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P A R M A 2 0 2 0RAPPORTO SUL QUADRO CONOSCITIVOparticolare, dei recettori sensibili e l’interferenza tra aree residenziali -recettori sensibili e aree produttive; inoltre, è stata consideratal’esposizione della popolazione a livelli di rumore elevati, evidenziandogli edifici residenziali ricadenti entro le classi acustiche 5 (areeprevalentemente industriali) e 6 (aree esclusivamente industriali) e lezone residenziali e recettori sensibili ricadenti entro le fasce dipertinenza delle infrastrutture stradali e ferroviarie. Infine, è stataevidenziata la localizzazione delle cabine di trasformazione elettrica(AAT - AT e AT - MT) e delle emittenti radio – TV all’interno delterritorio urbanizzato.Particolare attenzione è stata posta ai recettori sensibili, cioè a queirecettori nei confronti dei quali il rischio generato dai fattori dipressione sulla popolazione risulta essere particolarmente critico(istituti scolastici, attrezzature ospedaliere, residenze sanitarieassistite, attrezzature religiose, attrezzature di interesse comune, zonea parco urbano e comprensoriale, verde pubblico attrezzato, parchi divalore storico-ambientale).In termini di effetti sul sistema naturale e ambientale derivati dalleattività antropiche che caratterizzano il territorio comunale,l’attenzione principale è sicuramente riferita agli effetti indotti sulsistema delle acque (sia sotterranee, sia superficiali).24Il territorio comunale, infatti, risulta caratterizzato, in particolare nellasua porzione meridionale, da una vulnerabilità particolarmenterilevante degli acquiferi ad eventuali fenomeni di inquinamento, con lapresenza di estese aree di ricarica (diretta o indiretta) degli acquiferiimpiegati poco più a valle per alimentare la rete acquedottisticacomunale e non solo. Il territorio comunale, inoltre, risulta essereparticolarmente ricco di punti di captazione, con riferimento specificoal centro abitato di Parma dove sono presenti numerosi campi pozzi aservizio della rete acquedottistica, ma anche alla porzione occidentaledel territorio comunale lungo il F. Taro, dove è presente un’importantezona di riserva delle acque sotterranee. Al proposito, al fine diverificare le situazioni potenzialmente maggiormente critiche, sonostate identificate le potenziali sorgenti di inquinamento che insistonodirettamente sugli elementi maggiormente vulnerabili. Tra queste leprincipali criticità sono sicuramente rappresentate dalla presenza diattività produttive, che sebbene siano generalmente collettate apubblica fognatura, tuttavia potrebbero dare occasionalmente luogo asversamenti di sostanze inquinanti che, nelle zone maggiormentevulnerabili, potrebbero essere rapidamente convogliate al sistema dicaptazione. In questo senso sono state censite tutte le aree produttiveche interferiscono direttamente con le zone di rispetto dei pozziidropotabili, valutando l’opportunità di interventi di protezione dellarisorsa idrica, con particolare riferimento alle zone in cui l’elemento dipressione è più rilevante, come, ad esempio, in corrispondenza del
P A R M A 2 0 2 0RAPPORTO SUL QUADRO CONOSCITIVOcampo pozzi di San Lazzaro, dove sono interessate da insediamentiproduttivi anche zone di rispetto ristretto dei pozzi (Figura 4.1). Oltre aqueste, sono state individuate anche le attività produttive che insistonosu aree di ricarica della falda. In questo caso gli elementi di potenzialeinterferenza sono decisamente molteplici, interessando di fatto tutti icentri frazionali nella porzione meridionale o occidentale del territoriocomunale, con particolare riferimento alle zone di Corcagnano, Alberi,Vicofertile, Botteghino-Pilastrello, San Pancrazio, oltre agliinsediamenti esistenti lungo la SP n.10 e lungo il T. Parma,immediatamente a sud della città.Sempre in relazione alle possibili situazioni di rischio per il sistemaambientale del territorio comunale è stato condotto un rilievo delleattività produttive presenti sul territorio comunale potenzialmenteparticolarmente impattanti, con specifico riferimento alle attività cheimpiegano sostanze pericolose (anche se per lo più concentrate nellaporzione settentrionale del territorio comunale) e alle attività digestione rifiuti, potenzialmente particolarmente inquinanti sia per ilsistema delle acque, sia per le eventuali emissioni odorigene, sia per iltraffico indotto. Anche di queste, tuttavia, solo poche si collocano nellaporzione meridionale del territorio comunale limitando, quindi, ifattori di rischio potenziale per il sistema delle acque sotterranee, inquanto la zona settentrionale del territorio comunale presentacondizioni di vulnerabilità idrogeologica decisamente minori dellaporzione meridionale e quindi eventuali fenomeni di sversamentoavrebbero una minore probabilità di poter raggiungere il sistema delleacque sotterranee.Ulteriori elementi di potenziale impatto censiti sono le aree oggetto dimessa in sicurezza permanente e i siti contaminati. Se per le prime sitratta di aree generalmente di piccola dimensione collocate incorrispondenza di particolari attività produttive oggi dismesse (con lasola eccezione delle due ex discariche nella porzione nord-orientale delterritorio), i siti contaminati segnalati sono particolarmente numerosi etalvolta anche di dimensioni ragguardevoli, richiedendo importantiinterventi di bonifica, la cui attuazione dovrà essere incentivata,eventualmente anche con meccanismi premiali urbanistici.Per quanto riguarda, infine, le presenze antropiche che potrebberocomportare potenziale disturbo alle aree di particolare interessenaturalistico, si evidenzia che i principali elementi sono rappresentatida insediamenti produttivi che si sviluppano lungo gli elementi delreticolo idrografico principale. Il riferimento è, in particolare, alle areeproduttive presenti lungo il T. Parma, sia a sud della città (QuartiereMartinella in sinistra idrografica e alcuni insediamenti produttivi nellastessa zona in destra), sia a nord (zona Moletolo) (Figura 4.2). I primi,nello specifico, si sviluppano proprio in adiacenza al corso d’acqua,riducendone significativamente la sezione naturale. Meno rilevanti25
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