6.2 Manifesto della Rete di Lilliput per un'economia di giustiziaIn un momento in cui sembrano valere solo le leggi del mercato e dell'economiafinalizzata al puro profitto e le istituzioni democratiche stanno perdendo credibilità espazi, noi associazioni, gruppi e cittadini impegnati nel volontariato, nel mondo dellacultura, nella cooperazione Nord/Sud, nel commercio e nella finanza etica, nelsindacato, nei centri sociali,nella difesa dell'ambiente, nel mondo religioso, nel campodella solidarietà, della pace e della nonviolenza.Ci siamo costituiti nella rete di Lilliput per dare un'unica voce alle nostre moltepliciforme di resistenza contro le scelte economiche che concentrano il potere nelle manidelle multinazionali e che antepongono la logica del profitto e del consumismo allasalvaguardia della vita, della dignità umana, della salute e dell'ambiente.Come i piccoli lillipuziani riuscirono a bloccare il gigante Gulliver, legando ciascuno unsingolo capello, così noi cerchiamo di fermare il tiranno economico conducendociascuno la nostra piccola lotta in collegamento con gli altri.Per questo abbiamo costituito la Rete di Lilliput: per ampliare l'efficacia delle nostresingole opposizioni condividendo esperienze, informazioni, collaborazioni econcordando mobilitazioni comuni. La recente sconfitta dell'Accordo Multilaterale sugliinvestimenti, lo stop che l'Organizzazione Mondiale del Commercio ha subito a Seattle,la creazione di sempre più stretti contatti, collaborazioni ed iniziative tra i movimentiche a livello mondiale si oppongono agli effetti devastanti della globalizzazione edell'economia dimostrano che è possibile bloccare la macchina globale con i granelli disabbia.Il nostro obiettivo a lungo termine è la costruzione di un mondo dove ogni abitante dellaterra possa soddisfare i propri bisogni materiali, sociali e spirituali nel rispettodell'integrità dell'ambiente e del diritto delle generazioni future ad ereditare una terrafeconda, bella e vivibile. Nell'immediato ci opponiamo alle scelte economiche cheattentano alla democrazia, che portano a morte il pianeta e che condannano miliardi dipersone alla miseria. Le nostre strategie d'intervento sono l'informazione e la denunciaper accrescere la consapevolezza e indebolire i centri di potere, il consumo critico e ilboicottaggio per condizionare le imprese , la sperimentazione di iniziative di economiaalternativa e di stili di vita più sobri per dimostrare che un'economia di giustizia èpossibile.Ci impegniamo a realizzare tutto questo in un rapporto di dialogo e di collaborazionecon tutti gli altri gruppi, reti e movimenti che in Italia e all'estero si battono per gli stessiobiettivi.Siamo certi che mettendo in comune idee, conoscenze, risorse, e iniziative, potremoostacolare il cammino della globalizzazione al servizio delle multinazionali percontrapporre una globalizzazione al servizio degli essere umani.Questa è la nostra strategia lillipuziana, questo è il potere di cui ciascuno di noi dispone.Esercitiamolo insieme.72
7. FONTI BIBLIOGRAFICHE E DI ALTRA NATURA7.1 Bibliografia• Arendt Hannah, La banalità del male. Eichmann a Gerusalemme, Milano,Feltrinelli, 2007, (tr. it. di Piero Bernardini).• Augé, Marc Non luoghi, Milano, Eleuthera, 1993, (tr. it. di DominiqueRolland).• Augè, Marc e Colleyn, Jean Paul, Antropologia del mondo contemporaneo,Milano, Eleuthera, 2006, (tr. it. di Guido Lagomarsino).• Barrada, Muhammad e Qadduri, ‘Abd al-Magid, Rappresentare ilMediterraneo. Lo sguardo marocchino, Messina, Mesogea, 2002, (tr. it. diGiuliana Gregorio e Elisabetta Bartuli).• Bauman, Zygmunt, Voglia di comunità, Bari, Laterza, 2005, (tr. it. di SergioMinucci).• Ben Jelloun, Tahar, Il razzismo spiegato a mia figlia, Milano, Bompiani, 1999,(tr. it. di Egi Volterrai e Anna Maria Lorusso)• Bianchi, Enzo, Le parole della spiritualità, Milano, Rizzoli, 1999.• Bianchi, Enzo, Ero straniero e mi avete ospitato, Milano, Rizzoli, 2006.• Bologna, Gianfranco; Gesualdi, Francesco; Fausto, Piazza; Saroldi, Andrea,Invito alla sobrietà felice, Bologna, EMI, 2000.• Botturi, Francesco e Vigna, Carmelo, (a cura di) Affetti e legami. Annuario dietica 2004, Milano, Vita e Pensiero, 2004.• Caillé, Alain, Il terzo paradigma. Antropologia filosofica del dono. Torino,Bollati Boringheri, 1998, (tr. it. di Ada Cinato).• Caio, Giulio, Formare alla vita buona, Troina, Città Aperta, 2006.• Calvino, Italo, Le città invisibili, Torino, Einaudi, 1972.• Camus, Albert, La caduta, Milano, Bompiani, 2006, (tr. it. di Sergio Morando).• Centro Nuovo Modello di Sviluppo, Guida al consumo critico, Bologna, EMI,2003.• Eco, Umberto, Come si fa una tesi di laurea. Le materie umanistiche, Milano,Bompiani, 2005.73
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