1 ventunostili<strong>Il</strong> palco dell’Incontro Mondialedelle Famiglie smontato e riciclatoa fini sociali. La cooperativa Kayrosne farà una struttura per minori<strong>Il</strong> legno del Papadiventa villaggiodi Stefania CulurgioniTravi, vetrate,pvc: i materialidel grande palcodel Family 2012diventerannocasa per ragazzicon problemifamigliario reducidal carcereCi hanno lavorato trecentooperai, lo hanno montato e smontatonel giro di un giorno. Un cantiere spettacolare,che ha trasformato l’aeroportodi Bresso, alle porte di Milano, inuna grande chiesa all’aperto: migliaiadi sedie sistemate davanti a un altarebellissimo, ricreato a modello <strong>della</strong> Basilicadi Sant’Ambrogio. E sopra, unacupola con pannelli in pvc trasparentee colorato, che rappresentavano le vetratedel Duomo. In tutto, una profonditàdi 30 metri, un’altezza di 22, unasuperficie di quasi cento metri calpestabili.Per chi l’ha visto dal vivo o perchi l’ha visto in tv, non sarà difficilescordarsi del palco del settimo IncontroMondiale delle Famiglie, allestitoper ospitare, a inizio giugno, il SantoPadre e la messa da lui celebrata, davantia centinaia di migliaia di fedeli.Ma ora, a celebrazione finita, checosa ne è del mega-palco? A rivelare ildestino “solidale” di cotanta strutturaè don Claudio Burgio, cappellano delcarcere minorile Beccaria di Milano epresidente-fondatore <strong>della</strong> comunitàdi accoglienza Kayros: «La FondazioneFamily 2012 ha deciso di riciclaretutto quel materiale – ha spiegato – edi consegnarlo alla mia cooperativa,perché fosse riutilizzato per la costruzionedi un nuovo piccolo villaggio».Una nuova strutturaVimodrone, periferia est di Milano, via15 Martiri, appena accanto alla (statale)Padana. È lì che, con una convenzionedi comodato d’uso che dura per15 anni, Kayros ha la sua sede principale,le altre sono a Segrate e nel capoluogo.La sede ospita 40 ragazzini chesono fuori dalla famiglia per differentimotivi: ci sono quelli che hannocommesso reati penali e sono appenausciti dal Beccaria, quelli che vivonoluglio - agosto 2012 <strong>scarp</strong> de’ <strong>tenis</strong>.65
ventunostili2situazioni di disagio familiare e sonosottratti ai genitori per essere affidatiin comunità, gli adolescenti stranierinon accompagnati, quelli che fanno iviaggi <strong>della</strong> speranza da soli e devonoinventarsi un modo per sopravvivere.«Noi offriamo appartamenti dove vivere,insieme a educatori, e percorsi direinserimento – spiega don Claudio –,ma abbiamo bisogno di un nuovospazio, di una nuova struttura, e abbiamodeciso di costruirla sempre qui,su questo terreno di Vimodrone».I progetti per il futuro<strong>Il</strong> progetto è quello di una comunitàdi accoglienza con laboratori di formazioneprofessionale –per insegnareai ragazzi un mestiere, per farli studiare–, ma anche con sale per attivitàculturali e ricreative. <strong>Il</strong> tutto, su un’estensionedi duemila metri quadrati.Don Claudio pensa di potercela fare apagare tutto: «Abbiamo molti appartamentisparsi in città per i quali paghiamoun affitto per un totale di 150mila euro all’anno (soldi che alla Kayrosarrivano in parte dai comuni chedanno i ragazzini in affidamento e inparte da contributi del ministero, ndr):se dismettiamo quelli, dirottiamo isoldi al pagamento del mutuo di questanuova costruzione».Questo, insomma, è il piano. E certamentequello che è arrivato dalladiocesi è un grosso aiuto: il materialeligneo usato per il palco papale è dibuona fattura; le travi, i blocchi dell’altare,tutto sarà riutilizzato per lanuova comunità. E poi ci sono le simil-vetratedette Crystal, molto resistentie decorative, quelle che decoravanola cupola. «Ci sono state regala-Bilancio socialeL’indotto? Immaginedi apertura... e 55 milioni«L’Incontro Mondiale delle Famiglie ha rappresentato per Milanouna felice congiunzione fra il tema centrale dell’incontro e i tratti <strong>della</strong> culturacittadina. Milano città ambrosiana: aperta, accogliente, attraente». Lo hadichiarato il professor Luigi Campiglio, economista dell’Università Cattolicadi Milano, che per Family 2012, la fondazione che ha curato e organizzatol’evento, ha scritto il bilancio sociale.Partendo dalle voci di spesa, che si sono attestate intorno ai 10 milionidi euro fra preparazione remota, realizzazione degli eventi e strutturaorganizzativa, Luigi Campiglio, ha posto l’attenzione sulle ricadute economichedell’arrivo di un milione di pellegrini, oltre che sui lavori diretti e i rapporticon le imprese innescati dall’Incontro Mondiale delle Famiglie: «Per l’arrivodi un milione di pellegrini, fra spese di vitto, alloggio e trasporto, abbiamostimato un indotto economico di circa 55 milioni di euro». Oltre al ritornoeconomico, per la città di Milano il guadagno è consistito anche nellapossibilità di promuoversi: i partecipanti stranieri hanno potuto coglieree riportare nel loro paese i tratti qualificanti <strong>della</strong> cultura ambrosiana.L’Incontro mondiale (nella foto, i suoi stand alla Fiera di Milano) harappresentato per Milano una felice congiunzione fra il tema centraledell’Incontro – la famiglia, la festa, il lavoro – e i tratti <strong>della</strong> cultura cittadina.I pellegrini saranno messaggeri nel mondo di Milano, come città apertaal cambiamento, accogliente sul piano <strong>della</strong> solidarietà, del volontariato,dell’imprenditorialità sociale, attraente per le opportunità offerte a chi, italianoo straniero, è disposto a impegnarsi a fondo per realizzare un futuro migliore».Abbraccio al campioneI ragazzi di Kayros insieme adAndrea Ranocchia, difensore dell’Interte anche quelle e lanciamo un appelloa tutti: dateci suggerimenti su comeimpiegarle nel modo migliore!», sorridedon Burgio.Nella nuova comunità che sorgeràa Vimodrone ci sarà anche una cucinache sarà usata come spazio di formazioneper un laboratorio di pasticceria.<strong>Il</strong> nome sarà Dolci Evasioni,perché sarà destinata alla formazionedei ragazzi che escono dal Beccaria.«Noi accogliamo tutti anche per situazionidi emergenza – conclude donClaudio –; anche chi commette reati èinserito da noi in misura cautelare inattesa di processo, o in regime di messaalla prova per riabilitarsi socialmente».E cosa c’è di meglio, per mettersialle spalle un passato amaro, checucinarsi un dolce futuro? .66. <strong>scarp</strong> de’ <strong>tenis</strong> luglio - agosto 2012