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Il Cambio d'Era

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<strong>Il</strong> <strong>Cambio</strong> d’Era di David Wilcock<br />

immagini cui si riferisce il film. Inoltre, ci sono strani paralleli tra la macchina di Sagan progettata<br />

dai Vegani ed il modo in ci possiamo aspettare che appaia una enorme “unità di coscienza”; una<br />

enorme sfera, largamente pulsante, al cui interno potevano essere tracciate delle linee. <strong>Il</strong> guscio<br />

stesso nel film era una sfera con un dodecaedro sovrapposto, l’effettiva geometria della sesta<br />

dimensione. Forse Sagan e i creatori del film erano consapevoli di molto più di quanto non abbiano<br />

ampiamente alluso, e c’è la prova fornita dal dott. Richard Boylan che Sagan faceva parte ed era sul<br />

libro paga di una squadra scientifica “occulta”.<br />

Più ci pensiamo, più le cose cominciano a quadrare. In Contact, questa enorme macchina era<br />

l’ingresso in qualcosa che era sorprendentemente simile a come ci aspettiamo che sia l’Ascensione;<br />

un incredibile salto verso una diversa frequenza di energia, ed un nuovo paradisiaco mondo che si<br />

manifesta. Così, il lavoro di Sagan è perfettamente allineato con l’idea di ottenere informazioni<br />

dall’Inconscio Collettivo; molti scrittori di “science fiction” come Arthur C. Clarke hanno<br />

inavvertitamente predetto eventi e tecnologie future.<br />

Così, proprio come Contact ha ipotizzato un gruppo di diagrammi e disegni provenienti da<br />

extraterrestri, il fenomeno dei cerchi nel grano ci fornisce la stessa cosa nella nostra realtà. Infatti, il<br />

fenomeno è perdurato in Europa almeno dal 1976. Quello che abbiamo noi ora è una grande libreria<br />

di immagini criptiche che non sembrano proprio essere state generate solamente dagli umani. <strong>Il</strong><br />

caso è simile a quello della riscoperta dei geroglifici Egiziani; gli scienziati sapevano che dovevano<br />

significare qualcosa, ma si trovarono ad un punto morto nel decodificare il codice fino alla scoperta<br />

della famigerata Stele di Rosetta. Questo documento di pietra mostrava un gruppo di scritte<br />

identiche in Greco, Aramaico e in geroglifici, e dato che i ricercatori capivano il Greco, sono stati in<br />

grado di decodificare i geroglifici. La stele di Rosetta dei cerchi del grano è la geometria, la<br />

matematica, il simbolo e la metafora.<br />

I media corporativi Americani ed Europei ci hanno indottrinato molto accuratamente a credere che<br />

questi magnifici disegni fossero il lavoro di Doug e Dave: “due corpulenti gentlemen Inglesi,<br />

qualche pinta di birra, un buffo cappello, una corda ed un’asse”. Secondo la leggenda, questi<br />

deliziosi e maliziosi vecchietti traevano grande piacere dal prendersi del tempo libero, sporcarsi per<br />

tutta la notte ed entrare di nascosto nelle le fattorie dell’intera campagna Inglese. Con loro divertito<br />

stupore, con l’ingegnosa tattica di assi di legno per scarpe e lunghe corde per creare una specie di<br />

enorme compasso, essi si trascinavano divertiti in giro, stampando nottetempo forme geometriche<br />

fantastiche, piegandosi ogni tanto dal ridere per la loro furbizia. <strong>Il</strong> loro repertorio comprende dipinti<br />

perfettamente eseguiti di equazioni frattali matematiche come il Mandlebrot Set, il Julia Set e il<br />

Kock Snowflake [9]. Probabilemente stanno pianificando il prossimo frattale sulla schiuma di una<br />

spessa birra scura, mentre bocche sdentate sputano eccitate nuovi modi di esibire graficamente un<br />

po’ di matematica teorica avanzata.<br />

Come spiegano, poi, i media insabbiatori che tutto questo è accaduto letteralmente su tutto il<br />

pianeta? La sola India ha recentemente annunciato la comparsa e la catalogazione, dagli anni ’70 ad<br />

oggi, di qualcosa come 10.000 formazioni nel grano, e cerchi sono apparsi in quasi tutti i più grandi<br />

paesi del mondo, nelle risaie, nei campi di grano, nel fango, nei letti di laghi asciutti o anche nel<br />

ghiaccio. Nella videocassetta “Risveglio al Punto Zero” [10] Gregg Braden mostra un’immagine di<br />

una formazione spiroidale che è realmente apparsa in un banco di sabbia sott’acqua. Nonostante<br />

www.stazioneceleste.it<br />

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