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Vittorio Gagliardi - Euromerci

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S P E C I A L E S I S T E M A I N T E R M O D A L ENei porti il trenoè elemento decisivo“La politica sottovaluta ogni fenomeno che potrebbe sviluppare lalogistica nazionale. L’intermodalità mare-rotaia è uno di questi”,dice Daniele Testi, responsabile Comunicazione di Contship Italia.di Valerio Di VeloDANIELE TESTIAfine maggio, Hannibal spa,l’operatore intermodale internazionaledel gruppoContship Italia, ha inaugurato,insieme a Ims Rail Switzerland, unservizio di collegamento ferroviario trail terminal di Melzo, in provincia di Milano,e quello di Frenkendorf, nella regionedi Basilea, posto all’estremonord-occidentale della Confederazioneelvetica, sul confine con Francia eGermania. Il servizio ha cadenza bisettimanale,con favorevoli transit time econ la possibilità di caricare containermarittimi, casse mobili, cisterne e altretipologie di unità di carico. C’è anchela possibilità, su richiesta, di inoltraresemirimorchi. Il servizio, infine, puòbeneficiare dei collegamenti offertiquotidianamente da Sogemar, bracciointermodale di Contship, sull’hub diMelzo da e verso i porti di Genova (terminalVte e Sech), La Spezia (Lsct) eRavenna (Tcr).“Questo servizio - nota la Contship Italia- trasforma in realtà il sogno di uncollegamento tra le principali areeproduttive ed economiche svizzere e iporti italiani. Un desiderio rimasto permolto tempo solo sulla carta. E’ ancheun servizio che offre una competitivaalternativa a quei traffici marittimiprovenienti dal Far East, e attualmenteconcentrati sugli scali del NorthernRange, che trasportano merci direttein Svizzera”.La Contship, quindi, crede nell’intermodalità,in primo luogo in quella mare-treno.Lo dimostrano le prime esperienzafatte nel lontano 1969, quandotrasportava in treno componenti Fiat aMarsiglia Fos e poi in nave fino in Maroccodov’era lo stabilimento della casatorinese. Un trasporto riportato nel1971 in Italia attraverso lo scalo di LaSpezia. Lo dimostrano anche i recentiinvestimenti fatti sul terminal di Melzo,nel quale è stata terminata la fase 1dei lavori di ampliamento che hannopermesso di riunificare due aree operativein precedenza divise da unastrada comunale, di ridisegnare il layoutcon l’allungamento dei binari peravere binari da 700 metri. Tutto ciòmentre nel nostro paese la ferroviamerci, come sappiamo, cala vistosamente,in primo luogo per la flessionedi Trenitalia Cargo, come dimostrano idati: nel 2008, il cargo su rotaia ammontavain totale a 71,7 milioni di treni/km,scesi nel 2012 a 43,2 milioni;nel 2008, Trenitalia incideva sul totaledei trasporti effettuati per l’88% e aiprivati restava il rimanente 12%, mentrenel 2012, queste ultime due cifrecambiavano vistosamente, in quantoTrenitalia si attestava sul 66% e le altreimprese sul 34%. Un trend negativoche pesa in maniera forte sul settoreintermodale e lo pone in generale difficoltà.Affrontiamo l’argomento conDaniele Testi, responsabile della direzioneComunicazione del gruppoContship Italia.IN ITALIA, SIAMO AL “TRAMONTO” DEL-L’INTERMODALITÀ, NONOSTANTE LE VO-STRE INIZIATIVE?❚ Mi preme sottolineare un aspetto: generalmentesui media si fa di ogni erbaun fascio ed è sbagliato. Giusto criticareciò che non funziona, ma sarebbealtrettanto giusto mettere in risalto ciòche invece funziona e chi lo fa funzio-42

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