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RAPPORTO DI RICERCA - Consorzio Sol.Co.

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47essere diversi e più o meno alti: difficoltà nella lettura, nell'ortografia, nel calcolo,nell'attenzione, nello studio, nella risoluzione di problemi, nell'organizzazionespaziale, ….In ogni caso è importante capire quali siano le difficoltà e attuare deipiani per riuscire a superare gli ostacoli, prima che si moltiplichino e faccianosentire chi non riesce a superarli impotente e inefficace.Questo risultato, espressione di un bisogno dichiarato ed espresso, supportaquanto emerso e anticipato nell’analisi dell’offerta: i servizi a sostegno della sferaeducativa e formativa sono importanti e vanno supportati.<strong>Co</strong>municazione (Tab.13-15): il 50% del totale (309 persone con disabilità) utilizza laposta elettronica e gli SMS; ma va tenuto presente che buona parte dellapopolazione campione ha un discreto livello di scolarizzazione. E’ chiaro chemeriterebbero di essere definiti i criteri essenziali di accessibilità e di universalitàdella comunicazione, nel rispetto delle specifiche esigenze legate alle diversedisabilità, fisiche, sensoriali, intellettive e relazionali, valutando l’impatto delleinnovazioni normative e tecnologiche nel campo delle comunicazioni rispetto aldiritto all’inclusione delle persone con disabilità. Bisogna anche porre la massimaattenzione all’adozione di criteri di piena accessibilità e fruizione dei contenutidella comunicazione (informazione giornalistica, istituzionale, di servizio pubblico odi interesse pubblico) considerando il punto di vista e le esigenze delle personecon disabilità (specialmente di tipo sensoriale) come utile riferimento per unapproccio innovativo e di ricerca per tutti;Mobilità (Tab.16-20): il 50% dei nostri interlocutori ha dichiarato di essere autonomoper gli spostamenti, potendo guidare un’auto (65%) che spesso è la propria (39%)o facendo uso di mezzi di trasporto differenti (81%).Questi sono per il 38% servizipubblici e solo per il 24% pulmini attrezzati di associazioni.I dati, quindi, evidenziano con chiarezza che:a) i mezzi pubblici devono essere resi tutti accessibili; infatti il 42% degli intervistatipunta il dito sul fatto che essi sono inadeguati (Tab. 20);b) che le Associazioni offrono un servizio che probabilmente non è sufficiente asoddisfare i bisogni, considerato che un numero elevato di utenti utilizzaancora la propria auto o mezzi di famiglia.Cura della persona (Tab. 21-25) e Vita domestica (Tab. 26 – 46): una percentualedi soggetti che hanno compilato il questionario, che va da circa il 14 al 27%, nonha vita del tutto autonoma, a fronte di una media del 65% circa che dichiara diavere piena autonomia. Ma ciò che va sottolineato è che circa il 10% ha estremanecessità di aiuto per svolgere qualsiasi attività.L’analisi dei dati delle Tab. 26 e 27 farebbe presupporre che per quanto attieneil procurarsi da sé beni e servizi l’assistenza possa essere superiore ai bisogni, opiuttosto che necessiti un’assistenza più mirata. Questo anche perché a forniresupporto all’84% dei soggetti intervistati sono i parenti, mentre l’assistenza socialeinterviene unicamente nel 10% dei casi. Gli amici, poi, risultano, comeimmaginabile, intervenire solo per il 6% e va precisato che in questo concetto diamici sicuramente rientra il popolo dei volontari, percepiti, ovviamente, comeamici.Il 41% dei nostri soggetti non può pagarsi i servizi di cui necessita, oltre il 50% nonpuò vivere da solo, il 20% incontra difficoltà a muoversi in casa (i disabili motorisono poco più del 18%), il 65% circa a fare la spesa e/o commissioni esterne. Perridurre le loro difficoltà il 35% chiede strumenti adeguati, tra questi, in particolare: il43% vorrebbe segnalatori acustici (il 40% dei nostri intervistati sono infatti ciechi) esolo il 20% percorsi tattili, il 30% segnali visivi (11% sono i sordi), ben 40% vorrebberoavere pedane e scivoli elettrici. Si registra invece un 45% che gradirebbe avere

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