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RAPPORTO DI RICERCA - Consorzio Sol.Co.

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non era spendibile o il titolo insufficiente, ma anche perché viene sottolineato che(Tab. 98) esistono ancora molti pregiudizi nei confronti dei soggetti con disabilità,malgrado il 27% di costoro abbia seguito anche corsi di formazione che risultanoessere stati di livello sufficientemente discreto per percentuali intorno al 29% emediocri o scarsi per l’8% e 4% rispettivamente. Questo ultimo dato assume uncolore particolarmente negativo quando il corso viene somministrato a personecon disabilità che più di ogni altro devono poter trarre vantaggi spendibili dallaformazione e dall’impegno per la stessa. Vi è a tutt’oggi, infatti, un 61 % dellapopolazione campione che richiede corsi di formazione soprattutto di tipoinformatico (41%), segue, a pari livello, l’interesse per corsi di tipo linguistico,aziendale–commerciale-turistico ed in ambito sociale. E’ chiara l’esigenza deisoggetti con disabilità di porsi da un lato a passo con i tempi e con le richieste delmercato del lavoro e, dall’altro, quella di essere sempre più attori, per le azioni ele decisioni che li riguardano.Il lavoro, infatti, per ogni persona rappresenta oltre che una fonte di reddito lapossibilità di avere un ruolo sociale e di sviluppare relazioni.Vita sociale civile e di comunità (Tab. 96 – 109): solo il 53% del campione risultaessere iscritto ad associazioni, partiti o gruppi politici, il 58%, invece si dimostraprivo di ogni interesse; queste percentuali ci indicano che talvolta ad iscrivere adassociazioni o altro le persone con disabilità sono amici o familiari, senza che visia una richiesta/interesse personale del soggetto coinvolto. Il che evidenzia lanecessità di avere personale qualificato, anche all’interno delle associazioni, chesvolga attività di orientamento e motivazione. Ma parallelamente emerge ancheil bisogno di adeguare i trasporti o garantire un trasporto a chi lo richiede o ne habisogno, così come l’accompagnamento ed i servizi di assistenza personale,come ausili che hanno anche lo scopo di facilitare l’autonomia delle scelte divita. Questi, infatti, unitamente a difficoltà di tipo economico sembrano essereimportanti fattori limitanti la partecipazione attiva alla vita sociale e di relazioneinclusi i viaggi, per gran parte dei soggetti con disabilità. E’ anche importante cheogni informazione relativa ad attività ludico terapeutiche o culturali sia diffusa inmodo più capillare, poichè la persona con disabilità, più di altre, necessita disollecitazioni opportune e motivazioni appropriate, utili anche a fare abbatterequel muro virtuale costituito dalle barriere culturali che ancora esistono esoprattutto vengono paurosamente percepite nella loro essenza dal 93% delnostro campione.Il welfare per le disabilità esige e promuove la necessità, l’urgenza e la prioritàdella presenza di una giustizia senza sconti alla compassione e insieme di unaprossimità rispettosa verso il disabile, E’ necessario dare centralità alla persona e ilsuo percorso esistenziale: dalla nascita, alla crescita, all’età adulta e a quellosnodo delicato, soprattutto per i genitori, che va dal “durante noi” al “dopo dinoi”La disabilità , soprattutto nell’ottica della vita sociale civile e di comunità, èdomanda, è desiderio, è invocazione di aiuto, ma è anche provocazione agli stilidi vita diffusi del mondo contemporaneo. La disabilità chiama, ci interpella, cichiede di riconoscere, con profondo rispetto, la fatica di un’esistenza raggiunta,talvolta inaspettatamente e misteriosamente, dalla sofferenza, dal dramma, daldisagio causati da un “accidente” lesivo, sia esso congenito o acquisito. Pertantotutti siamo chiamati a creare opportunità e condizioni di vita, che diano alsoggetto con disabilità dignità esistenziale; sia pur nella paradossalità della suaesistenza e della sua condizione. La dignità della vita e la sua qualità sono anchefunzione del diritto della persona ad utilizzare il tempo necessario per sé senzadiscriminazione, a scegliere come utilizzare una parte del proprio tempo, quella50

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