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Il Cambio d'Era

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<strong>Il</strong> <strong>Cambio</strong> d’Era di David Wilcock<br />

sezione, dato che ci sono termini che non sono stati definiti in questo libro, e avanziamo quindi alla<br />

parte pertinente della risposta.<br />

“RA: Io sono Ra. … L’esperienza o l’esistenza dello spazio/tempo viene in essere dopo<br />

che il processo di individuazione del Logos o Amore è stato completato e l’universo<br />

fisico, come lo definireste voi, si è riunito o ha iniziato ad attirare all’interno mentre si<br />

muove verso l’esterno fino al punto che ciò che voi chiamate corpi solari hanno, a loro<br />

volta, creato un caos senza tempo, concentrandosi in ciò che voi chiamate pianeti;<br />

questi vortici di energia intelligente impiegano una grande quantità di quello che voi<br />

definireste prima densità in uno stato senza tempo, essendo la comprensione dello<br />

spazio/tempo uno degli apprendimenti/insegnamenti di questa densità di esistenza.<br />

Quindi abbiamo difficoltà a rispondere alla tua domanda in relazione al tempo e allo<br />

spazio e la loro relazione con la creazione originale, come la definireste voi, che non è<br />

parte dello spazio/tempo come la potete comprendere voi”.<br />

Così, se osserviamo attentamente questa citazione di Ra, sembrerebbe che la nostra esistenza come<br />

Sistema Solare di pianeti sia attentamente “appollaiata” sulla piattaforma della manifestazione<br />

fisica. Affinché esista lo spazio/tempo, la agglomerante forza di compressione deve “incominciare<br />

ad attirare verso l’interno”, e questo è quella che noi chiamiamo “gravità”. Ricordate che Einstein ci<br />

ha mostrato che lo spazio/tempo si assembla in un tessuto, e che la gravità è una funzione della<br />

curvatura di questo tessuto. Ra risolve questo “paradosso della gravità” con la nozione della CU<br />

nelle pagine di queste stesse sessioni, dicendoci che la gravità “può essere vista come la pressione<br />

verso la luce/amore interiore, la ricerca verso la linea spiraliforme di luce che progredisce verso il<br />

Creatore. Questa è la manifestazione di un evento spirituale o di una condizione di vita”. In altre<br />

parole, la gravità è semplicemente il moto contrario dell’espansione della CU. La gravità è la<br />

compressione delle CU che si manifestano nel fisico. Siate anche consapevoli che questo estratto si<br />

riferisce alla natura spiraliforme di queste linee, o superstringhe di luce.<br />

Ra ha indicato che la loro risposta alla domanda di Elkins era pensata per incorporare i principi<br />

metafisici dietro alla gravità e al fisico. La gravità, come concetto metafisico, è il moto verso il<br />

centro, o l’Unità. Poco più avanti nel libro, abbiamo l'interessante scambio che segue fra Ra e<br />

Elkins riguardo alla gravità, che lo spiega ancora meglio.<br />

“RA: Io sono Ra… quando tutta la creazione nella sua infinità ha raggiunto una massa<br />

gravitazionale spirituale sufficiente, l’intera creazione si riagglomera infinitamente; la<br />

luce cerca e trova la sua fonte e così termina la creazione e dà inizio ad una nuova<br />

creazione, proprio come voi considerate il buco nero, come lo chiamate voi, con le<br />

proprie condizioni di massa infinitamente grande al punto zero dal quale non si può<br />

vedere alcuna luce perché è stata assorbita.<br />

I.: Quindi il buco nero sarebbe il punto nel quale la materia ambientale è riuscita a<br />

riunirsi con l’unità o con il Creatore? È corretto?<br />

www.stazioneceleste.it<br />

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