• il risanamento e il restauro ambientale della pista di accesso alla Spiaggia dei Conigli edell’intero versante;• il ripristino della macchia mediterranea;• l’ampliamento dell’intervento della Forestale, con conseguente aumento delle opportunità dilavoro.La Riserva “Zona di ovodeposizione delle Tartarughe” istituita con D.A. 4/07/84 (GURS 34 del11/08/84) è stata inglobata all’interno della Riserva Isola di Lampedusa.E' stata, inoltre, istituita una zona di tutela biologica nelle vicinanze dell'isola di Lampedusa in base allaL. 963/65 (D.P.R. 639/68) in quanto zone di mare di riproduzione o di accrescimento di specie marine diimportanza economica.L’isola di Pantelleria è stata istituita come riserva a livello regionale dai DA del 10/12/98 e 31/10/01, aisensi dell'art. 4 della legge regionale n. 14/88. suddivisa in zona A (riserva), B (preriserva) e B1(preriserva con possibilità di realizzazione di ponti-radio). L’istituzione della Riserva a livello nazionaleha l’istruttoria tecnica in corso.La Riserva Naturale Marina "Isola di Ustica" è stata la prima nel 1986 a essere istituita in Italia 41 .La Riserva è suddivisa in:• zona A, che si estende dalla Caletta a Cala Sidoti, in località Spalmatore, fino a una distanzadi 350 m. dalla costa;• zona B, che si estende nel settore nord, da Punta Cavazzi a Punta Omo Morto, per unadistanza di tre miglia dalla costa;• zona C, che si estende nel settore sud, da Punta Omo Morto a Punta Cavazzi, per una distanzadi tre miglia dalla costa;La gestione della Riserva è delegata con apposita convenzione al Comune di Ustica.La riserva è diventata in breve tempo una realtà che ha saputo conciliare la salvaguardia ambientale conquella dello sviluppo della comunità isolana, nonché un esempio di gestione per altre riserve marine. Alsuo interno, la presenza di 3 zone con diversi livelli di utilizzazione consente, infatti, lo svolgimento delletradizionali attività economiche legate al mare, prime fra tutte la pesca e il turismo, dimostrando comeuna attenta gestione del territorio e delle risorse marine possa realmente rappresentare una validaalternativa al degrado, alla disoccupazione e all'abbandono dell'isola.Per l'area marina protetta delle <strong>Isole</strong> Eolie, prevista dalla legge 394/91, l'istruttoria per l'istituzione è infase avanzata. La Riserva naturale Isola di Alicudi, quella di Isola di Filicudi e Scogli Canna eMontenassari, quella di Isola di Panarea e scogli viciniori, quella di <strong>Isole</strong> di Stromboli e Strombolicchio,quella di Isola di Vulcano sono suddivise in zona A (riserva) e B (preriserva). Sull'isola di Salina è, poi,presente la Riserva naturale regionale "Le Montagne delle Felci e dei Porri" 42 .3.3.3. La Programmazione degli interventi a favore delle Aree protette e riserve naturali gestitedall’Azienda Regionale Foreste e Demanio”L’attività dell’Azienda Regionale Foreste Demaniali da sempre si è occupata della gestione dei DemaniForestali, migliorando e ampliando il patrimonio forestale della Sicilia, in seguito all’emanazione dialcune Leggi Regionali, gli è stato affidato un ruolo molto importante, quale quello della gestione delleAree Protette Regionali, attraverso l’affidamento di Riserve Naturali.41 Decreto Ministeriale 12 novembre 198642 istituita con D.A.R.T.A. 14.3.1984, n. 84122
Tra le aree tutelate in Sicilia, le 32 Riserve gestite dall’Azienda costituiscono un sistema ben ramificatosul territorio, (8 province e 71 Comuni), con una vasta gamma di ecosistemi (ambienti fluviali, costa,pantani, complessi boscati, formazioni carsiche, formazioni vulcaniche, monti e ambienti lacustri).Tale eterogeneità, combinata con l’elevata rappresentatività storica e culturale, costituisce un sistema divalori e di risorse uniche, da sviluppare, per creare valide opportunità di crescita e di conseguenzascongiurare reali rischi di forme di degrado diffuse.E’ importante, allora, avviare e attuare azioni unitarie, coerenti e compatibili, capaci di operare per losviluppo locale attraverso la conservazione delle risorse naturali e ambientali, per l’incentivazione e ladestagionalizzazione del turismo, divenuto, ormai, fatto economico emergente.Il turismo fornisce uno strumento privilegiato per sensibilizzare il grande pubblico al rispettodell'ambiente. Presenta, inoltre, un forte potenziale per sostenere attività economiche tradizionali emigliorare la qualità della vita. È prioritario che il turismo tuteli il patrimonio sul quale fonda la suaattività, per rispondere alla posta in gioco nelle aree protette e alle aspettative delle clientele europee.L’Azienda Regionale Foreste Demaniali è presente nelle isole minori della Sicilia, sia nella funzioneprimaria di gestione tecnico-amministrativa delle aree demaniali forestali presenti sul proprio territorio,che come Ente gestore di Riserve.Il complemento di programmazione del POR Sicilia 2000-2006 ha previsto la formazione di un PIT<strong>Isole</strong> Minore dove i soggetti promotori, identificati nei Comuni di dette isole, hanno attivato ilpartenariato con soggetti pubblici e privati per la definizione e l’attuazione del PIT.Per quanto sopra descritto l’Azienda Regionale Foreste Demaniali ha individuato, nell’idea forza del PITe principalmente nell’ambito concettuale della qualità territoriale e ambientale, programmando e/oindividuando interventi finalizzati alla rinaturalizzazione, recupero e valorizzazione dell’ambiente, alleacquisizioni e al rimboschimento dei siti e alla realizzazione di infrastrutture indispensabile per ilpotenziamento dei servizi per la fruizione delle aree di tutela ambientale. Gli interventi sono statisuddivisi in 4 macroprogetti, uno per arcipelago e uno per l’isola di Pantelleria, all’interno dei quali sonostati individuati, in schede descrittive i singoli progetti. Ogni macroprogetto è formato da una relazioneillustrativa e dalle schede tecniche; che si allegano alla presente relazione, per ogni intervento e persingola isola.Di seguito si descrivono gli interventi che l’Azienda Regionale Foreste Demaniali ha programmato sianelle aree demaniali che nelle riserve che il Dipartimento nelle isole minori:1) R.N.O. “Isola di Pantelleria”Con D. A. Territorio e Ambiente n. 741 del 10 dicembre 1998, è stata istituita la riserva naturale “Isola diPantelleria”, ricadente nell’omonimo comune e affidata in gestione all’Azienda Regionale ForesteDD.R.S. La superficie attuale della riserva è di Ha 2.936 circaLa riserva di Pantelleria per le sue peculiarità naturalistiche, storiche, culturali, archeologiche, ecc. e perla particolare posizione al centro del Mediterraneo, tra le aree protette regionali, assume una notevoleimportanza.Già da tempo l’Azienda Foreste gestisce circa 600 Ha di superficie boscata appartenente al DemanioComunale, effettuando interventi selvicolturali e di prevenzione e spegnimento incendi.Utilizzando esclusivamente i pur limitati fondi afferenti a capitoli di bilancio dell’Azienda sono statiapprovati e finanziati progetti per interventi atti a realizzare la rete sentieristica . Sono stati già inauguraticirca 100 KM di sentieri all’interno dei quali è stata disposta una tabellazione capace di guidare ilvisitatore verso i siti più interessanti;Oltre a garantire la fruizione, interventi per il mantenimento della pulizia della riserva e la didatticanaturalistica l’Azienda Foreste sta portando avanti un progetto pilota per il recupero della razza asininapantesca. Il progetto, iniziato nel 1991 con sei soggetti recuperati su tutto il territorio dell’isola, puòcontare oggi su 23 soggetti ottenuti nell’allevamento sito nel demanio forestale di Erice a Trapani.123
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