114 ― N. Reggiani, Dalla magia alla filologiaco, scritto in ieratico verso il 1550 a.C.: Thot è la sua guida, colui che fa parlarelo scritto. Egli è colui che elabora il ricettario, che concede l’intelligenza ai suoiseguaci, scienziati e me<strong>di</strong>ci 88 . La me<strong>di</strong>cina, arte <strong>di</strong> magistero essenzialmente orale,poteva avvalersi – è l’ipotesi sostenuta dal Perilli – anche <strong>di</strong> supporti scrittiper la trasmissione del sapere specialistico-professionale 89 ; questi si configuravanoinizialmente come annotazioni, appunti estemporanei in una sintassi schematicae abbozzata <strong>di</strong> cui è rimasto ancora qualche testimone 90 e che sarebbe poi stataaggiustata ed elaborata per la “pubblicazione” nella trattatistica me<strong>di</strong>ca.L’analogia è evidente: anche l’altra grande arte trasmessa oralmente, l’ae<strong>di</strong>ca,si poteva avvalere <strong>di</strong> registrazioni momentanee per integrare i propri contenuti. Ecosì ogni altra <strong>di</strong>sciplina tecnica che potesse aver bisogno <strong>di</strong> un supporto scrittoper la fissazione momentanea <strong>di</strong> un canone in continuo <strong>di</strong>venire, che fosse altempo stesso punto d’arrivo e <strong>di</strong> partenza <strong>di</strong> “un sapere progressivo, al quale ognigenerazione aggiunge il proprio contributo” 91 . La sostanziale <strong>di</strong>fferenza dellascrittura in Grecia rispetto all’Egitto, l’essere una scrittura <strong>di</strong> uomini e non <strong>di</strong> <strong>di</strong>vinità,non ne preclude la sacralità, che in questo caso si esprime però nella fondamentalefunzione <strong>di</strong> segnalare l’appartenenza 92 . Consacrare un testo che fissaun momento <strong>di</strong> una tra<strong>di</strong>zione “tecnica” nell’opera <strong>di</strong> un singolo autore significavadunque sottoporlo, per <strong>di</strong>r così, ad un copyright ante litteram 93 .88 Cfr. ANDORLINI 2006, 142-5.89 Sul rapporto fra me<strong>di</strong>cina e scrittura si veda anche MARGANNE 2004, 15-34. Segnaliamo inoltre ibid.,35-58, a proposito del ruolo dell’illustrazione figurativa nella trasmissione del sapere me<strong>di</strong>co, perchési riconnette al capitolo del Blanck relativo ai libri illustrati (BLANCK 2008, 141-54).90 Hp. Epid. VI 8, 7; Gal. Diff.resp. VII 855, 4-5 Kühn (τὰ ἐκ τοῦ ϲμικροῦ πινακιδίου); non va trascuratala testimonianza dello stesso Galeno (Comp.med.loc. XII 423, 13-5 Kühn) a proposito <strong>di</strong> una ricettache il collega Clau<strong>di</strong>ano avrebbe ricavato ἐκ πυκτίδι διφθέρα <strong>di</strong> proprietà <strong>di</strong> un suo associato, poichéfa esplicito riferimento ad un supporto pergamenaceo che doveva essere analogo ai casi preservati daP.Ryl. I 29 e PSI VI 718, due fogli pergamenacei con prescrizioni me<strong>di</strong>che <strong>di</strong> III e IV sec. d.C. (cfr.ANDORLINI 1994, 413) (Fig. 35).91 PERILLI 2007, 60, che fa anche l’esempio <strong>di</strong> geometria e scultura.92 “Une fonction primor<strong>di</strong>ale de l’écriture chez les Grecs – et elle ne devait jamais la perdre – fut d’in<strong>di</strong>querune appartenance” (LABARBE 1991, 517). Non è un caso se “our evidence for the earliest Greekwriting suggests that it was first used at least to mark objects or to make a memorial, even to writedown verse. But it is not clear in this con<strong>text</strong> that writing would yet be intended to fix a <strong>text</strong> for ever”(THOMAS 1992, 48; primo corsivo mio); cfr. poi ibid., 58 ss.93 Sulle problematiche del “<strong>di</strong>ritto d’autore” nell’Antichità e alcune forme <strong>di</strong> tutela, si vedano le osserva
Papyrotheke 1 (2010) ― 115Che la stesura scritta <strong>di</strong> una tra<strong>di</strong>zione orale venga ammantata <strong>di</strong> un’aura sacraleè provato anche dalla tra<strong>di</strong>zione religioso-sapienziale. Abbiamo già incontratola “canonizzazione” pisistratica <strong>degli</strong> oracoli; vi possiamo aggiungere tuttele hierai bibloi recentemente analizzate da Albert Henrichs: le “scritture sacre”dei misteri orfici, <strong>di</strong>onisiaci o <strong>di</strong> Sabazio variamente attestate dalle nostre fonti 94e che possono essere identificate in qualche esemplare giunto fino a noi, come ilPapiro <strong>di</strong> Derveni o P.Gur. 1 95 (Figg. 10-11). Si tratta <strong>di</strong> momenti trascrittivi <strong>di</strong>hieroi logoi, le tra<strong>di</strong>zioni orali sacre note da alcuni passi erodotei 96 , e se anche iltermine biblos ci rimanda alla tipologia del rotolo 97 , vi sono prove sufficienti perritenere che inizialmente essi fossero affidati ai supporti “temporanei”, come laminette<strong>di</strong> rame 98 o <strong>di</strong> stagno 99 . Questi testi hanno alcuni caratteri fondamentali,riconoscibili nella marginalità/esclusività, nell’autorevolezza <strong>di</strong> un “autore” veroo presunto, nella trasmissione ere<strong>di</strong>taria <strong>di</strong> un sapere iniziatico 100 , destinato adessere tramandato ma non “pubblicato” su supporti monumentali. È ciò che li accomunaai testi me<strong>di</strong>ci, alle raccolte oracolari, ai trattati tecnico-professionali,agli scritti filosofici, ma anche alle Scritture per eccellenza, i testi cristiani 101 .L’esito <strong>di</strong> queste premesse è palese: qualsiasi prodotto librario riconducibilezioni <strong>di</strong> DORANDI 2004, 103-6, che però non cita le forme <strong>di</strong> protezione delle opere me<strong>di</strong>ante consacrazionetemplare.94 Su “libri” attribuiti ad Orfeo ci informa un passo dell’Ippolito <strong>di</strong> Euripide (927); su Dioniso, il decretotolemaico BGU VI 1211; su Sabazio, la polemica antieschinea dell’orazione Sulla corona <strong>di</strong> Demostene(259). Su tutto ciò cfr. HENRICHS 2003, 212-6 e 222-31.95 Vasta è la bibliografia su entrambi i documenti (si rimanda a HENRICHS 2003, 213 n. 17 e 233 n. 87); sisegnalano solo i recenti KOUREMENOS/PARÁSSOGLOU/TSANTSANOGLOU (eds.) 2006 e HORDERN 2000.96 II 48, 3; 51, 4; 62, 2; 81, 2; cfr. anche II 46, 2 e 47, 2; HENRICHS 2003, 235-9.97 Interessanti osservazioni sulle tendenze “librarie” dell’Orfismo si trovano in SANTAMARÍA ÁLVAREZ2008, 72-8.98 Così il testo sacro dei misteri <strong>di</strong> Dioniso e Demetra a Lerna, secondo Paus. II 37, 3, coincidente con leben note laminette d’oro orfiche (Fig. 8) (PUGLIESE CARRATELLI 2001; HENRICHS 2003, 242-5).99 Così il testo sacro dei misteri dei Megaloi Theoi ad Andania, in Messenia, raccontato da Paus. IV 20ss. Questo, in particolare, ci illustra in modo chiarissimo il passaggio dal supporto “temporaneo” al rotolo<strong>di</strong> papiro (27, 5; cfr. HENRICHS 2003, 245-8).100 Sull’insegnamento “familiare” delle tra<strong>di</strong>zioni sapienziali, cfr. HENRICHS 2003, 229 n. 68; per il resto,ibid., passim.101 Cfr. HENRICHS 2003, 240-2. Degno <strong>di</strong> nota è, come già sottolineava per esempio CAVALLO 1994, 621,che i Cristiani continuarono ad usare il rotolo come supporto per scritti letterari (patristici).
- Page 1:
Rivista Online di Papirologia dell
- Page 7:
SAGGI
- Page 10 and 11:
4 ― M. Botti, Dai papiri al weba
- Page 12 and 13:
6 ― M. Botti, Dai papiri al webra
- Page 14 and 15:
8 ― M. Botti, Dai papiri al webat
- Page 16 and 17:
10 ― M. Botti, Dai papiri al webN
- Page 18 and 19:
12 ― M. Botti, Dai papiri al web6
- Page 20 and 21:
14 ― M. Botti, Dai papiri al webL
- Page 22 and 23:
16 ― M. Botti, Dai papiri al webG
- Page 24 and 25:
18 ― M. Botti, Dai papiri al webW
- Page 26 and 27:
20 ― M. Botti, Dai papiri al webF
- Page 28 and 29:
22 ― M. Botti, Dai papiri al webF
- Page 30 and 31:
24 ― M. Botti, Dai papiri al webF
- Page 32 and 33:
26 ― M. Botti, Dai papiri al webF
- Page 34 and 35:
28 ― M. Botti, Dai papiri al webF
- Page 37 and 38:
Papyrotheke 1 (2010) ― 31Lavori p
- Page 39 and 40:
Papyrotheke 1 (2010) ― 33struzion
- Page 41 and 42:
Papyrotheke 1 (2010) ― 35per gli
- Page 43 and 44:
Papyrotheke 1 (2010) ― 37Dettagli
- Page 45 and 46:
Papyrotheke 1 (2010) ― 39desima r
- Page 47 and 48:
Papyrotheke 1 (2010) ― 4159 πα
- Page 49:
Papyrotheke 1 (2010) ― 43Fig. 3:
- Page 52 and 53:
46 ― I. Bonati, Forme e contenito
- Page 54 and 55:
48 ― I. Bonati, Forme e contenito
- Page 56 and 57:
50 ― I. Bonati, Forme e contenito
- Page 58 and 59:
52 ― I. Bonati, Forme e contenito
- Page 60 and 61:
54 ― I. Bonati, Forme e contenito
- Page 62 and 63:
56 ― I. Bonati, Forme e contenito
- Page 64 and 65:
58 ― M. Centenari / L. Iori, Ad a
- Page 66 and 67:
60 ― M. Centenari / L. Iori, Ad a
- Page 68 and 69:
62 ― M. Centenari / L. Iori, Ad a
- Page 70 and 71: 64 ― M. Centenari / L. Iori, Ad a
- Page 72 and 73: 66 ― M. Centenari / L. Iori, Ad a
- Page 74 and 75: 68 ― M. Nuti, Le attività e le a
- Page 76 and 77: 70 ― M. Nuti, Le attività e le a
- Page 78 and 79: 72 ― M. Nuti, Le attività e le a
- Page 80 and 81: 74 ― M. Nuti, Le attività e le a
- Page 82 and 83: 76 ― M. Nuti, Le attività e le a
- Page 85: NOTE e RECENSIONI
- Page 88 and 89: 82 ― G. Ghiretti, Un ambulatorio
- Page 90 and 91: 84 ― G. Ghiretti, Un ambulatorio
- Page 92 and 93: 86 ― G. Ghiretti, Un ambulatorio
- Page 94 and 95: 88 ― G. Ghiretti, Un ambulatorio
- Page 96 and 97: 90 ― G. Ghiretti, Un ambulatorio
- Page 98 and 99: 92 ― G. Ghiretti, Un ambulatorio
- Page 100 and 101: 94 ― G. Ghiretti, Un ambulatorio
- Page 102 and 103: 96 ― G. Ghiretti, Un ambulatorio
- Page 104 and 105: 98 ― N. Reggiani, Dalla magia all
- Page 106 and 107: 100 ― N. Reggiani, Dalla magia al
- Page 108 and 109: 102 ― N. Reggiani, Dalla magia al
- Page 110 and 111: 104 ― N. Reggiani, Dalla magia al
- Page 112 and 113: 106 ― N. Reggiani, Dalla magia al
- Page 114 and 115: 108 ― N. Reggiani, Dalla magia al
- Page 116 and 117: 110 ― N. Reggiani, Dalla magia al
- Page 118 and 119: 112 ― N. Reggiani, Dalla magia al
- Page 122 and 123: 116 ― N. Reggiani, Dalla magia al
- Page 124 and 125: 118 ― N. Reggiani, Dalla magia al
- Page 126 and 127: 120 ― N. Reggiani, Dalla magia al
- Page 128 and 129: 122 ― N. Reggiani, Dalla magia al
- Page 130 and 131: 124 ― N. Reggiani, Dalla magia al
- Page 132 and 133: 126 ― N. Reggiani, Dalla magia al
- Page 134 and 135: 128 ― N. Reggiani, Dalla magia al
- Page 136 and 137: 130 ― N. Reggiani, Dalla magia al
- Page 138 and 139: 132 ― N. Reggiani, Dalla magia al
- Page 140 and 141: 134 ― N. Reggiani, Dalla magia al
- Page 143: INDICI
- Page 146 and 147: 140 ― Index locorumVII 2141: 52XI
- Page 148 and 149: 142 ― Index locorumLetteratura2Ep
- Page 150 and 151: 144 ― Index nominum et verborumIn
- Page 152 and 153: 146 ― Index nominum et verborumDe
- Page 154 and 155: 148 ― Index nominum et verborumPi
- Page 156 and 157: 150 ― Index nominum et verborumca