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Il Cambio d'Era

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<strong>Il</strong> <strong>Cambio</strong> d’Era di David Wilcock<br />

In questo capitolo osserviamo il lavoro di Bradley Cowan che rivela strutture nascoste nel tempo che possono essere<br />

imbrigliate, comprese e mappate per predire il comportamento del mercato borsistico.<br />

Poi guarderemo alle scoperte di Wilcock su un ciclo di ordine più grande nella Galassia che si fonda sugli stessi<br />

principi della Costante di Niniveh.<br />

Questo fornisce un aiuto enorme nel comprendere gli insegnamenti di Ra, completati poi quando determiniamo una<br />

base scientifica per combinare tre Cicli Solari in uno solo.<br />

Capitolo Diciannove<br />

<strong>Il</strong> Tempo Geometrico e la Costante di Wilcock<br />

In questo capitolo vedremo direttamente le strutture armoniche visibili nel tempo e la geometria<br />

diretta che ne consegue. Una volta fatto questo, i fondamenti teorici per questa applicabilità<br />

universale della Costante di Niniveh saranno facilmente visibili, in quanto la nostra Galassia opera<br />

anche sotto queste geometrie armoniche nel tempo.<br />

Quindi ovviamente, la primissima domanda che viene in mente è questa: anche se sapessimo che<br />

stiamo cercando la geometria Platonica, come possiamo tracciare il passaggio del tempo in modo<br />

tale da avere una solida misurazione dei suoi effetti che possano permetterci di vedere una struttura<br />

simile?<br />

Quasi tutti i grafici che vediamo, indipendentemente da quali fenomeni nel tempo stiano misurando,<br />

vengono espressi in due dimensioni: un asse X e un asse Y. Come potremmo essere in grado di<br />

utilizzare un grafico del genere per visualizzare un asse Z e quindi estendere la nostra percezione<br />

degli effetti del tempo nelle nostre tre dimensioni?<br />

La domanda ancor più fondamentale è questa: “Come facciamo a sapere se il tempo è<br />

semplicemente un fenomeno statico e lineare che non produce alcun cambio di natura in, e per, sé<br />

stesso mentre scorre, oppure un fenomeno “topologico” attivo che produce schemi prevedibili e<br />

ricorrenti in cicli finemente organizzati?”<br />

Cosa potremmo cercare nel tentativo di scoprire se il tempo ha una forma dinamica? Per poter<br />

sperare di vedere una forma di qualsiasi tipo, dovremmo trovare qualcosa che cambia, qualcosa che<br />

non resti la stessa ma che abbia il potenziale per muoversi in diverse direzioni misurabili.<br />

Abbiamo già mostrato la prova che la Luce stessa ha proprio una struttura topologica attiva del<br />

genere, e uno dei nostri argomenti originali, visti nelle teorie del “Campo Unificato” sia di John<br />

Nordberg sia di Dewey Larson, è che tutto lo Spazio è pieno di un mare di Luce che noi<br />

normalmente non osserviamo.<br />

La nostra prova scientifica così come alcuni estratti da Ra e dalle letture UFO di W.B. Smith<br />

suggeriscono che queste armoniche della Luce hanno diversi livelli di densità in diverse aree<br />

dell’Universo.<br />

<strong>Il</strong> Sole stava mantenendo per noi il livello ottaedrico, anche se la sonda Ulysses non aveva rilevato<br />

nessun campo magnetico polarizzato nel 1995.<br />

www.stazioneceleste.it<br />

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