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scarp de' tenis Il mensile della strada - Caritas Torino

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fi e istituti per l’infanzia d’Italia, detentoredi un magnifico archivio con libririsalenti persino al Quattrocento), trattano<strong>della</strong> propria identità locale, <strong>della</strong>memoria storica <strong>della</strong> loro famiglia e<strong>della</strong> loro città, dei disagi dell’infanzia edell’adolescenza, in un progetto eccezionalmenteeducativo.Attraverso Trool, i ragazzi hanno lapossibilità di pubblicare post e avereprofili all’interno di un sito assolutamentesicuro, esente dai rischi <strong>della</strong> navigazionecanonica; in più, possonoutilizzare questo social network ancheper divertirsi, interagendo tra loro attraversocommenti e votando i post chepiacciono di più, trattando argomentiludici e di svago, pubblicando video emateriali, a mo’ di diario personale.Nei primi anni di vita il sito è statotestato nelle scuole <strong>della</strong> Toscana, conrisultati sorprendenti. Si è deciso, così,di diffonderne l’utilizzo in tutta Italia; lacittà di Salerno è stata la prima ad adottareTrool, attraverso un laboratorioeducativo che si è svolto nei mesi scorsicon i ragazzi <strong>della</strong> scuola media dell’istitutocomprensivo San Tommasod’Aquino (nel rione Fratte).Essere genitoriGestire i figli nella rete:piccolo decalogo ragionato<strong>scarp</strong>salernoEssere genitori è il compito più difficile del mondo, madi sicuro, nell’era digitale che ci troviamo a vivere, un buon genitorenon può sottovalutare il rapporto tra i propri figli e internet. <strong>Il</strong> webha cominciato a diventare un fenomeno veramente di massa attornoal 1996; così, tutti i bambini e i ragazzi che oggi hanno meno di 15 annipossono essere chiamati “nativi digitali”. Non bisogna spaventarsidinanzi a questa espressione; i nativi digitali hanno il nostro stesso dna,non è avvenuta in loro alcuna mutazione genetica, hanno gli stessidesideri e sentimenti, solo che sono particolarmente ferrati con i pc(e derivati: notebook, tablet, ipad, telefonini, ipod...); soprattutto,trascorrono molto del loro tempo utilizzando questi strumenti. I quali,è, non sono negativo in se stessi, anzi migliorano le possibilitàdi istruzione e socializzazione dei ragazzi; tuttavia, la prassi di restare“on line” per molte ore al giorno determina la possibilità di trovarecontenuti ben poco educativi, e il pericolo di conoscere personemalintenzionate. La rete, infatti, è un po’ come il mondo: vi si trovanopersone buone e persone non buone. Ma, contrariamente al mondo“fisico” che è la fuori, dà al malintenzionato la possibilità di nascondersisotto mentite spoglie. Soprattutto, con l’avvento del web 2.0, chedà la possibilità di interagire a più livelli con la rete e diventareproduttori di informazioni, e non solo ricettori, i pericoli aumentano.Cosa deve fare, dunque, un buon genitore per tutelare i propri figli chenavigano sul web? Un ottimo sito, “La città invisibile”, elenca 15 regoleche un buon genitore dovrebbe osservare con il proprio figlio minorenne“internauta”. Ne segnaliamo alcune:• Non si danno informazioni personali• Non si compilano moduli• Non si fanno acquisti in internet• Non si accettano regali da internet• Non si deve essere “boccaloni”• No al materiale piratato• Attenzione alla posta elettronica (messaggi spam, ad esempio)• Riferire ai genitori ogni cosa sospetta<strong>Il</strong> tempo su internet: (non più di due ore al giorno, con un giorno asettimana di astinenza completa).Dionisie PistaI laboratori e la gitaI risultati dei laboratori educativi di Salernosono stati particolarmente brillanti;gli studenti hanno imparato a utilizzareTrool, pubblicando sia post particolarmenteimpegnativi, su temi comela propria identità, il passato e il futuroche sognano, la storia <strong>della</strong> propriafamiglia confrontata con quella deibambini abbandonati, sia post ludici edi svago, come avviene su Facebook oTwitter. Cuore del progetto è stata la gitaa Firenze effettuata dai ragazzi, accompagnatidagli educatori del progettoe dalle insegnanti, nel corso <strong>della</strong>quale si è svolta anche una toccante visitaall’Istituto degli Innocenti.A coronamento del primo anno dilaboratorio a Salerno, martedì 5 giugnosi è svolta la presentazione del progettoa tutta la cittadinanza, alla presenzadelle istituzioni comunali (il vicesindacoEva Avossa), del preside AlessandroTurchi e dei docenti <strong>della</strong> scuola, <strong>della</strong>presidente dell’Istituto degli Innocenti,Alessandra Maggi, <strong>della</strong> responsabile diFondazione Telecom, Luisa Giolito, e diuno dei responsabili del progetto, EmanueleDattoli. Presente anche la presidentedel consorzio La Rada, PatriziaStasi, referente del progetto sul territorioe trait d’union dell’iniziativa, che haposto Salerno all’avanguardia nel rapportotra i bambini e internet e nell’utilizzodi tecnologie di navigazione sicuraper i minori..luglio - agosto 2012 <strong>scarp</strong> de’ <strong>tenis</strong>.55

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