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sommario - Fondazione | Alexander Langer | Stiftung

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In questo saggio egli riprende le ricerche effettuate da Franz Boas fra gli indianiKwakiutl e quelle di Bronisław Malinowski nelle isole Trobiand, per giungere ad unateoria sul dono, considerata pietra miliare dell'antropologia.Attraverso l'intuizione delle tre valenze del dono: dare, ricevere, ricambiare, questoautore ha costruito una teoria complessa, introducendo il concetto di dono quale fattosociale totale. Il dono per Mauss, non è una prestazione gratuita, né uno scambio a finidi puro lucro, ma un ibrido. Alain Caillè dà forma e contorni a questo “ibrido” e lodefinisce come l'elemento che consente agli uomini di creare una società: il dono èelemento che promuove relazioni. 117 Secondo questa interpretazione quindi, qualunquecosa, sia bene o servizio che viene donato, possiede, oltre al valore d'uso e a quello discambio, un valore legato alla capacità di creare e riprodurre relazioni sociali. Si trattadi un valore di legame, in grado di superare il valore dello stesso dono.Nella circolarità e reciprocità del dono c'è l'atto di riconoscere e farsi riconoscere; nelgesto che accompagna il dono c'è la radice di un tipo di relazione che intreccia spiritidifferenti e che li lega in una danza reciproca di vincoli e connessioni.Detto ciò, non è difficile ora, posare uno sguardo sul decalogo e rinvenire in ogniprecetto una sorta di passo iniziatico al dono, motore e lievito di relazioni sociali disolidarietà e reciprocità.5.5 Il sale, il lievito, la profezia.“Voi siete il sale della terra…” 118 : la metafora del sale, così come quella del lievito,ricorrono spesso nella Bibbia. Il sale indica la ricchezza di senso che ciascuno deve darealla propria esistenza, il lievito la tensione feconda per mettere a frutto e al serviziodegli altri le proprie qualità umane. Ho ricordato in precedenza che l’autore deldecalogo sapeva anticipare i tempi ed essere fra i primi ad essere presente nei luoghi enei momenti chiave della storia. Anticipare gli eventi, nel senso di averne per tempo eprima d’altri la consapevolezza, è un dono profetico, un tratto dell’intelligenza umana di<strong>Langer</strong> che si accompagna alla testimonianza e all’immersione partecipata dentro aglieventi della storia.117Alain, Caillé, Il terzo paradigma. Antropologia filosofica del dono. Torino, Bollati Boringheri, 1998,p. 37.118Matteo 5,13.61

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