oneroso dello Stato nei trasporti marittimi che, in linea di principio, devono svolgersi in regime diconcorrenza tra tutti gli armatori appartenenti agli Stati membri.Non sono, però, considerati “aiuti di Stato” i contributi concessi alle società armatrici che svolgonoservizio di collegamento marittimo tra e verso regioni periferiche e insulari all’Europa, atte a consentireil diritto alla mobilità dei cittadini e alla continuità territoriale in base agli “Orientamenti comunitari inmateria di aiuti di Stato ai trasporti marittimi” (G.U.C.E. 97/C 205/05 del 5 luglio 1997) 19 .In linea generale, si può comunque affermare che le linee di collegamento con i porti rispondono alogiche organizzative interne e non sono sufficientemente studiati per il raggiungimento delle coincidenzedel trasporto ferroviario e aeroportuale creando gravi difficoltà di organizzazione di trasferimento digruppi turistici nazionali e internazionali. Quanto detto, associato all’assenza di scali portuali sicuri eadeguati in quasi tutte le <strong>Isole</strong> <strong>Minori</strong> della Sicilia, fa di questo elemento il punto di debolezza piùimportante per l’attuale situazione di vivibilità nelle isole.b. Settori economiciGran parte delle economie isolane si basa sull’agricoltura e/o sulla pesca, oltre che ovviamente sulturismo. Ma le differenze tra le isole sono notevoli sia per la prevalenza di uno o di un altro settoreeconomico sia per le tecniche produttive adoperate che, generalmente, sono strettamente legate allaconformazione dell’isola a cui si riferiscono.19 In passato la materia è stata disciplinata dalla L.R. n.18/1987, che prevedeva la concessione di un contributo regionale ai vettori privati,che svolgevano i collegamenti marittimi con le <strong>Isole</strong> <strong>Minori</strong>, fissato nella misura massima del 50% del costo complessivo del servizio.Attesa la discordanza tra tale sistema di intervento ed i principi comunitari, il Dipartimento Regionale Trasporti ha sottoposto allacompetente Commissione europea, ai sensi dell’art. 9 del Regolamento CEE, un disegno di legge di adeguamento comunitario. Ottenuto ilparere favorevole della predetta Commissione (28 giugno 2002), la proposta di legge, con procedura di urgenza, è stata sottopostaall’Assemblea Regionale per la sua approvazione. La nuova legge n.12 del 9/8/2002 “Nuove norme sui collegamenti marittimi con le <strong>Isole</strong><strong>Minori</strong> della Sicilia”, recepisce i principi comunitari sia in ordine all’Obbligo di Servizio Pubblico di tali collegamenti sia in ordine allalibera concorrenza, nella considerazione che la pubblicazione dei bandi di pubblico incanto consente a tutti gli armatori dell’UnioneEuropea di presentare la loro offerta. La norma di riferimento ha assicurato la copertura finanziaria per l’affidamento dei servizi marittimia partire dall’esercizio finanziario 2003.Al fine di predisporre i bandi di gara, è stata attivata la procedura prodromica per l’individuazione delle “Unità di rete” (cioè l’insiemedelle linee di collegamento marittimo tra le <strong>Isole</strong>). A tal proposito il Dipartimento ha indetto numerose riunioni operative: con i Sindacidelle <strong>Isole</strong>, per stabilire i servizi minimi da mettere in gara; con le Autorità portuali, per la definizione delle caratteristiche minime delnaviglio da richiedere, in relazione anche alla ricettività dei porti di approdo; con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, per laeconomicità e l’efficienza dei servizi nel quadro del traffico nel Mediterraneo, e con le Province regionali per quanto di loro competenza.Conclusa la suddetta istruttoria sono state individuate le unità di reti e la tipologia di trasporto, nonché le caratteristiche tecniche deinatanti, tutti elementi fondamentali per la stesura del bando di gara. Per quanto concerne l’individuazione del prezzo da porre a based’asta, sono stati tenuti in considerazione la spesa sostenuta dall’Amministrazione negli esercizi finanziari 2001-2002 e la previsione di un“ragionevole guadagno” pari al 10% del costo sostenuto, secondo gli Orientamenti comunitari succitati, stante che altrimentil’imprenditore non assumerebbe l’Obbligo di Servizio Pubblico, ove considerasse esclusivamente il proprio interesse economico.Per il calcolo del prezzo da porre a base d’asta, è stata utilizzata la media aritmetica dei parametri ministeriali di riferimento, è statocalcolato il costo del servizio al 50% ed a questo è stato aggiunto il 10% di guadagno.Conclusa, dopo il parere favorevole dell’Ispettorato regionale tecnico, la suesposta attività prodromica, si è provveduto alla pubblicazionedei bandi ed all’effettuazione delle gare. Le gare hanno riguardato:A) Trasporto passeggeri con mezzi veloci per <strong>Isole</strong> Egadi, <strong>Isole</strong> Eolie, Isola di Pantelleria, <strong>Isole</strong> PelagieB) Trasporto merci e merci pericolose, con navi ro-ro da passeggeri per <strong>Isole</strong> Egadi, <strong>Isole</strong> Eolie, Pantelleria, Ustica.46
.1. AgricolturaL’attività produttiva agricola fa parte di un complesso sistema economico integrato con altri settori comeil turismo, l’artigianato e la pesca. In particolare, i comuni rivieraschi e le <strong>Isole</strong> <strong>Minori</strong> si distinguono perla presenza attiva del settore della pesca, integrato da un’attenta agricoltura di qualità. Riguardo lestrutture ricettive, esistono anche forme tipicamente locali di recettività turistica e di “ospitalità rurale”quali agriturismi, turismi agresti, ecc.In merito alla utilizzazione del territorio ai fini strettamente agricoli, nel territorio delle <strong>Isole</strong> <strong>Minori</strong> esisteun’agricoltura ben caratterizzata e vitale con alcune produzioni tipiche, quali il moscato e passito diPantelleria, il cappero di Pantelleria, la lenticchia di Ustica, che sono prodotti affermati e stimati a livellonazionale e, ormai, anche internazionale.Nelle <strong>Isole</strong> <strong>Minori</strong> le coltivazioni con connotati di “tipicità” si sono differenziate nel tempo. Comeevidenziato prima, sono particolarmente pregiate le coltivazioni di vite che generano i “moscati” e“passiti”, nonché le coltivazioni di cappero. Di contro, nei comuni più interni si sono affermate le colturearboree più tradizionali (olivo, agrumi, fruttiferi vari, ecc.).La maggiore utilizzazione del territorio agricolo avviene a Lipari e Ustica, comuni nei quali la SAUricopre quasi tutta la superficie agricola, mentre per il comune di Favignana il dato rimane molto basso. Ilsettore dei cereali e delle coltivazioni ortive è particolarmente forte a Lipari così come a Ustica è rilevantela produzione di cereali, uva, ortaggi, legumi, fichidindia, lenticchie.SUPERFICI A USO AGRICOLO NELLE ISOLE MINORI SICILIANEComuneSuperficie agricolaSAU suSAU %totaletotaleFavignana 1.438,36 413,62 28,8Lampedusa e Linosa 75,20 46,06 61,3Leni 182,94 132,77 72,6Lipari 1.026,61 949,77 92,5Malfa 114,90 83,41 72,6Pantelleria 2.250,81 1.340,02 59,5S. Marina di Salina 75,20 47,78 63,5Ustica 38,68 33,43 86,4Fonte: Censimento dell’Agricoltura ISTAT 2000. Dati in HaA Favignana si ritrova il seminativo semplice, sistemi colturali complessi e aree incolte rocciose. ALevanzo il suolo è suddiviso in seminativo semplice e macchia a cespuglieto. A Marettimo il suolo ècoltivato macchia a seminativo semplice solo in prossimità del centro abitato mentre nel resto dell’isola siritrova macchia a cespuglieto e incolto roccioso; nella costa nord si ritrovano anche aree a erosione.Lampedusa, invece, si presenta quasi completamente incolta se non nell’area a nord del centro abitato incui si ritrovano sistemi colturali complessi.A Linosa, invece, l'attività prevalente è l'agricoltura. Il terreno molto fertile, di natura lavica, consenteinfatti la coltivazione della vite e del fico d’india utilizzato per l’alimentazione del bestiame e,tagliuzzato, come concime. Oggi il paesaggio agricolo non ha più l'aspetto di un tempo e le piante diolivo, mandorlo, fico, cappero, vite che avevano preso il posto della macchia, sono notevolmente ridottecome realtà produttive. Si è però avvertita negli ultimi tempi una sensibile ripresa dell'agricoltura per47
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