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RAPPORTO DI RICERCA - Consorzio Sol.Co.

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55dislessia recependo le indicazioni della Legge 9 gennaio 2004 n. 4, nota comeLegge Stanca per favorire l'accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici,assegnando computer con software dedicati alle specifiche esigenze; . Lamedesima legge chiedendo che tutti i siti web siano resi accessibili ha anchecontribuito ad eliminare l’annidamento di nuove barriere virtuali, anche se non siè ancora diffusa questa buona prassi. Quanto affermato fa comprendere chel’impegno di molte eccellenti risorse già operanti nella scuola (dirigenti, docenticurriculari e di sostegno, GLIP, progetti ad hoc) va potenziato e soprattuttospalmato su tutto il territorio regionale, capillarizzando le esperienze ed i risultatipositivi. Accedere al sapere, andare a scuola, è un diritto prima ancora che undovere o un’opportunità e l’integrazione degli alunni con disabilità costituisce nonsolo una conquista della civiltà ma anche un aspetto della qualità di ogniistituzione scolastica che desideri offrire opportunità di crescita all’individuo e allasocietà. Poiché abbiamo sfidato l'integrazione e in buona parte abbiamo vinto,adesso bisognerebbe che questa desse i frutti migliori attraverso un utilizzo piùadeguato del personale e dei mezzi disponibili sul mercato. L’integrazionescolastica va garantita attraverso un percorso personalizzato, diagnostico,funzionale, educativo, cui concorrono i genitori della persona con disabilità, glioperatori sanitari, il personale docente curriculare e specializzato della scuola edil personale non docente. La legge n. 59 del 15/03/97 che con l’art. 21 attribuisceautonomia organizzativa, didattica e progettuale alla scuola, deve essereutilizzata per intervenire con progettualità proprie anche sull’inserimento deisoggetti con disabilità. E’ anche compito delle regioni promuovere, attraversoaccordi con i soggetti interessati azioni di coordinamento degli interventi e dellerisorse, nonchè il monitoraggio delle relative attività, in collaborazione con lerisorse locali, ivi compresi i soggetti del terzo settore. La 328/2000 ha poi sancito lacentralità dei <strong>Co</strong>muni nella formulazione di un progetto di vita integrato sullapersona, che accompagni ogni alunno con disabilità anche nel suo percorsoformativo scolastico ed universitario. Perché questo percorso sia efficace sononecessari interventi di orientamento ben strutturati dalla scuola dell’infanzia allamedia inferiore ed alla media superiore, nonchè opportuni raccordi anche trascuola superiore e Università anche per l’orientamento in ingresso.Un altro segmento importante del nostro questionario è quello relativo allariabilitazione: il 12% della nostra popolazione campione usufruisce di riabilitazione,e questo continua ad essere un servizio richiesto.Le Linee Guida del Decreto Ministro Sanità, 7 maggio 1998, intendono quali“attività sanitarie di riabilitazione gli interventi valutativi ,diagnostici e terapeutici ele altre procedure finalizzate a portare il soggetto affetto da menomazioni acontenere o a minimizzare la sua disabilità ed il soggetto disabile a muoversi,camminare, parlare, vestirsi, mangiare, comunicare e relazionarsi efficacementenel proprio ambiente familiare, lavorativo, scolastico e sociale. Si definisconoattività di riabilitazione sociale le azioni e gli interventi finalizzati a garantire aldisabile la massima partecipazione possibile alla vita sociale con la minorrestrizione possibile delle sue scelte operative, indipendentemente dalla gravitàdelle menomazioni e delle disabilità irreversibili, al fine di contenere la condizionedi handicap”.La nostra popolazione con disabilità chiede di potenziare nei centri diriabilitazione, in ordine di priorità: 1) la qualificazione e l’aggiornamento delpersonale; 2) la ricerca, l’informazione e la prevenzione; 3) l’idoneità dellestrutture rispetto alle differenti tipologie di disabilità; 4) la qualità dei servizi attivi; 5)la partecipazione ai servizi anche per chi non è in convitto o semiconvitto; 6) la

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