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Marzo - Aprile - Sigot.org

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Perracchio G., Bentivegna P., Coco R. et al. - Gli squilibri acido-base… 79<br />

Tab. 7 – Principali alterazioni connesse<br />

a condizioni di alcalemia<br />

Cardiovascolari<br />

• Vasocostrizione<br />

• Riduzione del flusso coronarico<br />

• Ridotta soglia anginosa<br />

• Maggiore suscettibilità ad aritmie<br />

Respiratorie<br />

• Ipoventilazione con conseguente ipercapnia<br />

ed ipossiemia<br />

Metaboliche<br />

• Stimolazione della glicolisi anaerobia e della<br />

produzione di acidi <strong>org</strong>anici<br />

• Ipokaliemia<br />

• Riduzione della concentrazione di calcio ionizzato<br />

plasmatico<br />

• Ipomagnesiemia ed ipofosfatemia<br />

Cerebrali<br />

• Ridotto flusso ematico cerebrale<br />

• Tetania, convulsioni, stupor, letargia, coma<br />

renale si verifica una riduzione del bicarbonato<br />

plasmatico di 1-2 mEq/die.<br />

In ambito geriatrico le situazioni patologiche<br />

che possono determinare un declino rapido della<br />

funzione renale, tali da innescare una situazione<br />

di insufficienza renale acuta, sono numerose ed<br />

incidono su un substrato già compromesso per i<br />

noti meccanismi di invecchiamento <strong>org</strong> a n i c o<br />

renale. Le condizioni che fungono da innesco per<br />

l’ins<strong>org</strong>enza di IRA sono:<br />

• Episodi infettivi localizzati o generalizzati con<br />

sindrome infiammatoria generalizzata con disidratazione<br />

e vasocostrizione da liberazione di<br />

citochine infiammatorie<br />

• Associazioni terapeutiche che alterano le funzioni<br />

di regolazione del flusso renale: ACE inibitori<br />

e diuretici, specie in condizioni di disidratazione<br />

indotta da diarrea o vomito o in concomitanza<br />

di trattamenti con FANS<br />

• Iniezione di mezzi di contrasto<br />

• Scompenso cardiaco<br />

• Uropatia ostruttiva<br />

• Nefropatia ischemica<br />

• Grave disidratazione<br />

La velocità di filtrazione glomerulare si riduce<br />

progressivamente con l’invecchiamento, raggiungendo<br />

il valore di circa 80 ml/minuto all’età di 80<br />

anni.<br />

Le alterazioni <strong>org</strong>anico-funzionali ivi elencate<br />

rendono l’anziano maggiormente suscettibile ad<br />

episodi di insufficienza renale acuta:<br />

• Progressiva riduzione del flusso plasmatico,<br />

fino al 50% in pazienti di 80 anni<br />

• Ridotta capacità di concentrazione urinaria<br />

• Ridotta capacità di diluizione urinaria<br />

• Ridotta capacità di risparmio di sodio, specie in<br />

condizioni di deprivazione sodica<br />

• Ridotta capacità di escrezione di un carico acido<br />

• Ridotta attività reninica plasmatica e conseguente<br />

ipoaldosteronismo<br />

Dall’analisi dei non numerosi dati pubblicati<br />

emerge che un certo grado di acidosi metabolica<br />

tende a presentarsi con l’invecchiamento, correlandosi<br />

con la riduzione del filtrato glomerulare.<br />

Il ruolo di questa costante benché limitata<br />

esposizione a valenze acide nell’evoluzione del<br />

declino funzionale ed <strong>org</strong>anico può essere in<br />

qualche modo interpretato tenendo in considerazione<br />

gli effetti negativi della acidosi metabolica<br />

in pazienti con insufficienza renale cronica, che<br />

possono essere riassunti come segue:<br />

• Perdita di massa muscolare<br />

• Ridotta sintesi albuminica<br />

• Insulino resistenza<br />

• Patologia ossea<br />

• Accumulo di beta2 – microglobulina<br />

• Peggioramento della funzionalità renale<br />

• Alterato metabolismo tiroideo<br />

• Alterazione di parametri infiammatori<br />

• Riduzione della perfomance cardiaca.<br />

L’approccio terapeutico di un disturbo acidobase<br />

in situazioni di urgenza comprende fondamentalmente<br />

la risoluzione del problema clinico<br />

di base.<br />

In particolare le indicazioni al trattamento dialitico<br />

rimangono le seguenti: sovraccarico di<br />

volume, K + > 6 mEq/l (nonostante terapia medica),<br />

HCO¯3 < 10 mEq/l, pH < 7,20, urea > 100-200<br />

mg/dl, creatininemia > 10 mg/dl.<br />

Ancora controverso è l’argomento della terapia<br />

con bicarbonati, da utilizzare in ogni caso con<br />

valori di pH inferiori a 7,20 e calcolando preliminarmente<br />

la dose da infondere secondo la<br />

seguente formula: deficit di bicarbonati = 0.5 x<br />

peso corporeo (kg) x (bicarbonato desiderato –<br />

bicarbonato attuale), regolando l’infusione continua<br />

a velocità di 0,5 – 1 mEq/kg in 10-30 minuti<br />

e monitorando strettamente l’EGA.<br />

Un eccesso di bicarbonato sodico può avere<br />

effetti deleteri, in termini di sovraccarico idrosalino<br />

e di incrementata produzione di CO 2 .<br />

Relazione presentata al XXI Congresso Nazionale<br />

della S.I.G.Os. – Verona 21-23 Maggio 2009.

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