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Il Cambio d'Era

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<strong>Il</strong> <strong>Cambio</strong> d’Era di David Wilcock<br />

avvistate da grande distanza. Essi hanno anche eretto pietre verticali per lasciare un segno del loro<br />

passaggio. Invariabilmente, su queste linee sarebbero poi stati costruiti luoghi di adorazione, e<br />

grazie alla loro fertilità sarebbero stati anche usati per piantare il grano. Alfred Watkins, il moderno<br />

“scopritore” di queste ley lines, era al corrente di una visione mistica in cui si trovava in piedi sulla<br />

cima di una montagna ed era realmente in grado di vedere queste linee come energie luminose che<br />

attraversavano la Terra in lungo e in largo.<br />

Secondo un articolo di Joseph Jochmans sulla rivista Atlantis Rising (numero 7, Primavera 96)<br />

intitolato: "Earth: A Crystal Planet" [1] il caso della mappatura umana delle ley lines va molto oltre<br />

la sola campagna Inglese. Dice Jochmans:<br />

In Irlanda vengono ricordate come i percorsi delle fate, ed in Germania come linee<br />

sante. I Greci le conoscono come le Vie Sacre di Hermes, mentre gli antichi Egizi si<br />

riferivano ad esse come i Sentieri di Min.<br />

I cinesi oggi misurano ancora il Lung Mei o corrente del dragone che influisce<br />

sull’equilibrio della terra, praticata attraverso l’antica arte del Feng-Shui. Proprio<br />

allo stesso modo in cui l’applicazione dell’agopuntura nella medicina Cinese aiuta il<br />

flusso del Chi o forza vitale nel corpo umano, così il posizionamento di pagode,<br />

pietre, alberi, templi e case nell’ambiente era inteso come un modo per guarire la<br />

Terra.<br />

Jochmans continua descrivendo i “sentieri dei sogni” seguiti dagli aborigeni australiani, e le “te<br />

lapa” viste dai Polinesiani come “linee di luce” nell’oceano che potevano essere utilizzate per la<br />

navigazione. Poi va avanti dicento quanto segue:<br />

[L’impero Inca si è organizzato su] wacas o centri sacri situati lungo linee ceque che<br />

convergevano tutte al Coriconcha o Tempio del Sole nella antica Cuzco. Similmente,<br />

i Maya dello Yucatan interconnettevano le loro piramidi-santuari per mezzo di<br />

Saches o strade sopraelevate bianche costruite in segmenti drittissimi lungo le paludi<br />

della jungla.<br />

Possiamo anche notare che nell’articolo di William Becker e Bethe Hagens in Anti-Gravity and the<br />

World Grid, essi commentano che la mappa di Piri Reis del 1513 ha una serie di linee che sono<br />

praticamente identiche all’attuale posizione delle linee della griglia UVG 120. Nel libro, essi per<br />

fare questa dimostrazione ricalcano proprio la mappa di Piri Reis, e poi prendono quella porzione di<br />

griglia e la evidenziano sulla più grande griglia “Earth Star”. Ricordiamo che questa mappa ed altre<br />

come questa dovevano essere state disegnate in un epoca in cui l’Antartide non aveva alcun<br />

ghiaccio; e quindi, è ovvio che questi antichi cartografi Atlantidei fossero ben consapevoli della<br />

stessa griglia che stiamo osservando noi. Nell’articolo di Jochmans si dice che sono stati trovati<br />

oltre 3.300 siti sacri antichi lungo le linee della griglia icosa-dodeca Russa che abbiamo menzionato<br />

prima.<br />

Poco dopo nell’articolo, Jochmans menziona gli Antichi Hopi che descrivono la superficie Terrestre<br />

simile al retro di un cerbiatto maculato.<br />

www.stazioneceleste.it<br />

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