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P. I. T. - Isole Minori - Rete Pari Opportunita

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quello che è possibile percepire dalla lettura dei report, non è dato conoscere il livello della progettazione,il loro costo, l’entità del cofinanziamento richiesto.Nel complesso il percorso che fino a questo punto si è delineato si connota assai più lungo e incerto delprevisto. Rispetto ai tempi e agli obiettivi contenuti nelle linee guida appare oggi chiaro che laprogettazione non tende a emergere in modo compiuto, che molti attori che si propongono pubblicamentenon sembrano possedere quelle caratteristiche di consapevolezza del proprio ruolo e di responsabilità neiconfronti degli altri possibili partner, soprattutto dimostrando di non possedere quel necessario livello diconoscenza delle “regole del gioco” di Agenda 2000. Permangono comportamenti che provengono dallepassate esperienze dei patti territoriali (tutt’ora in corso di finanziamento e realizzazione) che rendonodifficile se non addirittura ostacolano il passaggio alla nuova forma di progettazione integrata.Questo vale per gli attori privati mentre per quelli pubblici il processo concertativo permette diprolungarne la visibilità. Quest’ultima sappiamo essere relativamente alta nella fase di presentazione checoincide con la malcelata ansia dell’ottenimento della garanzia di finanziamento e che poi registra unafase di forte caduta di attenzione non appena tale sicurezza è stata ottenuta.Il Tavolo tecnico ha cercato di risolvere soprattutto il problema della informazione e quando lo ha fatto difronte a interlocutori qualificati e responsabili ha ottenuto un significativo consenso registrando, come si èdetto, ampia disponibilità di collaborazione istituzionale. La possibilità di costruire l’analisi di contesto inmodo concertato con il partenariato può rivelarsi già come un risultato acquisito di grande livello,soprattutto perché non previsto nelle fasi iniziali del processo.Insieme alle criticità sono emersi pertanto rilevanti punti di forza tra i quali la disponibilità a collaborarealla costruzione dell’analisi di contesto da parte di alcuni importanti attori pubblici compresi quelli dilivello regionale e la condivisione unanime dell’idea forza e della strategia per il suo perseguimento chenon è mai stata messa in discussione da parte del partenariato ma è stata invece sostenuta e arricchita dalcontributo di conoscenza diretta degli attori locali.Agli incontri – che hanno visto la partecipazione e il coinvolgimento di oltre trecento soggetti – è statopertanto validato, dopo la sua presentazione e discussione, il Documento preliminare del PIT la cui ideaforza– rappresentata dalla costituzione di un Parco unico delle <strong>Isole</strong> <strong>Minori</strong> - si fonda su una idea disviluppo e alcune strategie-obiettivi che tendono a consolidare, estendere e qualificare le azioni disalvaguardia e valorizzazione del patrimonio culturale, archeologico, architettonico, storico-artistico,paesaggistico e rurale dell'isola, in quanto elementi di sviluppo economico del territorio.Le riunioni di partenariato hanno anche, in ultimo, sancito la volontà di puntare su politiche di pariopportunità a livello trasversale, integrando a tale scopo i contributi forniti dal Dipartimento <strong>Pari</strong>Opportunità e prevedendo apposite azioni di sistema.1.3 Gli incontri bilateraliDurante gli incontri bilaterali è avvenuto il coinvolgimento di soggetti istituzionali quali la maggior partedegli gli assessorati regionali tra cui a) Territorio e Ambiente, b) Beni Culturali, Ambientali e PubblicaIstruzione, c) Agricoltura e Foreste, d) Turismo, Comunicazioni e Trasporti. E’ stato possibile afrontarevarie questioni tra cui quelle afferenti 1) al Demanio, 2) alla Protezione Civile, 3) alla gestione dei rifiuti,4) ai piani e progetti promossi dal Consorzio Scuole <strong>Isole</strong> <strong>Minori</strong>. Ha partecipato il Dipartimento P.O.della Presidenza del Consiglio dei Ministri, e tra le varie rappresentanze del mondo scientifico si èregistrata la presenza attiva di: Cnr, Arpa, Enea, Università di Palermo, Università di Messina 2 . Con ilcontributo dei diversi soggetti istituzionali di livello regionale e nazionale è stato possibile delineare consufficiente approssimazione alcuni interventi “di rete” tra cui principalmente l’ipotesi di attivazione di un“Osservatorio delle politiche ambientali” che quella di una “Agenzia dello sviluppo locale”.2 I soggetti che hanno partecipato agli incontri sono quelli che hanno contribuito con la presentazione formale di una scheda-progetto alladefinizione dei contenuti progettuali.10

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