102 ― N. Reggiani, Dalla magia alla filologiana ad alcune sue teorie relative alla prima trasmissione scritta dell’epica omerica23, l’Autore intraprende il suo viaggio, fra descrizione <strong>di</strong> esemplari e citazioni <strong>di</strong>fonti letterarie, de<strong>di</strong>cando ove possibile veloci approfon<strong>di</strong>menti ad esempi dellacura e dell’attenzione de<strong>di</strong>cate al testo scritto in quanto tale: le annotazioni sticometriche,i primi tentativi stenografici 24 , i segni critici e <strong>di</strong>acritici della filologiaalessandrina, la corsivizzazione della grafia, le note tironiane, gli acrostici, finoad arrivare alle abbreviazioni tipografiche delle e<strong>di</strong>zioni umanistiche <strong>di</strong> Aldo Manuzio.E il XV secolo della nostra era è il punto d’arrivo dell’indagine <strong>di</strong> Irigoin,che conclude con l’osservazione che la tipografia contemporanea, nelle e<strong>di</strong>zionidei classici, riunisce in sé le due estremità della storia dei manoscritti greci, lascrittura libraria attica nei caratteri capitali e la grafia dei copisti rinascimentalinelle minuscole.2. Scritture per l’eternità, scritture per il momentoDi <strong>di</strong>versa impostazione, manualistica e approfon<strong>di</strong>ta, è la struttura del <strong>volume</strong>del Blanck, che gli apparati iconografici, bibliografici e <strong>di</strong> in<strong>di</strong>ci (dei passi citati;delle testimonianze scritte; dei nomi antichi e moderni; dei luoghi geografici;analitico), ampliati ed aggiornati nell’e<strong>di</strong>zione italiana curata da Rosa Otranto,rendono uno strumento in<strong>di</strong>spensabile per gli stu<strong>di</strong> bibliologici antichistici. L’opera,articolata in <strong>di</strong>eci parti, muovendo dalle origini e <strong>di</strong>ffusione della scritturaantica (I-II) approda alla materialità dei supporti e <strong>degli</strong> strumenti scrittori (III-IV-V), toccando poi un tema tralasciato dall’Irigoin, quello delle illustrazioni librarie(VI), ed uno solamente accennato dall’Autore precedente, quello della <strong>di</strong>ffusionee del commercio dei libri (VII), per concludere con un’ampia panoramicarelativa alla storia delle biblioteche antiche (VIII-IX-X).La spiccata preferenza accordata alla storia della cultura materiale, evidentenelle ampie <strong>di</strong>gressioni epigrafiche e nell’attenzione riservata agli aspetti piùconcreti della bibliologia (i libri come oggetto e prodotto, gli strumenti, le biblio23 Vd. infra.24 In due epigrafi, da Atene (IG II 2 2783) e Delfi (FD III 1, 558).
Papyrotheke 1 (2010) ― 103teche), fa proporre al Blanck, in merito al nostro tema <strong>di</strong> partenza – il rapporto traforme e materiali scrittori – un’integrazione alla visione <strong>di</strong> Cavallo, che egli comunqueaccetta, opponendola decisamente all’interpretazione “cristiana” 25 . L’Autore,infatti, osservando che “resta tuttavia da chiarire […] perché gli strati socialipiù bassi non nutrivano, nei confronti del co<strong>di</strong>ce, le stesse riserve che venivanodai ceti più alti”, propone che possano “essere state determinanti solo motivazioni<strong>di</strong> carattere pratico”, e specificamente la maneggevolezza, l’economicità, la resistenza,la facilità <strong>di</strong> consultazione 26 . Egli recupera dunque una serie <strong>di</strong> argomentigià contestati dai fautori delle ipotesi cristiane 27 , ed in particolare da Skeatil quale, ancora recentemente, ha rivalutato i vantaggi della lettura dal rotolo 28 .Ciò rende necessari ulteriori chiarimenti.Dopo le testimonianze <strong>di</strong> Marziale sui primi tentativi 29 <strong>di</strong> riversare opere letterariein breuibus tabellis, la prima fonte letteraria che ci parli <strong>di</strong> co<strong>di</strong>ces pergamenaceiè il giurista romano Ulpiano che, all’inizio del III sec. d.C., attesta una significativa<strong>di</strong>versificazione fra co<strong>di</strong>ci e rotoli. Nel definire la questione (in unacausa ere<strong>di</strong>taria) se la categoria <strong>di</strong> libri potesse riferirsi tanto ai volumina quantoai co<strong>di</strong>ces, scrive: librorum appellatione continentur omnia uolumina, siue incharta siue in membrana sint siue in quauis alia materia: sed et si in philyra autin tilia (ut nonnulli conficiunt) aut in quo alio corio, idem erit <strong>di</strong>cendum. quod siin co<strong>di</strong>cibus sint membraneis uel chartaceis uel etiam eboreis uel alterius materiaeuel in ceratis co<strong>di</strong>cillis, an debeantur, uideamus 30 . Questa precisazione può25 BLANCK 2008, 138-9.26 Ibid., 139.27 Vd. supra.28 Si veda in particolare SKEAT 1990, che riprende una sua teoria sperimentale tesa a <strong>di</strong>mostrare l’agevolechiusura del rotolo papiraceo (SKEAT 1978, 373-6) ora verificata su <strong>di</strong> un esemplare reale, sottolineandoi vantaggi “psicologici” <strong>di</strong> una lettura “continua” che potrebbe essere stata comune nel mondo antico(l’Autore la paragona alla fruizione <strong>di</strong> opere quali il fregio del Partenone e la Colonna Traiana); suirapporti fra tecniche <strong>di</strong> lettura e forme librarie cfr. anche CAVALLO 1994 (qualche cenno già in ID.1989b, 330-1).29 “But note that ‘newness’ or ‘innovation’ are not mentioned or even hinted at by Martial – apparentlyuse of this format on the part of some booksellers was already known and accepted by his imaginedRoman au<strong>di</strong>ence” (KRAFT (ed.) 2008, [[25]]).30 Dig. XXXII 52 praef.; cfr. anche Paul. Sent. III 6, 87 (libris legatis tam chartae uolumina uel membranaeet philyrae continentur: co<strong>di</strong>ces quoque debentur: librorum enim appellatione non uolumina
- Page 1:
Rivista Online di Papirologia dell
- Page 7:
SAGGI
- Page 10 and 11:
4 ― M. Botti, Dai papiri al weba
- Page 12 and 13:
6 ― M. Botti, Dai papiri al webra
- Page 14 and 15:
8 ― M. Botti, Dai papiri al webat
- Page 16 and 17:
10 ― M. Botti, Dai papiri al webN
- Page 18 and 19:
12 ― M. Botti, Dai papiri al web6
- Page 20 and 21:
14 ― M. Botti, Dai papiri al webL
- Page 22 and 23:
16 ― M. Botti, Dai papiri al webG
- Page 24 and 25:
18 ― M. Botti, Dai papiri al webW
- Page 26 and 27:
20 ― M. Botti, Dai papiri al webF
- Page 28 and 29:
22 ― M. Botti, Dai papiri al webF
- Page 30 and 31:
24 ― M. Botti, Dai papiri al webF
- Page 32 and 33:
26 ― M. Botti, Dai papiri al webF
- Page 34 and 35:
28 ― M. Botti, Dai papiri al webF
- Page 37 and 38:
Papyrotheke 1 (2010) ― 31Lavori p
- Page 39 and 40:
Papyrotheke 1 (2010) ― 33struzion
- Page 41 and 42:
Papyrotheke 1 (2010) ― 35per gli
- Page 43 and 44:
Papyrotheke 1 (2010) ― 37Dettagli
- Page 45 and 46:
Papyrotheke 1 (2010) ― 39desima r
- Page 47 and 48:
Papyrotheke 1 (2010) ― 4159 πα
- Page 49:
Papyrotheke 1 (2010) ― 43Fig. 3:
- Page 52 and 53:
46 ― I. Bonati, Forme e contenito
- Page 54 and 55:
48 ― I. Bonati, Forme e contenito
- Page 56 and 57:
50 ― I. Bonati, Forme e contenito
- Page 58 and 59: 52 ― I. Bonati, Forme e contenito
- Page 60 and 61: 54 ― I. Bonati, Forme e contenito
- Page 62 and 63: 56 ― I. Bonati, Forme e contenito
- Page 64 and 65: 58 ― M. Centenari / L. Iori, Ad a
- Page 66 and 67: 60 ― M. Centenari / L. Iori, Ad a
- Page 68 and 69: 62 ― M. Centenari / L. Iori, Ad a
- Page 70 and 71: 64 ― M. Centenari / L. Iori, Ad a
- Page 72 and 73: 66 ― M. Centenari / L. Iori, Ad a
- Page 74 and 75: 68 ― M. Nuti, Le attività e le a
- Page 76 and 77: 70 ― M. Nuti, Le attività e le a
- Page 78 and 79: 72 ― M. Nuti, Le attività e le a
- Page 80 and 81: 74 ― M. Nuti, Le attività e le a
- Page 82 and 83: 76 ― M. Nuti, Le attività e le a
- Page 85: NOTE e RECENSIONI
- Page 88 and 89: 82 ― G. Ghiretti, Un ambulatorio
- Page 90 and 91: 84 ― G. Ghiretti, Un ambulatorio
- Page 92 and 93: 86 ― G. Ghiretti, Un ambulatorio
- Page 94 and 95: 88 ― G. Ghiretti, Un ambulatorio
- Page 96 and 97: 90 ― G. Ghiretti, Un ambulatorio
- Page 98 and 99: 92 ― G. Ghiretti, Un ambulatorio
- Page 100 and 101: 94 ― G. Ghiretti, Un ambulatorio
- Page 102 and 103: 96 ― G. Ghiretti, Un ambulatorio
- Page 104 and 105: 98 ― N. Reggiani, Dalla magia all
- Page 106 and 107: 100 ― N. Reggiani, Dalla magia al
- Page 110 and 111: 104 ― N. Reggiani, Dalla magia al
- Page 112 and 113: 106 ― N. Reggiani, Dalla magia al
- Page 114 and 115: 108 ― N. Reggiani, Dalla magia al
- Page 116 and 117: 110 ― N. Reggiani, Dalla magia al
- Page 118 and 119: 112 ― N. Reggiani, Dalla magia al
- Page 120 and 121: 114 ― N. Reggiani, Dalla magia al
- Page 122 and 123: 116 ― N. Reggiani, Dalla magia al
- Page 124 and 125: 118 ― N. Reggiani, Dalla magia al
- Page 126 and 127: 120 ― N. Reggiani, Dalla magia al
- Page 128 and 129: 122 ― N. Reggiani, Dalla magia al
- Page 130 and 131: 124 ― N. Reggiani, Dalla magia al
- Page 132 and 133: 126 ― N. Reggiani, Dalla magia al
- Page 134 and 135: 128 ― N. Reggiani, Dalla magia al
- Page 136 and 137: 130 ― N. Reggiani, Dalla magia al
- Page 138 and 139: 132 ― N. Reggiani, Dalla magia al
- Page 140 and 141: 134 ― N. Reggiani, Dalla magia al
- Page 143: INDICI
- Page 146 and 147: 140 ― Index locorumVII 2141: 52XI
- Page 148 and 149: 142 ― Index locorumLetteratura2Ep
- Page 150 and 151: 144 ― Index nominum et verborumIn
- Page 152 and 153: 146 ― Index nominum et verborumDe
- Page 154 and 155: 148 ― Index nominum et verborumPi
- Page 156 and 157: 150 ― Index nominum et verborumca