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sommario - Fondazione | Alexander Langer | Stiftung

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carisma umano, testimoniato con chiunque, ad ogni occasione. Apparentementeinstancabile, approfittava dei viaggi per abbandonarsi ad un sonno ristoratore.Ogni incontro, ogni situazione ed ogni persona arricchivano il suo elenco di conoscenzee i contatti continuavano con scambi telefonici, fax, cartoline e piccoli doni dedicati,perle di un’interminabile collana di rapporti tutti contrassegnati dal suo – e rubo iltermine al motto di Don Milani – “I care” a tutti gli uomini e donne che incontrava.2.2 Biografia di Alex <strong>Langer</strong>.Alex <strong>Langer</strong> nasce a Vipiteno nel 1946, in provincia di Bolzano, ad un passo dalconfine austriaco. Il padre è un medico ebreo nato a Vienna con trascorsi dipersecuzione nazifascista. La madre è una farmacista sudtirolese di religione cattolica.Alex frequenta la scuola materna e le elementari nella scuola pubblica (l’asilo di linguaitaliana e le elementari di lingua tedesca) e prosegue gli studi fino al ginnasio daiFrancescani a Bolzano. Ha quindici anni quando insieme ad alcuni compagni fonda larivista Offenes Wort 3 in cui si esprime già con sentimenti di apertura e fede genuina,testimoniando un’attenzione al sociale di matrice cristiana.Consegue la laurea in giurisprudenza a Firenze nel 1968, e sarà in questa città cheincontrerà come docente di diritto Giorgio La Pira 4 ed altre figure di grande rilievo,capaci di orientare il suo futuro. Fra questi Don Enzo Mazzi 5 e i fermenti giovanili deicattolici del dissenso, Don Lorenzo Milani 6 con la scuola di Barbiana 7 e Padre Ernesto3In tedesco parola aperta.4Nota figura di politico che nel 1946 venne eletto all’assemblea costituente (l’articolo 2 della Costituzione“La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo, sia nelleformazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili disolidarietà politica, economica e sociale” venne redatto secondo la sua proposta). La Pira, politico ecristiano impegnato, fu deputato alla camera e sottosegretario al ministero del lavoro nel governo DeGasperi. Negli anni '50 – '60 fu eletto per tre volte sindaco di Firenze. Nell’impegno politico egliaccompagnò costantemente l'impegno spirituale.5Sacerdote della comunità dell’Isolotto di Firenze che fu accusato nel ’69 di promozione dimanifestazioni non autorizzate e di vilipendio alla religione dello Stato. Ciò in seguito all' aver esplicitatola sua critica all’autorità ecclesiale rispetto a scelte lontane dall’attenzione evangelica verso i poveri.6Priore di Barbiana dagli anni ’50, la cui scuola stimola tutt’ora il dibattito pedagogico. Fra le opere diDon Lorenzo Milani si ricordano: Esperienze Pastorali, Firenze, Libreria Editrice Fiorentina, 1997;Lettera a una Professoressa, Firenze, Libreria Editrice Fiorentina, 1996; Lettere di Don Lorenzo Milani.Priore di Barbiana, Cinisello Balsamo, San Paolo Edizioni, 2007.7Nel 1970 <strong>Langer</strong> traduce in tedesco Lettera ad una professoressa scritta da Don Milani e dai ragazzi diBarbiana. La “lettera” inizialmente concepita come una missiva indirizzata ad una professoressa in carneed ossa che si era accanita contro due studenti cresciuti alla scuola di Barbiana, bocciandoli e definendoli"Senza basi e assolutamente impreparati", passerà, attraverso il progressivo approfondimento degliargomenti, dalla protesta all'accusa e dall'accusa alla proposta di un nuovo modello didattico educativo.8

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