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RAPPORTO DI RICERCA - Consorzio Sol.Co.

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403. PARTE SECONDA: LA DOMANDA3.1. RATIONALE DELLA <strong>RICERCA</strong>L’International Classification of Functioning, Disability and Health (ICF) è un nuovostrumento (sistema) di classificazione delle condizioni della persona. Un sistemache entra a far parte della "famiglia delle classificazioni internazionali"dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Approvata dall'Assembleadell'OMS e pubblicata il 15 novembre 2001, l'ICF è stata sperimentata dal 1994 al2001 in 65 Paesi ed è stata riconosciuta da 191 Paesi come il nuovo riferimentointernazionale per descrivere e misurare la salute e l'handicap. È importantesottolineare che l’ICF non è assolutamente una classificazione delle persone: èuna classificazione delle caratteristiche della salute delle persone all’interno delcontesto delle loro situazioni di vita individuali e degli impatti ambientali. Secondola stessa OMS, questo strumento fa saltare le idee generalmente accettate sullasalute e sulle incapacità. Infatti, mentre gli indicatori tradizionali si basano su delle"negatività", come i tassi di mortalità, la ICF porta al centro dell'attenzione, le"positività", la vita e la maniera in cui le persone vivono - anche con le loropatologie - e migliorano le loro condizioni di vita per avere un'esistenza produttivae arricchente. Questa diversa focalizzazione dovrebbe avere delle conseguenzesia sulla pratica medica, sulla legislazione e sulla politica sociale per migliorare itrattamenti e l'accesso alle cure, sia sulla protezione dei diritti degli individui e deigruppi. Nella impostazione della ICF l'handicap non è più considerabile comeproblema di un gruppo minoritario e non è limitabile alle sole persone colpite dadeficienze visibili come la disabilità motoria. Ad esempio, l'AIDS può "invalidare"una persona ed impedirle di continuare a svolgere un’attività lavorativa o unospecifico ruolo nella sua vita professionale. In questo caso il nuovo sistema diclassificazione propone soluzioni diverse per individuare le misure capaci diconservare le possibilità di proseguire una vita attiva nella famiglia, nel lavoro,nella comunità. Per la prima volta il sistema di classificazione punta la sua lente (oalmeno ciò sarebbe nei suoi intenti) sugli aspetti sociali dell'handicap e proponeun meccanismo per stabilire l'impatto dell'ambiente sociale e fisico sulle "funzioni",sulla fisiologia di una persona.L'ICF checklist è uno strumento che può in ogni momento ed in ogni situazioneessere adottato per verificare lo stato di salute, di autonomia e di partecipazionealla vita sociale di ogni persona.Brevemente, la checklist è così strutturata:Parte preliminareP1. informazioni demografiche sulla persona nome, sesso, età, scuole frequentate(anni di scolarizzazione formale) stato civile, situazione occupazionaleP2. diagnosi medica - qui va evidenziato se esistono o meno problemi di naturamedica e se gli stessi sono stati diagnosticati o rimangono sconosciuti, facendo,se possibile, per ogni eventuale disagio o malattia, riferimento al codice della ICD(International Classification of Diseases).1^ Parte - Minorazioni correlate alla fisiologia ed all’anatomiaLa prima parte scandaglia la fisiologia della persona ed individua tutte le possibiliminorazioni (intese come perdita o mutamento delle specifiche funzionifisiologiche), a partire dalle funzioni: per ogni funzione, tramite una scala divalutazione, si evidenzia l’esistenza o meno di una minorazione e la sua gravità

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