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Il Cambio d'Era

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<strong>Il</strong> <strong>Cambio</strong> d’Era di David Wilcock<br />

In questo capitolo troviamo il collegamento definitivo tra le geometrie tridimensionali della CU ed i “numeri di<br />

frequenza” matematici armonici dell’Ottava.<br />

<strong>Il</strong> collegamento ci arriva dal lavoro di Carl Munck. Vedremo come Munck scopra che tutti i numeri di frequenza<br />

“Gematriani” che indicano le vibrazioni sonore hanno due sole tangenti in comune.<br />

Egli poi dimostra come la Velocità della Luce, in secondi, sia una precisa funzione di queste stesse due tangenti.<br />

Questo ci fornisce un solido terreno su cui stabilire una fondamentale connessione matematica tra luce, suono e<br />

geometria, conferendo un peso notevole alla veridicità di questa teoria, e di conseguenza anche alla veridicità<br />

dell’Ascensione.<br />

Capitolo Tredici<br />

La Fisica Matematica della Spirale<br />

nelle Unità di Coscienza<br />

PRIMA PARTE: DUNQUE COS’È UN VORTICE DIAMAGNETICO?<br />

Dal momento che stavamo osservando in grande dettaglio i vortici a forma di papillon del dott.<br />

Richard Lefors Clark, a questo punto è importante per noi fare menzione delle teorie del dott. Clark<br />

sul diamagnetismo e sulle zone a magnetismo nullo. Dopo tutto, la lettura di Wilcock nel Capitolo<br />

11 suggeriva che queste forze energetiche avessero molto a che fare con la localizzazione degli<br />

antichi monumenti. Questa ci è stata data come la “risposta” che avrebbe corretto il posizionamento<br />

di certe pietre o monumenti nel sistema di Munck con un sistema di griglia mappabile su scala<br />

mondiale. Secondo il dott. Clark, i più recenti avanzamenti nella scienza del magnetismo hanno<br />

dimostrato che esiste un’inversione di polarità positiva/negativa che avviene nel centro di un campo<br />

magnetico (si osservi la figura qui sotto).<br />

È in questo punto, chiamato “Muro di Bloch”, dove le energie spiraliformi del polo nord incontrano<br />

le energie spiraliformi del polo sud, e dove si sovrappongono. Nel punto di sovrapposizione<br />

otteniamo quella forma a papillon che osserviamo sulla Terra negli esempi precedenti. <strong>Il</strong> punto di<br />

inversione del flusso magnetico, ovvero il “Muro di Bloch”, crea quella che noi ora definiamo antigravità,<br />

che annulla i propri effetti e/o cambia la propria direzione. <strong>Il</strong> dott. Clark in Anti-Gravity and<br />

the World Grid mostra come gli scienziati del magnetismo abbiano effettivamente studiato e<br />

misurato il fenomeno del “Muro di Bloch” utilizzando degli elettromagneti.<br />

www.stazioneceleste.it<br />

202

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