64a) i mezzi pubblici devono essere resi tutti accessibili; infatti il 42% degli intervistatipunta il dito sul fatto che essi sono inadeguati (Tab. 20);b) che le¢)/¥¨$¢¥¤ §¢¢¢ ! ¢¥¤§¢A34¤K¥! "#$¢?/¥Asoddisfare i bisogni, considerato che un numero elevato di utenti utilizza ancora lapropria auto o mezzi di famiglia.Analisi: Inoltre dai dati, emerge il problema che i servizi di socializzazionesono offerti collettivamente e non con personale altamente specializzato,pertanto si dovrebbe incentivare tali servizi – in particolare attività musicali,espressive, culturali – al fine di soddisfare la pressante domanda che provienedalle Persone con disabilità .Proposta:Nell’ottica dell’integrazione socio-sanitaria e di superare i vecchi dualismi legati 7 7 47 ¤47 8 4 7 F ¤47 / / 4 7 F*¢¥@@ ¢¥! 34¤§¢ @¨! #"E)¦¥! *+ ¥¤§ !.E¦ 3 !.¤4)@ ¢1 "E¥¤§ Nstrutture aperte diurne, finalizzate a promuovere l’autonomia e l’integrazionesociale tramite attività educative, occupazionali e riabilitative, tali da assicurare ilmantenimento dei soggetti destinatari nel proprio nucleo familiare enell’ambiente di appartenenza.Questi servizi, che devono, in ogni caso, assicurare la possibilità di integrazionesociale, devono sorgere là dove esiste una effettiva necessità e, comunque sidevono prevedere nei distretti socio-sanitari in relazione agli effettivi bisogni degliabitanti del distretto stesso.In ogni provincia sarebbe auspicabile l’apertura di almeno un “ Centro sociale perrispondere alle condizioni di svantaggio” indirizzato, per esempio, a soggetti in etàcompresa tra 10 e 45 anni. Il Centro, avocando a se tante piccole esperienzesparse sul territorio, potrebbe “ metabolizzarne” alcune valide e quindi sviluppareattività , offerte necessarie e buone prassi con un risparmio di risorse nell’ottica di34¤§ ¡KDL ¢¥! ¡¦3§ > A¦ 34¤§ D )¢¥¤§ @ ¨*@ ¢) A/)@¨ ! ¥7 2 ¢A¦¨¢#")! 1¨ rappresentare un punto di riferimento per la presa in carico del soggetto condisabilità /svantaggio e della sua famiglia. A tal fine deve possedere al suo internotutte le informazioni e le competenze utili a soddisfare le richieste del soggettosvantaggiato o della sua famiglia relativamente ai bisogni emergenti, soprattuttolavorando in rete con le strutture/istituzioni/associazioni pubbliche e private. IlCentro deve anche essere in grado di saper indirizzare verso centri strutturati perla presa in carico che si auspica possano sorgere nella regione. Dovrebbe, inoltre,operare per sviluppare nei soggetti svantaggiati, l’acquisizione di competenzenell’esercizio delle comuni attività quotidiane, la socializzazione attraverso lapartecipazione ad attività di gruppo, ad iniziative per l’utilizzo del tempo libero ead iniziative collettive che portino ad una integrazione con l’ambiente abituale divita e con soggetti normoabili che vanno opportunamente attratti verso il Centro.Il servizio dovrebbe fornire attività formative, educative e di socializzazione volte afavorire la vita di relazione, il potenziamento e/o mantenimento delle abilità delgiovane con disabilità acquisite attraverso le seguenti aree di interesse: a)Animazione - ricerca di momenti di espressività , soprattutto attraverso l’uso delladrammatizzazione (esperienza teatrale); b) Socializzazione - creazione dioccasioni di partecipazione attiva a scambi interpersonali e con la realtà esterna(visite sul territorio, partecipazione a momenti di vita pubblica); c) Formazione -attività di laboratorio per stimolare interessi ed attitudini individuali che possanoavere ricadute interessanti per il mondo del lavoro (cucito, creazioni incartapesta, produzione di oggetti in materiali a vocazione territoriale, coltivazionefiori, allestimento di fattorie didattiche, corsi di lingua, ecc.); d) Attività Espressiva -
65esercizio della pittura, della musica, della ginnastica per stimolare la creatività el’espressione dei propri sentimenti; e) Autonomizzazione - attività che mirano alrecupero dell’autonomia personale sia nell’ambito domestico sia nei rapportiinterpersonali. Un’equipe multidisciplinare presente presso il Centro, coadiuvatada specialisti di supporto, potrebbe essere indirizzata a predisporre pianipersonalizzati, promuovere i collegamenti con Centri di counseling e/o diorientamento scolastici/universitari/ASL ed incaricare, in casi particolari, un casemanager che si faccia carico degli obiettivi da raggiungere e del monitoraggiodelle attività /azioni;Analisi: Tra le domande previste nel questionario relativo alla analisi ¢¢¢H¥! A=¨¢chiesto ai nostri soggetti che offrono servizi alla disabilità se¦¨¥¤§¥ A¢¥! ¢? !.3§ 34! A@(¢) ¡K@)D ! %¢¡ 1¡K@ ¢ (¥! ¢10 ¢¥¢A &5 / 1 ¥!H¤§¢*¦¥ cosiddette discipline turistiche, soprattutto nella nostra Regione, ma, in parte,anche in ambito europeo. Scarne se non assenti sono le informazioni ed i datisull’argomento all’interno delle principali fonti statistiche sul turismo, che@¨! #" ¥¤§¥¡,¥¤§!H)/#¢¥¤§¢F¨¦6¢ ¢ ) 3§! ©¢¥¢©" 3§¨$¢¥¤4 ¦3§ ¨"E©¢F&@¨ ¨£ ¡,sulle effettive dimensioni del fenomeno. Predisporre per la Sicilia una mappa,costantemente aggiornabile, del turismo accessibile e creare un call center chesia in grado di informare, accogliere e guidare i turisti e le loro richieste all’internodella regione, vuol dire stimolare la pratica del viaggiare a livello interno,nazionale ed internazionale.Strettamente connesso con l’intervento precedente risulta essere la fruibilità per 3§ ¦ ! /¥¤4/¥ NC¦$@ ¥! /)¢¥! 2¤§¨ 3 ! N ¦/¥3 I>¤§>¢ricca la nostra Sicilia,. Pertanto tutti gli interventi capaci di rendere accessibili iluoghi ed i siti di cui sopra vanno stimolati e sostenuti considerando non solo lericadute positive per le persone con disabilità , per i bambini e gli anziani, maanche l’indotto turistico-economico si verrebbe sicuramente ad attivare.£ ¤§¢1 ! #"#¦¨¥¤§$¤§¢ )DL3§¥¤§¨ @ ) L@ ¥!£ ¦3§ ¢¥¤§¢ ¤§#/#)!. ¤§1! " ¥¤§specifici:- Necessità di avviare la sperimentazione e l’attuazione della nuova figuradell’Amministratore di sostegno (cf. L. 6/2004).- Dall’indagine emerge che solo il 14% delle strutture intervistate attuanoazioni per il soddisfacimento del diritto alla sessualità .- Il 72% degli intervistati dichiara di trovare difficoltà , in rapporto quasiuguale da poche a molte, nel fare amicizia senza assistenza