58in modo sporadico, privo di progettazione individualizzata, incompiuto eapprossimato. Una scuola che, malgrado l’impegno di molti e di alcuni inparticolare, nel globale non sembra essere la “Grande Maestra” per moltepersone con disabilità. Una scuola in cui non vi è adeguata sensibilizzazione inquanto contiene in sé ancora molte barriere culturali; una scuola che non èriuscita, malgrado i finanziamenti e la formazione siano state erogate, adadeguarsi all’innovazione tecnologica, che utilizza in modo non diffuso, eparallelamente continua ad offrire insegnanti di sostegno non apprezzatidall’utenza; forse anche a causa dell’assenza di azioni di monitoraggio e divalutazione. Eppure la stessa Università di Catania ha più volte organizzato epartecipato a convegni di settore organizzati dalla scuola, e con la scuolacollabora da tempo per strutturare, anche se talvolta con qualche difficoltà,un dialogo di continuità formativa. Mi piace pertanto dare anche una letturacritica dei risultati emersi sulla scuola: a) ci sarà stata, per quanto riguardal’analisi dell’offerta, una non perfetta comunicazione con la scuola circal’importanza/opportunità del progetto S.I.R.I.S. e quindi delle sue ricadute;probabilmente il coordinamento generale e di settore del progetto avrebberopotuto sperimentare altre forme di sensibilizzazione alla partecipazione attiva,più incisive di quelle già utilizzate; b) per quanto riguarda l’analisi delladomanda ciò che la nostra popolazione campione percepisce o hapercepito ha, conseguentemente, dichiarato, quindi solo uno studio difattibilità, successivo a questo studio pilota, allargando numericamente dimisura la popolazione campione potrà dare uno spaccato più reale dellasituazione a livello di istruzione e formazione.e) il servizio di riabilitazione emerge come servizio necessario ma in parte daristrutturare: va pensato come luogo/servizio cui accedono tutti e non solo peri soggetti con disabilità motorie, necessità di migliore organizzazione,soprattutto nella fase di post-riabilitazione.Dalla lettura dell’analisi precedentemente effettuata è scaturito quantosegue:a) le proposte da porre in essere;b) gli indicatori utili a favorire il processo di integrazione sociale nellaregione siciliana4.1. ANALISI FINALE E PROPOSTEIn questa sezione sono stati evidenziati i punti critici che vengono fuori dai datidella ricerca con le relative proposte.Tale elenco viene esplicitato di seguito per essere presentato all’attenzione dellaRegione Siciliana nella speranza-certezza che possa costituire un importantepunto di partenza per future-prossime riflessioni attuative.Analisi: Quello che si registra, principalmente, dall’analisi dei dati, nel¦ ¨¥¤§¦ ¥! "#$ ¦&%$'(! )* ¤,+-!./)¢¥01¦¥ *'$¥! ¢¥¤2con¡£¢¥¤§¦¨¢©¦¨¥disabilità e della Famiglia e la conseguente mancanza di predisposizione delPiano individuale di Interventi secondo quanto previsto dall’art. 14 della Legge n.328/2000 (Tabella E/1 – 22%), e già contemplato nel Piano Sanitario Regionale al5#798:;/¥?/¥!.¢¥NC/¥
¤§¢K5#7 5#798: ¦ /)¢# 3 ! %$34¤4G! # ¦¨1 '©B@¨3 /¥¥NI ¤¦3§¤§¢ ¤§1 §)DL¢¥¤2/¥¨59integrazione scolastica, integrazione socio-economica o lavorativa, inserimentoed integrazione sociale con la tutela dello stato giuridico.Il principio del Progetto Globale di presa in carico della Persona con disabilità e¡ ¡;DL ?*@ 1! ¤§¢£¢ 34¤§2¢¥¤26#1¤§26=¤§#/#)!. @ 1!(/)¢# !H3 ! 6 ¥¡;C¦L¦¨¥risposte concrete, adeguate ai bisogni della persona, nel rispetto della suaautonomia, della libertà di scelta e valorizzando il principio della vita autonoma.¤ ¢)¢¥ ¤§#! ¡K@ ¢1! ¤§ ¦¥ @¨! ) ¤,/#!H/)¢©¦¥ ¥¢ ¡;DL /¥