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sommario - Fondazione | Alexander Langer | Stiftung

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In un convegno ad Assisi, nel Natale del 1994, aveva auspicato e proposto uno stile divita meno aggressivo, individualistico e competitivo; per far questo aveva ripreso ilmotto di de Coubertin:“Voi sapete il motto che Pierre de Coubertin ha riattivato per le Olimpiadi:citius, più veloce, altius, più alto, fortius, più forte. Questo è il messaggio cheoggi ci viene dato. Io vi propongo il contrario: lentius, più lento, profundius,più profondo, suavius, più dolce. Con questo motto non si vince nessunabattaglia frontale, però si ottiene un fiato più lungo.” 76Riferendosi al vertice di Rio del 1992 e all’affermazione del capo della delegazionestatunitense William Reilly a proposito della riduzione delle emissioni di anidridecarbonica nell’aria che aveva asserito “the american life-style is not up fornegotiations” 77 <strong>Langer</strong>, in un articolo dal titolo “La semplicità sostenibile” affermavache“Parlare di inquinamento e di giustizia energetica, di povertà e di salvaguardiadella molteplicità delle specie non ha a che vedere solo con l’Economia e laPolitica, con le maiuscole, ma c’entra moltissimo con la nostra vita di tutti igiorni. Finchè un americano medio pesa sulla biosfera quanto circa ottantaabitanti medi dell’India, non ci sarà accordo internazionale che potràconiugare ambiente e sviluppo. (…) Se volessimo generalizzare il nostro stiledi vita del nord industrializzato del mondo a tutto il pianeta, o questo pianetascoppierebbe, o ci sarebbe bisogno di qualche colonia spaziale per trarneenergia e materie prime e collocarvi i rifiuti. (…) La semplicità di vita è ilvero obiettivo proclamato dal ‘vertice della Terra’: così rivoluzionario da nonpoter essere iscritto in un trattato.” 78Il vero concetto rivoluzionario pacifista per <strong>Langer</strong> sta, oltre che nella condivisionedella nonviolenza, nel rispetto dell’equilibrio della biosfera, nel coniugare giustiziasociale e la ricerca di una convivialità umana delle differenze. Nel ricordo dell’amicaPetra Kelly 79 , <strong>Langer</strong> dice di lei che era una Hoffnungstrager 80 e attraverso la suamemoria traccia le linee di un manifesto verde–pacifista. Nel rivolgerle l’addio,<strong>Langer</strong> dice di Petra Kelly che :76Edi Rabini, (a cura di), op. cit., p. 145.77“Lo stile di vita americano non è oggetto di negoziato”.78Edi Rabini, (a cura di), op. cit., pp. 192 – 193.79Petra Kelly fu attivista ed esponente dei Verdi tedeschi, morì nell’ottobre del 1992 a Bonn, dove furitrovata insieme al cadavere del suo compagno Gert Bastian. Sul caso del loro doppio suicidio,ufficialmente chiuso, si sono fatte numerose altre ipotesi, fra cui quello di un intervento della Stasi,l’apparato di spionaggio dell’allora Germania dell’Est.80“Portatore di speranze collettive” in tedesco.41

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