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82 Geriatria 2009 Vol. XXI; n. 2 Marzo/Aprile
tratti di suggerimenti già noti e perfettamente inseriti
nelle proprie personalissime abitudini.
Il motivo è semplice: “Se già lo faccio, continuo.
Se non l’ho mai fatto, chi mi garantisce che la
novità, che è sempre un grosso sacrificio, mi
allunga sicuramente e felicemente la vita”
Non so rispondere alla domanda.
Ma purtroppo c’è chi lo sa, e non ha dubbi.
Purtroppo c’è chi sa anche di quanto si allunga la
vita seguendo certe indicazioni.
Facendo riferimento a ricerche di cui non risultano
né la provenienza né le condizioni di
salute mentale dell’autore, si diffonde il finale
come pillola di longevità: fare questo dà 3.2 anni
di vita; fare quello 2.8 anni. Fare questo + (più)
quello dà 6.3, che è molto più preciso di “circa 6”.
Ovviamente è inutile qualunque dubbio sulla
legittimità della somma.
ESEMPI IN NUMERI
Si parte da risapute norme igieniche: andare
regolarmente dal medico fa guadagnare da 2 a 3
anni di vita; abbassare il colesterolo totale, la pressione
diastolica, l’acido urico, la glicemia, eccetera,
fa tutto quello che sappiamo.
Si parte da consolidate abitudini alimentari
(introdurre 300 grammi di vitamina C al giorno
regala 5,5 anni) e si va verso qualche misurata
golosità (mangiare cioccolata tre volte al mese da
1 anno), verso qualche abitudine socializzante: far
baldoria con gli amici una volta la settimana (4,5
anni), andare in chiesa due volte la settimana (da
7 a 14 anni).
Poi si passa a comprare un cane (5 anni), a
comprare automobili di grossa carrozzeria, che
riducono gli incidenti stradali o la loro gravità (5
mesi); fino a occuparsi dei figli piccoli (da 3 a 5
anni), e a liberarsi dei figli grandi (4 anni).
Si arriva alle note caratteriali vantaggiose o
alle reazioni psicologiche da imparare. Essere
meno severi con se stessi fa guadagnare 2 anni;
fare un sacco di domande, cioè essere curiosi, fino
a 5 anni; fare stravaganze, avere un carattere bizzarro
da 5 a 10 anni.
Si finisce con le amenità da ombrellone estivo e
da colpo di calore: avere un nome con le iniziali
positive, per esempio chiamarsi John Otis York che
ha per iniziali JOY (gioia) fa guadagnare 4,5 anni.
TRADUZIONE IN LETTERE
Il nostro longevo/a si chiama o si fa chiamare
Felice, Carino, Serena, Gioia o Lungavita.
Va spesso dal medico e supera tutti gli esami,
tranne quelli di maturità.
Mangia vegetali a foglia verde, peperoni, pomodori,
kiwi e agrumi, isolati o in gruppo, a digiuno
o dopo i pasti, come da autorevole pre s c r i z i o n e .
Fa un lavoro impiegatizio dove l’unica re s p o n-
sabilità è alzarsi dal letto al mattino e dove non c’è
da pre n d e re mai decisioni, tranne le pause e la fine.
Fa sempre molte domande, e non si interessa
delle risposte.
Si fa spesso i complimenti, anche se le domande
erano sceme.
Organizza feste e divertimenti, dove compare
sempre simpaticamente mascherato e dove si fa
immortalare da fotografie e filmini per riproporsi
ad ogni nuovo incontro.
Passeggia/corre tutti i giorni insieme al cane,
evitando le insegne di McDonald; due volte alla
settimana arriva fino alla chiesa più lontana (dove
pregano affinché non entri).
Guida solo automobili antibufalo.
Caccia i figli da casa e li riammette quando
potranno consegnargli qualche nipotino da accudire .
Sul sesso è combattuto, perché, pur avendo
apprezzato qualche volta un piccolo rapimento
dei sensi, non ne conosce esattamente il corrispettivo
quantistico. Nel dubbio si astiene o fa da sé.
FINALE: 100 anni, il valore della nuova longevità.
FONTE
Si preferisce tacere.
Comunque molto più vicina a noi di quanto
pensiamo.