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Systems Thinking e System Dynamics. L'arte di capire la dinamica ...

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Mel<strong>la</strong> P. - <strong><strong>System</strong>s</strong> <strong>Thinking</strong> e <strong>System</strong> <strong>Dynamics</strong>. L’arte <strong>di</strong> <strong>capire</strong> <strong>la</strong> <strong>di</strong>namica ed il controllo dei sistemi.Un sistema <strong>di</strong> controllo è costituito da una variabile d’azione, X, mo<strong>di</strong>ficando <strong>la</strong> quale, insuccessivi cicli del sistema, si cerca <strong>di</strong> fare conseguire (obiettivo) o <strong>di</strong> mantenere (vincolo) un datovalore, X*, <strong>di</strong> un’altra variabile control<strong>la</strong>ta, Y. In entrambi i casi, <strong>la</strong> variabile X dovrà assumere,in successivi cicli del sistema, valori che non possono superare il vincolo o che devono tendereall’obiettivo (X*). Quel che importa è comprendere che <strong>la</strong> <strong>di</strong>namica dell’intero sistema non <strong>di</strong>pendetanto dal valore del<strong>la</strong> X quanto dal<strong>la</strong> <strong>di</strong>stanza tra X e X*.Possiamo rendere operativo quest’ultimo concetto semplicemente creando una nuova variabileS X = (X - X*) che assume il significato <strong>di</strong> scostamento dal vincolo o dall’obiettivo e ci informasu “quanto manca a X*”, oppure “<strong>di</strong> quanto abbiamo superato X*”. Questa variabile può esserein<strong>di</strong>cata con <strong>di</strong>versi sinonimi tra cui scarto, deviazione o “errore” e rappresentata anche come ∆ X= S X . Tutti i sistemi <strong>di</strong> controllo sono rappresentabili me<strong>di</strong>ante circuiti <strong>di</strong> bi<strong>la</strong>nciamento.Il CLD 5 presenta il sistema che ci permette <strong>di</strong> <strong>capire</strong> il processo che dobbiamo seguire perrego<strong>la</strong>re il livello del suono del nostro stereo o del nostro televisore.La Rotazione del<strong>la</strong> manopo<strong>la</strong> (R) rappresenta <strong>la</strong> variabile d’azione ed è in<strong>di</strong>cata dal<strong>la</strong> freccia(sul<strong>la</strong> sinistra). Il Volume del suono (V) è <strong>la</strong> variabile control<strong>la</strong>ta, da control<strong>la</strong>re in modo cheraggiunga l’obiettivo del Volume desiderato (V*).Il controllo del sistema si attua con una successione <strong>di</strong> decisioni che imprimono impulsi al<strong>la</strong>R a seconda dello scostamento (S V ) del volume effettivo rispetto a quello desiderato.Il sistema, una volta raggiunto l’obiettivo (V*) <strong>di</strong> un suono gradevole, rimane stabile nel sensoche nessun altro impulso viene successivamente attribuito al<strong>la</strong> Manopo<strong>la</strong>, a meno che non mutiV* o che qualche <strong>di</strong>sturbo esterno, sovrapponendosi al volume del suono, non renda necessariauna correzione.CLD 5sDisturbo esternoRotazionemanopo<strong>la</strong> = RoBVolume suono= VVolume desiderato=V*ssScarto = S V =V – V*Suono percepito:- basso se S V 0- gradevole se S V =0Quello precedente costituisce il più semplice modello <strong>di</strong> sistema <strong>di</strong> controllo, ma è in grado<strong>di</strong> rappresentare numerosi processi <strong>di</strong> rego<strong>la</strong>zione. Sostituite “stereo” con “doccia”, “Manopo<strong>la</strong>”con “Misce<strong>la</strong>tore” e “Volume del suono” con “ Temperatura dell’acqua” ed otterrete sempre lo- © 2003 www.ea2000.it161

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