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P. I. T. - Isole Minori - Rete Pari Opportunita

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Il progetto "carta archeologica di pantelleria"È un programma di ricerca e tutela svolto congiuntamente dall’Università di Bologna, laSoprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali della Provincia di Trapani e la sede di Pantelleriadell’Archeoclub d’Italia.I lavori sul campo sono iniziati nel luglio 1996 . La 5° campagna di ricerche si è effettuata dal24/6/00 al 4 agosto con la partecipazione di studiosi e studenti di diverse istituzioni italiane.Oltre a fornire gran parte del supportologistico, l’Archeoclub di Pantelleriapartecipa attivamente al lavoro diricognizione e all raccolta dei datiindispensabili alla complessacostruzione del Sistema InformativoGeografico (GIS). Il prodotto finaledeve infatti diventare uno strumento diriferimento costantemente aggiornatoper la definizione dei vincoli di tutela inun territorio con delicati equilibriambientali e demografici, che devenecessariamente far crescere la suadisponibilità per il turismointernazionale.L’Archeoclub di Pantelleria diventapertanto l’indispensabile collegamentotra il lavoro tecnico scientifico degliarcheologi e le esigenze economichedella popolazione. Per questo ilComune di Pantelleria fin dall’iniziocontribuisce al progetto ravvisandonell’opera di documentazionedettagliatadell’emergenzearcheologiche lo strumento essenzialeper una corretta risposta ai bisogni dellagente di Pantelleria.CARTA ARCHEOLOGICA DI PANTELLERIAFonte: Archeoclub d’ItaliaUstica ha numerosi itinerari archeologici. La Rocca della Falconiera, un antico insediamento, in posizionenaturalmente difesa, sovrastante il miglior approdo dell'isola. L'abitato si sviluppò a partire dal III sec.a.C., probabilmente in coincidenza con gli eventi della prima guerra punica, e sopravvisse nell’etàromana. Le Case Vecchie sono forse un villaggio preistorico. In Contrada Omo Morto sono stati rinvenutii resti di un villaggio preistorico della età del Bronzo, distrutto nel corso dei lavori di costruzione deldepuratore fognario comunale. Il materiale raccolto presenta la medesima tipologia dei reperti delvillaggio esplorato in Contrada Tramontana, località Faraglioni. Nella Spianata prospiciente la Cala delCamposanto sono stati rinvenuti ceramiche del III-II sec. a.C. mentre in località Tiro a Segno sono statirinvenuti i resti di abitazioni trogloditiche di età tardo-romana distrutte da una moderna cava di sabbia. Incontrada Madonna di Pompei, su una superficie di circa due Ha, sono stati rinvenuti frammenti diceramica del V-VI sec. d.C. che segnalano la presenza di un antico insediamento, così come in ContradaGorgo Baggiano, con frammenti di ceramica, databili fra il II sec. a.C. e il II sec. d.C.., in localitàGiuffrida, con frammenti di ceramica del V-VI sec. d.C. In contrada Tramontagna-Faraglioni sono i resti68

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