol. XXI; n. 2 Marzo/Aprile APPROFONDIMENTI BIBLIOGRAFICI ADROGUE H.J., MADIAS N.E.: Management of lifethreatening acid-base disorders NEJM vol 338 1998. KRAUT J., KURTZ I.: Metabolic Acidosis of CKD: Diagnosis, Clinical Characteristics, and Treatment. American Journal of Kidney diseases 2005 June 45;6:978–993. PASCUAL J., LIANO F., ORTUNO J.: The elderly patient with acute renal failure. Journal of the American Society of Nephrology, Vol 6, 144-153. RAINFRA M., SALLES-MONTAUDON N., EMERIAU J.P.: Les effets du vieillissement sur la fonction rénale et leurs implications en pratique médica - le. Presse Med 2000;29:1373–8 Masson, Paris. THADHANI R., PASCUAL M., BONVENTRE J.V.: Acute Renal Failure. N Engl Med 1996 May 30; 334(22): 1448–1460. WEBB A.R., SHAPIRO M.J.: Oxford Textbook of critical care.
Geriatria 2009 Vol. XXI; n. 2 Marzo/Aprile 81 VITA AGLI ANNI a cura di: Sabatini D. CONSIGLI QUANTIZZATI PER UNA BUONA E LUNGA VECCHIAIA PREMESSA Tempo fa mi interessai al tema “Salute e spiritualità”. Scoprii che negli Stati Uniti esistevano facoltà di Medicina che includono nel piano di studi corsi su salute e religione; inoltre una vasta letteratura dedicata alla problematica; inoltre lavori scientifici che hanno studiato - per dire - l’efficacia delle preghiere di amici e parenti sul recupero della salute di un paziente. Un editoriale su Lancet (Richard SLOAN, 1999) evitò di discutere i contenuti o le ipotesi di partenza, su cui pure sarebbe stato facile dire qualcosa, e osservò che quei lavori erano "deboli e inconsistenti", e le loro ricerche erano fondate su “difetti metodologici, anche nel migliore dei casi". E però le “significative percentuali” sul favore delle preghiere altrui girano per il mondo e fanno proselitismo. Viene da concludere che un lavoro scientifico - e parlo di lavori scientifici - se fa audience, passa immediatamente alla divulgazione, e penetra nella cultura popolare. Come i pettegolezzi quella notizia, nei passaggi tra una fonte e l’altra, si modifica e si ingrossa, e gli schizzi arrivano dovunque come fossero baci Perugina. La signora di buona famiglia, di buona letteratura e di buoni costumi - con l’unico vizio del fumo - mi informò sulla protezione che le sigarette svolgevano verso la demenza. La notizia di partenza era di recettori cere b r a l i verso nicotina e altro, e dei loro effetti sfavore v o l i sul decadimento cognitivo; l’estensione della notizia era che il fumo diventava protettivo verso il rimbambimento, dunque aveva la sua bella utilità. Di mio ho letto che, a fronte degli anni di vita che i fumatori perdono verso i non fumatori, qualche annetto essi riguadagnano se svolgono attività fisica. Dunque bisogna corre re con la sigaretta in bocca. Sotto forma di consigli per invecchiare bene, per non invecchiare mai, per meritarsi una giusta vecchiaia, c’è di tutto. Molta propaganda va oltre la Medicina ufficiale, senza esserne dichiaratamente un’alternativa. Quando essa segue il normale corso del marketing - e non è sempre facile capirlo -, si pone sempre al limite tra informazione pubblicitaria e raggiro, tra garante e carabinieri. Molta propaganda è empirica, cioè segue indirizzi personalizzatissimi, scritti da qualche longevo di successo che, superati indenni i suoi primi 70 anni, rifiutato più volte dall’isola dei famosi e dalle sagre paesane, sente l’obbligo di raccontarci tutti i cavoli suoi come pillole di saggezza e di perenne gioventù. Molta propaganda appartiene alle strutture pubbliche, alle aziende sanitarie, ai dipartimenti di prevenzione, che sono obbligati, ogni tanto, ad impiegare gli avanzi annuali del budget in consigli per tutti, anche in quelli per valorizzare l’anziano il quale, nei loro scritti, è sempre una straordinaria risorsa e mai un problema. I riferimenti su cui si fondano i consigli sono, dunque, un po’ scientifici e un po’ no. I lavori scientifici di Medicina - per conto loro - non portano sempre a risultati assolutamente univoci. Quando lo fanno, quei risultati non sono sempre trasferibili a realtà diverse da quelle studiate. Frantumati in consigli di salute e benessere diventano sempre scemenze in cerca di seguace. Tutto il resto ha per suo conto sempre numerosi seguaci. Un altro problema è la confusione, perché in questo groviglio di notizie c’è di tutto insieme al suo opposto. Esempio. 1) La vita sedentaria fa male. Commento: “Vero”. 2) (estensione di 1) I lavori sedentari aumentano le probabilità di infarto miocardico rispetto ai manuali. Commento: “È possibile”. 3) I lavori sedentari allungano la vita rispetto a quelli manuali. Commento: “Mi sembra una sciocchezza”. Spiegazione. Uno studio svolto da compagnie di assicurazioni ha confrontato incidenti e morti sul lavoro per scoprire che gli impiegati stanno meglio e vivono più a lungo dei manovali. Conclusioni: “Si può parlare a favore o contro i lavori sedentari”. E si indovina sempre. Una volta la stessa cosa succedeva ai proverbi: meglio soli che male accompagnati oppure, secondo necessità, l’unione fa la forza. L’unica nota rassicurante è che nessuno segue i consigli, cominciando dai vecchi, a meno che non si
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