l’argomento “capitale umano”: “Lacrisi che sta scuotendo il mondo sta rimettendoin discussione alcuni paradigmiritenuti intoccabili, quali quellodello sviluppo, della ridistribuzione,della responsabilità sociale. Ciò chesta diventando chiaro è che non puòesserci sviluppo senza investimento incapitale umano. Quello che però siperde spesso di vista è che l’attivitàumana nasce dall’osservazione dellarealtà e dal desiderio e dalla capacità ditrasformarla, immaginandone l’utilitàper sé e per gli altri”. Questa idea di‘uomo non ridotto”, non limitato, madinamico e partecipe è il primo contributodi un investimento in “capitaleumano”.IL PROGETTO LOG.IN PER LA LOGISTICA INTEGRATALa Federlazio punta sul territorioPresentata nella sede del Gruppo Laziale Distribuzione,a Santa Palomba, la nuova iniziativa per aiutare le piccole e medie imprese.Il sostegno della camera di commercio.Se a Parma, come abbiamo sottolineatonel precedente articolo,l’attenzione su quanto sipossa fare per reagire alla crisi èstata posta sul “capitale umano”, aSanta Palomba, zona industriale e logisticaa due passi, verso sud, dalla capitale,si è discusso delle possibilità chepossono offrire il “territorio” e la “logisticaintegrata”. Infatti, nella sede delGruppo Logistico Laziale Distribuzione,è stato presentato il progetto“Log.In - Lo sviluppo attraverso l’integrazionedel territorio”, realizzato dallaFederlazio, l’associazione delle piccolee medie imprese della regione, conil contributo della camera di commerciodi Roma e la collaborazione delGruppo imprenditoriale, leader neisettori logistici ad alto valore aggiunto,Il tavolo della presidenza. Da sinistra, Giuseppe Bursese, presidente del Gruppo LazialeDistribuzione, Giancarlo Cremonesi, presidente della camera di commercio di Roma, LucianoMocci, vicedirettore generale della Federlazio, Paolo Azzali, professore pressol’Università di Parmache ha fatto gli onori di casa per la presentazione.Luciano Mocci, vicedirettore generaledella Federlazio, subito, all’inizio dell’interventoteso a illustrare il progetto,ha sottolineato con forza un aspetto:“Ci stiamo impegnando a fondo comeassociazione per far comprendere alleimprese l’importanza della logistica,un’importanza che si sta moltiplicandoin un periodo critico come quello chestiamo vivendo. Migliorare la logisticasignifica, infatti, usare una delle pocheleve a disposizione per incidere sui costi,abbassandoli, del sistema produttivo.Questo è un tema sul quale oggi ènecessario misurarsi e confrontarsi”.Mocci ha, quindi, sottolineato i vantaggiche può offrire il ricorso a “una logisticaintegrata”, il ricorso a un unico interlocutoreper tutte le esigenze logistiche,da quelle collegate all’importazione,alle pratiche doganali e all’export,allo stoccaggio, alla gestione dei magazzini,alla distribuzione personalizzatadelle merci a livello nazionale e internazionale:“I benefici sono garantitidalle economie di scala che consentonodi integrare in maniera flessibile tuttele fasi della filiera logistica. Tale ope-36
Alessandro Bursese, direttore generaledel Gruppo Laziale Distribuzionerazione permetterebbe alle imprese,anche a quelle medio-piccole, di sgravarsidi costi fissi che altrimenti peserebberosulle loro spalle”.La Federlazio, che ha oltre trent’anni divita, è un potenziale punto d’incontrorilevante per favorire l’integrazione frale imprese e una loro messa in comunedi servizi logistici. Infatti, riunisce 44ambiti merceologici, perMetterein sinergiaproduttorie logisticiun totale di 3.500 imprese,raggruppate in molteplicisettori economici,dall’abbigliamento all’arredamentoe all’alimentare,dalla metalmeccanicaalla chimica e all’aerospazio.In questi settori economici sonopresenti anche quelli dei servizi,dell’informatica, dei trasporti. Proprioper sfruttare questo molto ampio e variegatoventaglio di aziende, la Federlazioha elaborato il progetto Log.In,come ha spiegato Mocci: “Vogliamomettere in rete l’intero sistema cherappresentiamo cercando di far svilupparele sinergie tra imprese chevendono prodotti e quelle che vendonoservizi nell’ottica di ridare fiato aun’economia che continua a contenereelementi di forte difficoltà. Tuttociò, tenendo in primo piano i servizilogistici”. A sostegno del progetto, comericordavamo in precedenza, èschierata anche la camera di commercioromana. Il presidente GiancarloCremonesi ha ricordato che “lanostra istituzione è costantementeimpegnata a migliorare la competitivitàdelle imprese del territorio e, inquesta direzione, va inquadrato ilnostro appoggio a Log.In. Un progettoinnovativo che punta a sviluppareavanzate soluzioni di logistica integrata.I paesi, come la Germania, chehanno fatto i progressi più significativinel campo della logistica sono anchequelli che hanno saputo affrontaremeglio la crisi degli ultimi anni. Poteroffrire servizi di logistica innovativi inun contesto territoriale caratterizzatodalla presenza di migliaia di piccolemedieaziende diventa ancor più importanteperché spesso queste impresenon hanno la massa critica per sviluppareal loro interno e da sole soluzionimeno costose e ottimali”. Cremonesiha toccato poi un altro “puntodolente” del nostro sistemalogistico: “Le merciscontano un costo dellamovimentazione superioredel 12% rispetto ad altripaesi, il costo dell’energiaè superiore intorno al 30%e manca quasi completamentel’intermodalità fra i nostri sistemilogistici. La logistica è efficace edefficiente se ha un sistema che vede iporti, gli aeroporti, le ferrovie e le autostradecollegate in maniera che le ‘isole’e le piattaforme della logistica possanoparlare contemporaneamente atutto il sistema di movimentazionedelle merci”. In questo ambito, l’areametropolitana romana è penalizzata,specialmente sul fronte dell’intermodalità,per lamancanza di un interporto, collegatocon ferrovia e viabilità stradale e autostradale.A questo proposito si dibatteda anni, ma l’interporto non ha mai vistola luce. Questa è una lacuna chedeve essere presa nella massima considerazionedal Piano regionale dellamobilità, dei trasporti e della logistica.Aprendo questi nostri articoli su “Comeaffrontare la crisi”, abbiamo parlato,riferendoci al convegno di Parmadella Number 1, di “capitale umano”,e torniamo in chiusura sullo stesso tema,oggi sempre più all’attenzionedelle aziende. Infatti, Giuseppe Bursese,presidente e fondatore del GruppoLogistico Laziale Distribuzione, e il figlioAlessandro, direttore generale, sonointervenuti in apertura e in chiusuradei lavori sul progetto Log.In, entrambisottolineando un aspetto:“Punta di diamante della nostraazienda è il valore umano”. Hannospiegato anche il perché: “La nostraattività, iniziata nel 1978, è semprestata centrata sulla fornitura di servizilogistici ad alto valore aggiunto e perquesto abbiamo puntato su tre fattori:innovazione, mercato e ottimizzazioneoperativa. Su quest’ultima abbiamoinvestito molto, in primo luogosulla formazione del personale, che èuna delle principali risorse per esserecompetitivi”.■GIUGNO 37