caleidoscopiohanno bisogno di aiuto per qualcheora con donne dallo spirito materno,disponibili a fare da baby sitter.INFO www.milanoperibambini.it<strong>Torino</strong>Manifattura Tabacchi,proposte culturalidove era abbandonoFino al 22 luglio la ManifatturaTabacchi (Corso Regio Parco 134/a),fabbrica parzialmente dismessae diventata luogo di abbandonoe marginalità, si anima con mostre,cinema, musica, teatro, incontri.Sarà un polo culturale capace di offrireuna proposta di spessore, anche sea termine: l’iniziativa è resa possibiledal coinvolgimento di molte realtà cheoperano nel territorio. Due le mostreospitate negli spazi temporanei: lapersonale di Hasan Elahi (The OrwellProject) e Terre Gaste (cinque fotografisulle rive <strong>della</strong> città: Federico Botta,Fabrizio Esposito, Rosalia Filippetti,Gianni Fioccardi, Giulio Lapone).La programmazione, insomma, coniugaglobale e locale: Hasan Elahi, artistadel Bangladesh, da anni vive negliStati Uniti e a <strong>Torino</strong> presenta il suoinnovativo progetto multimediale.Più legata al territorio invece “TerreGaste”: cinque fotografi ritraggonole sponde del torrente Stura di <strong>Torino</strong>come una terra di nessuno, dove lanatura conserva il suo corso fraorti urbani, baracche di lamierae cartone e storie di uomini e vita.INFO ladiesbela@yahoo.itGenovaL’estate di VillaBombrini, in un contestorestituito alla cittàProsegue sino all’8 settembrela rassegna “Estate a Villa Bombrini”,nell’omonimo parco di GenovaCornigliano: all’interno di questoappuntamento, ormai immancabile peril Ponente genovese, si susseguirannooltre 50 giorni di musica, teatro,spettacoli di artisti di <strong>strada</strong> e perbambini, dibattiti. <strong>Il</strong> valore aggiuntodell’iniziativa risiede nel fatto chequesta era una zona ex industriale,fortemente degradata, oggi in pienorecupero socio-urbanistico.INFO www.percornigliano.itGenovaMario Dondero“Dalla parte dell’uomo”,foto da antologicaMilanese, classe 1928, Mario Donderoha raccontato attraverso la fotografiala storia contemporanea. Scelse dasubito la fotografia sociale: conflittisociali, guerre, avvenimentiinternazionali. Dondero rimanenell’immaginario collettivo soprattuttoper lo scatto che immortala il crollodel Muro di Berlino. <strong>Il</strong> suo maestroè Robert Capa. Ora Palazzo Ducalegli dedica ora un’antologica, “Dallaparte dell’uomo”, fino al 19 agosto.Fotografie note e inedite, derivantida reportage realizzati in ogni partedel mondo, e ancora ritratti di artisti,di letterati, insieme agli scatti cheripropongono momenti storici in variecittà d’Europa e i volti di gentecomune. Un'occasione unica perripercorrere il lavoro di Dondero: 50anni di viaggi, impegno civile e sociale.INFO www.palazzoducale.genova.itSavonaTeatro in piazzetta,al festival è tempodi commediaTorna l’appuntamento con il festivalteatrale di Borgio Verezzi (Sv), ormaidiventato un evento caratteristico eprestigioso, ambientato nella piccolae suggestiva piazza Sant’Agostino.Otto prime nazionali, per un totale diventuno serate di spettacolo: fino al 10agosto, 46ª edizione. Quest’annosi va dai classici ai testi contemporaneiprivilegiando, forse per via dei tempiche corrono, la commedia sullatragedia. Ecco allora che sul palcodi Borgio Verezzi si alternano momentifarseschi e giocosi, situazioni comichee tragicomiche.INFO www.festivalverezzi.itOnI giovani aiutano i giovani,un progetto con i social networkIn Toscana sta per partire Social NetSkills, un programma interregionale,di cui la Toscana è capofila, finanziatodal ministero <strong>della</strong> salute con400 mila euro. Le altre regioni chepartecipano sono Lombardia, Liguria,Puglia, Lazio, Umbria, Emilia Romagnae Campania. <strong>Il</strong> progetto, <strong>della</strong> duratadi due anni, prevede l’attivazionedi percorsi di auto-aiuto e counselingonline sui social network: Facebook,Google, Twitter, YouTube, Pinterest.A chattare, o comunicare on line ovia Skype con i coetanei, sarannoragazzi sotto i vent’anni,opportunamente formati, conil supporto di psicologi, medicied esperti di comunicazione.OffSenza fondi la vita dei disabilinon è più autosufficienteCon la legge 162/98 il parlamentosancì per la prima volta il dirittoalla vita indipendente per le personecon disabilità. Grazie alla normativa,migliaia di persone hanno potutocondurre un’esistenza dignitosa,con buoni livelli di integrazione socialee lavorativa. Oggi tutto questo rischiadi sparire. I tagli ai trasferimentiagli enti locali e il taglio dell’87%dei fondi per le politiche sociali hannoprodotto uno tsunami che sta colpendoi comuni. Ledha, la lega per i dirittidelle persone con disabilità, nell’ambito<strong>della</strong> campagna "No ai tagli! Sì alla vitaindipendente e all’inclusione nellasocietà” ha voluto raccoglieree divulgare le testimonianze di quattropersone con disabilità, per raccontareuna quotidianità sconosciuta a tanti:ne è nato un reportage, visibile sul sitowww.personecondisabilita.it.Racconti di vita indipendentedocumenta sogni, speranze, progetti,ama anche frustrazioni e paure relativea un futuro ormai prossimo, attraversola viva voce dei protagonisti.luglio-agosto 2012 <strong>scarp</strong> de’ <strong>tenis</strong>.71
sei domande a... Paola Turcidi Danilo Angelelli«La musica è omologata, ogni storia è un cammino»Da Sanremo ad Haiti. Dai bambini «armatie disarmati» che cantò ventiquattrenne alFestival del 1989, a quelli incontrati nellestrade di Port-au-Prince che le «chiedonol’acqua». In mezzo, tanta vita mescolataalla musica, tante occasioni per scenderein piazza e dire la propria, tanti viaggi nelSud del mondo. Sud assai presentenell’ultimo disco di Paola Turci, Le storiedegli altri: nove canzoni, nove fotografie acolori vividi sulla realtà che ci circonda.Chi sono gli altri, per Paola Turci?Uno che poi diventa un altro e un altroancora. Non un pubblico, non una massainforme. In questo disco fotografo lapersona, l’essere umano. Soprattuttoquello che occupa l’ultimo posto <strong>della</strong> fila.Nella canzone I colori cambiano sostieneche ogni incontro ha bisogno di ascolto,cammino e memoria... Quali incontrihanno contribuito a maturare questo pensiero?Paola, tra rocke solidarietàPaola Turci e (sopra)la copertina del suonuovo album, Le storiedegli altri. Nata a Roma48 anni fa, ha esordito ametà degli anni Ottanta.Cantautrice, intensa“vocazione” rock,da sempre è sensibileai temi socialiL’incontro con Alessandra, malata terminale di Aids, ospite in un centro delle suore di madre Teresa. Quello conun’altra ragazza, a Malindi: distesa in mezzo alla <strong>strada</strong>, voleva suicidarsi perché non aveva né lavoro né affetti.In Devi andartene il riferimento a Berlusconi è chiaro. Cosa pensa di chi è gli è subentrato?La canzone si riferisce a chi ha esercitato il potere con arroganza e menefreghismo, a chi ci ha fatto vivere in unasituazione pericolosa, di cui paghiamo le conseguenze. Oggi, nonostante tutto, si sta scrivendo una pagina nuova,molto più chiara. Però le prime scelte dell’attuale governo sono scollegate da chi fa fatica ad andare avanti. Lemanovre economiche si fanno sui grandi numeri, ma come cittadina vedo uno squilibrio pesantissimo: chi è ricco nonsente la crisi, il disoccupato e il pensionato la sentono troppo.<strong>Il</strong> disco parla anche di immigrazione. Quanto è importante capirla, per conoscere il mondo di oggi?<strong>Il</strong> tema oggi è centrale, simbolico, rappresenta il modo di stare al mondo, misura il nostro grado di cultura e conoscenza, èun’occasione per renderci conto se la storia l’abbiamo dimenticata. Come ci saremmo sentiti, quando eravamo noi italiania emigrare, se ci avessero chiamato clandestini? Ci apostrofavano anche peggio, ma la parola “clandestino” è legalizzata.<strong>Il</strong> tempo che viviamo valorizza o mortifica l’artista che coniuga musica e impegno civile?La musica si è formattata sull’intrattenimento, si è omologata per paura di perdere pubblico. Eppure la musica dice,non è un sottofondo. Io quando ascolto una canzone mi fermo. Ho sempre fatto musica puntando sulle mie sensazioni a360 gradi, non solo su quelle amorose. E mi sento a disagio quando mi definiscono “cantante impegnata”: sono partedi questa società, è naturale cantare considerando la politica, la realtà che vivo.Si è sposata ad Haiti nel 2010, sei mesi dopo il devastante terremoto. Perché?L’idea non è nata sulle ceneri del terremoto. Già ero stata ad Haiti, poi dopo il sisma ho partecipato alle attività <strong>della</strong>Fondazione Francesca Rava. Ho visto il prima e il dopo: la differenza è data dai cumuli di macerie, ma la povertà èsempre stata immensa. A Port-au-Prince i bambini per <strong>strada</strong> non chiedono un soldino, ma un bicchiere d’acqua! Io emio marito desideravamo sposarci ad Haiti anche perché lì c’è padre Rick Frechette, dell’organizzazione NuestrosPequeños Hermanos. E soprattutto perché è un luogo dove sembra che l’amore e la vita siano stati cancellati. Eppureci sono, nonostante tutto. Noi volevamo celebrarli.72.<strong>scarp</strong> de’ <strong>tenis</strong> luglio-agosto 2012