Valutazione PSC Associato_Cap. 1-7 - Comune di Faenza

6.3.2 Area obiettivo: RIFIUTILa problematica dello smaltimento dei rifiuti essendo coincidente con la consapevolezza di un’attiva tutela dell’ambientesta uscendo dalla logica dominante di espellere da ogni insediamento urbano le immondizie, i liquami, ed i fumi, il piùvelocemente possibile e con il minor costo.Lo studio delle tecniche di smaltimento si sta rivolgendo al recupero ed al riciclaggio per tentare di chiudere la catenaaperta: produzione-consumo con il ciclo risorsa-utente-risorsa-riutilizzazione.In tal senso il materiale di rifiuto deve diventare un elemento essenziale per la conservazione delle risorse secondo treaspetti fondamentali:1. Recupero da parte dei cittadini (rifiuti solidi urbani) e da parte delle strutture produttive (scarti e scarichi dilavorazione) di tutto ciò che è ancora valorizzabile, alleggerendo il peso dello scarico sia in senso ponderale chequalitativo.2. Recupero con reimpiego diretto senza trattamenti da parte dei cittadini e delle strutture produttive.3. Recupero e trattamento locale soprattutto da parte delle strutture produttive.La legislazione nazionale in materia ambientale con il D.Legs22/97 (Legge Ronchi) classifica i rifiuti secondo la seguentetabella:Rifiuti urbani• Rifiuti domestici anche ingombranti• Rifiuti non pericolosi, assimilati• Rifiuti dallo spezzamento delle strade• Rifiuti giacenti su strade e aree pubbliche o private a uso pubblico esu rive dei corsi d’acqua• Rifiuti vegetali da aree verdiRifiuti speciali• Rifiuti agricoli ed agro-industriali• Rifiuti da demolizione e costruzione• Rifiuti pericolosi da attività di scavo• Rifiuti da lavorazione industriali• Rifiuti da lavorazioni artigianali• Rifiuti da attività di servizio• Rifiuti da recupero e smaltimento dei rifiutiInoltre la legislazione individua i rifiuti pericolosi tra cui: rifiuti esplosivi, comburenti, infiammabili, irritanti, nocivi,cancerogeni, corrosivi, infettivi, teratogeni e mutageni.Per il calcolo riguardante la produzione di rifiuti prevista per gli ambiti di trasformazione proposti per il PSC sono statiutilizzati come parametri di calcolo i dati estrapolati dal Rapporto Gestione Rifiuti della Provincia di Ravenna (anno 2005),i dati Istat del Comune di Faenza relativi al 2001 e i dati Arpa Emilia Romagna del 2002. In particolare, per il calcolo dellaproduzione dei rifiuti solidi urbani (RSU), si è preso in considerazione il parametro di 774,8 kg di RSU prodotto perabitante insediato all’anno, considerando come densità abitativa prevista quella massima; la percentuale di raccoltadifferenziata dei rifiuti (RD) si è supposta pari al 32,7% ; il quantitativo di rifiuti speciali (RS) si è supposto pari a 6,89 taddetto all’anno mentre il quantitativo di rifiuti speciali pericolosi (RSP) è pari a 0,06 t/addetto all’anno.Elemento Valore RiferimentoAREA OBIETTIVO RIFIUTIProduzione pro-capite di rifiuti solidiurbani per annoRaccolta differenziataProduzione di rifiuti speciali per addettoProduzione di rifiuti speciali pericolosiper addetto774,8 kg RSU / ab*anno Rapporto Gestione RifiutiProvincia di Ravenna (2005)32,7% di RD sul totale di RSU prodottiRapporto Gestione Rifiutiall’annoProvincia di Ravenna (2005)Comune di Faenza (2001), ISTAT (2001),6,89 t /addetto *annoArpaER (2002)Comune di Faenza (2001), ISTAT (2001),0,06 t / addetto * annoArpaER (2002)VALSAT PSC Associato Ambito Faentino © ECOAZIONI109