Numero 1 - IPASVI - Roma
Numero 1 - IPASVI - Roma
Numero 1 - IPASVI - Roma
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
per la sua straordinaria dedizione alla<br />
professione e ai “suoi” malati. Grazie<br />
anche a lei, a metà anni ‘50, nacque il<br />
Collegio Ipasvi di cui fu a lungo presidente.<br />
Ines Ubaldi è una di quelle persone<br />
che Parma dovrà a lungo ringraziare, sia<br />
per la sua umanità sia per la dote, rara, di<br />
saper affrontare con umiltà e spirito d’iniziativa<br />
le difficoltà degli altri>.<br />
Seguono ampi stralci del ricordo scritto<br />
da Maria Gabriella De Togni, sua allieva e<br />
oggi membro del Consiglio Superiore di<br />
Sanità.<br />
Altra notizia che non ha trovato eco sui<br />
media a diffusione nazionale è quella<br />
pubblicata da “Il Tirreno” il 17 febbraio<br />
scorso dal titolo “L’Argentario avrà il 118 a<br />
tempo pieno”. L’articolo di Paola Tana<br />
riferisce di una soluzione innovativa alla<br />
grave carenza di infermieri del 118 locale.<br />
Sarà il Comune ad assumere un infermiere<br />
per potenziare il servizio e renderlo operativo<br />
24 ore al giorno. Si tratta di un<br />
espediente di grande interesse per molti<br />
comuni marini o montani, che devono<br />
assicurare la copertura del servizio in un<br />
periodo limitato che coincide con la stagione<br />
turistica. La soluzione individuata<br />
coinvolge sia la Asl di competenza (che<br />
paga l’infermiere quando il servizio H24 è<br />
attivo) sia il Comune (che versa alla Asl il<br />
corrispettivo del costo per i giorni dell’anno<br />
in cui il servizio è inattivo).<br />
Non manca la “buona stampa” infermieristica<br />
quanto più ci si avvicina ai territori,<br />
alla realtà quotidiana, sulle testate<br />
locali. Bello lo zoom sulla professione<br />
pubblicato da “La Sentinella del<br />
Canadese” il 2 aprile con il titolo “La rete<br />
che sostiene il paziente fuori e dentro l’ospedale”<br />
sull’esperienza di formazione<br />
infermieristica di Ivrea. C’è anche un<br />
altro aspetto importante della professione<br />
sulle testate locali: l’educazione sanitaria.<br />
Ne scrive “La Prealpina” riferendo<br />
dell’iniziativa dell’Università dell’Insubria,<br />
a Busto Arsizio, che coinvolge in<br />
tirocini pratici gli studenti di Infermieristica,<br />
chiamati a svolgere lezioni di igiene<br />
personale, infortuni domestici e danni<br />
da fumo nelle scuole elementari della<br />
città lombarda. Il servizio svela un’altra<br />
verità. L’ideatore del progetto è un’assessore,<br />
che nella vita fa l’infermiere. Ecco,<br />
qualche infermiere in più nella vita e nell’amministrazione<br />
pubblica farebbe bene<br />
a tutti.<br />
La grande stampa, quella nazionale, preferisce<br />
altri argomenti. Il “Corriere della<br />
Sera” del 4 aprile titola “Siete incinte,<br />
niente concorso” sul caso dell’ospedale<br />
61<br />
Niguarda di Milano, dove una decina di<br />
infermieri si sono visti respingere il giorno<br />
della prova di un concorso pubblico<br />
interno perché temporaneamente a casa<br />
per infortunio sul lavoro, malattia o gravidanza<br />
a rischio.<br />
“Il Sole 24 Ore Sanità” del 3 aprile presenta<br />
con taglio positivo l’innovazione di<br />
un ambulatorio infermieristico nel bel<br />
mezzo di un centro commerciale. Il servizio<br />
(siglato M. Per. dal titolo “Al centro<br />
commerciale spunta l’ infermiere”) racconta<br />
dell’esperienza pilota in corso in<br />
uno shopping center dell’Olgiata, a<br />
<strong>Roma</strong>. Sulla scia di analoghe iniziative<br />
sperimentate da tempo negli Stati Uniti,<br />
in Spagna e in Gran Bretagna, si riferisce<br />
di costi più contenuti rispetto al ticket del<br />
Pronto Soccorso per le prestazioni non<br />
urgenti e di un’ampia offerta di servizi<br />
(monitoraggio dei parametri pressori,<br />
bendaggi e cura delle ferite, trattamento<br />
delle piaghe da decubito, iniezioni endovenose,<br />
intramuscolari e sottocutanee di<br />
farmaci e vaccini, fluidoterapia, cateterismi<br />
e drenaggi, nutrizioni enterali e<br />
parenterali, ecc.). Conclude il servizio: .<br />
Per chiudere, non può non essere citato il<br />
caso dei colleghi inglesi, alle prese con<br />
una situazione difficile almeno quanto la<br />
nostra, tra stipendi miseri e personale<br />
che scarseggia sempre più. Qui, come<br />
riferisce “Internazionale” del 26 marzo,<br />
la vulcanica autrice Noreena Herz, docente<br />
all’Università di Cambridge, perora la<br />
causa degli infermieri lanciando appelli<br />
affinché si investa molto e bene sulla formazione<br />
infermieristica. Alla sua ultima<br />
campagna hanno aderito già molte stelle<br />
del calcio britannico. Ogni calciatore<br />
devolverà lo stipendio di un giorno agli<br />
infermieri inglesi fra i quali sarà distribuita<br />
la somma raccolta. Un giorno particolare:<br />
il 13 maggio, ultima giornata del<br />
campionato inglese che coincide con la<br />
fine della Settimana internazionale dell’assistenza<br />
infermieristica”. Se l’iniziativa<br />
avrà successo, considerando che l’ammontare<br />
giornaliero dei compensi di tutti<br />
i calciatori della prima divisione è di circa<br />
2,2 milioni di euro, sarà stata davvero<br />
una buona idea.