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P. I. T. - Isole Minori - Rete Pari Opportunita

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In questo capitolo vanno considerati i problemi derivanti da:‣ moderne costruzioni che a volte sfuggono ai controlli delle sovrintendenze ai beni architettoniciterritoriali producendo dei veri e propri “detrattori ambientali”;‣ materiali impiegati nell’edilizia privata (massiccio uso nei centri storici di alluminio anodizzato epreverniciato sia per gli infissi delle abitazioni che per vetrine espositive, tendaggi in spazi pubblici,sedie in plastiche per i bar, insegne luminose aggettanti per gli esercizi pubblici, ecc.)‣ nelle opere pubbliche non sempre i progettisti rispondono a un disciplinare sui materiali dipavimentazione di strade, piazzette, edifici pubblici, restauri di antichi edifici storici, ripristino divecchi sentieri naturalistici, messa in opera di cestini per i rifiuti e cassonetti ecc;‣ assenza di piani di arredo urbano come i piani del colore per le facciate soprattutto delle abitazionia ridosso del mare e nelle baie portuali e nei vicoli dei centri storici;‣ capannoni in lamiera sparsi a ridosso dei centri storici e nelle vicine campagne per l’esercizio diattività artigianali sorti abusivamente in assenza di “aree artigiane” assegnate negli strumenti dipianificazione urbanistica del territorio.• Aree di degrado (cavi elettrici “sospesi”, rifiuti abbandonati etc.)In questo quadro di problemi si elencano alcuni aspetti di degrado determinati da:‣ fittissima rete di cavi “sospesi” su pali che attraversano le isole in lungo e largo, sia per iltrasferimento della energia elettrica per la rete cittadina che per il trasferimento dell’alta tensione;‣ cavi telefonici “sospesi” su pali che si intrecciano o si affiancano a quelli elettrici creando unavara e propria rete a maglia che in molti casi deturpa inesorabilmente panorami e vedute di eccezionalibellezze impedendo anche normali servizi fotografici ai visitatori;‣ fenomeno dei rifiuti abbandonati in aree pubbliche – soprattutto carcasse di vecchie auto,motorini, elettrodomestici che a volte si inglobano nelle erbacce lungo le strade panoramiche e isentieri;‣ batterie, vecchie attrezzi e reti di pesca non più utilizzati e oli usati abbandonati nelle aree portuali(e per le batterie e attrezzature dismesse anche sui fondali;‣ silos utilizzati da imprese sia per lavori privati che per opere pubbliche e poi abbandonati perlunghi periodi successivi alla ultimazione dei lavori.• Mancanza in alcune isole di servizi essenziali (collegamenti marittimi e terrestri, elettricità, acquao altro)Questo capitolo merita un’attenzione particolare per quanto riguarda i seguenti disservizi gravi per losviluppo e la qualità della vita nelle isole:I collegamenti marittimi con la terrafermaL’attuale politica dei trasporti marittimi è assolutamente deficitaria sia sul numero delle corse dicollegamento giornaliero, sia per la qualità dei mezzi di trasporto utilizzati che per la programmazionestagionale dei servizi. Essa appare bloccata – anche per via del rispetto della normativa europea sullaconcorrenza – fra la logica del servizio sociale e quella della competitività con il perdurare in serviziodi mezzi obsoleti, inquinanti, spesso in avaria. La compagnia a finanziamenti statali, la SIREMAR, e’ancora sotto la spada di Damocle di una procedura UE per infrazione e da anni non investe nelnaviglio. Le compagnie a sovvenzione regionale (SNAV, Ustica Lines, ecc.) pur avendo affrontatorecentemente una gara che pretendeva la riqualificazione dei mezzi, continuano a operare con i naviglidel passato.147

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