volume completo (full text) - Corso di Papirologia - Università degli ...
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Papyrotheke 1 (2010) ― 87tra loro in gruppi (presumibilmente <strong>di</strong>visi per utilizzo): risulta quin<strong>di</strong> molto <strong>di</strong>fficile<strong>di</strong>stinguere i singoli strumenti da una fotografia <strong>di</strong> piccole <strong>di</strong>mensioni.Ralph Jackson dà ragione dell’importanza del ritrovamento e delle caratteristichegenerali dello strumentario: si tratta <strong>di</strong> un set <strong>di</strong> circa 150 strumenti in bronzo(generalmente i manici) e ferro (le lame dei bisturi o <strong>degli</strong> scalpelli) (Figg. 5-6).L’enorme valore dell’insieme non è dato tanto dall’aspetto formale, non particolarmenteraffinato anche se con dettagli curati, quanto dalla ricerca <strong>di</strong> completezzae funzionalità 28 . Questo, del resto, era l’atteggiamento che il paziente si aspettavada un bravo me<strong>di</strong>co: in Luciano, ad esempio, troviamo una critica agli incompetentidotati <strong>di</strong> strumenti preziosi che non sono però in grado <strong>di</strong> usare nelmomento del bisogno 29 .Sono poi esaminati i cluster (questo il termine usato da Jackson) in cui si sonoconservati gli strumenti, un in<strong>di</strong>zio assai importante poiché, come si è detto, presumibilmentei <strong>di</strong>versi raggruppamenti erano correlati all’uso. Il quadro che neemerge è particolarmente interessante sia per la presenza <strong>di</strong> due set che Jacksondefinisce come strumentario <strong>di</strong> base 30 e che forse si possono ricollegare all’invito,già presente nel Corpus Hippocraticum, ad avere sempre pronto il necessario incaso <strong>di</strong> visite a domicilio 31 , sia per la notevole dotazione relativa alla chirurgiaossea. Quest’ultima rimanda peraltro a operazioni anche molto ar<strong>di</strong>te e rischiose,come la trapanazione del cranio (sono presenti sgorbie, scalpelli e archetti <strong>di</strong> trapano)o la litotomia, le cui procedure sono descritte, sempre nella pubblicazionedel 2009, da Stefano De Carolis 32 .Per quanto riguarda la completezza e la varietà dello strumentario, Jacksoncita a ragione un trattato <strong>di</strong> Galeno ritrovato ed e<strong>di</strong>to proprio nel 2008 33 , in cui è28 Cfr. JACKSON 2009, 77 s.29 Luc. Ind. 29.30 Cfr. JACKSON 2009, 77.31 Si veda ad esempio Hp. Decent. I 1-3.32 DE CAROLIS 2009b.33 Si tratta del De indolentia (περὶ ἀλυπία), la cui e<strong>di</strong>tio princeps tradotta è in BOUDON-MILLOT 2008. Siveda la recente nuova e<strong>di</strong>zione in Galien, Oeuvres Tome IV: Ne pas chagriner. Texte établi et traduitpar V. Boudon-Millot et J. Jouanna avec la collaboration de A. Pietrobelli, Paris, Les Belles Lettres2010.