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Systems Thinking e System Dynamics. L'arte di capire la dinamica ...

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Mel<strong>la</strong> P. - <strong><strong>System</strong>s</strong> <strong>Thinking</strong> e <strong>System</strong> <strong>Dynamics</strong>. L’arte <strong>di</strong> <strong>capire</strong> <strong>la</strong> <strong>di</strong>namica ed il controllo dei sistemi.CLD 12Procedure,conoscenzeg = Tolleranza perunità <strong>di</strong> parametroDIRETTORE delcontrollo qualitàsE = eventi esterni <strong>di</strong>variazioneX = Azionesulle leve <strong>di</strong>controllooBY = Parametroda control<strong>la</strong>resY* = Valoreottimale delparametrosh = Rego<strong>la</strong>zioneper unità <strong>di</strong> scartoScarto = S y =Y – Y*14 – La strategia <strong>di</strong> controlloIl sistema <strong>di</strong> controllo del<strong>la</strong> “doccia” è un sistema semplice perché caratterizzato da una so<strong>la</strong> variabiled’azione; lo chiameremo sistema ad una “leva” <strong>di</strong> controllo.Possiamo abbandonare questa limitazione e supporre che <strong>la</strong> variabile da control<strong>la</strong>re, Y, possaessere control<strong>la</strong>ta tramite più variabili: X 1 , X 2 , X 3 , ecc. Si formano sistemi a due, tre e molteplici“leve” <strong>di</strong> controllo.Iniziamo con il caso più elementare <strong>di</strong> sistema control<strong>la</strong>to tramite due “leve” <strong>di</strong> controllo.Da un punto <strong>di</strong> vista concettuale non ci sono molte <strong>di</strong>fficoltà a connettere <strong>la</strong> Y (effetto) conX 1 e X 2 (cause) ma possono presentarsi due casi: le variabili sono in<strong>di</strong>pendenti oppure sono <strong>di</strong>pendenti.X 1 e X 2 sono in<strong>di</strong>pendenti quando il management può decidere se mo<strong>di</strong>ficare solo <strong>la</strong> prima, osolo <strong>la</strong> seconda, od entrambe; si attua, pertanto, un controllo a variabili libere (o concorrenti).X 1 e X 2 sono <strong>di</strong>pendenti l’una dall’altra se una variazione nel<strong>la</strong> X 1 implica una variazione <strong>di</strong>senso oppure <strong>di</strong> senso (o) nel<strong>la</strong> X 2 , anche se tali variazioni possono avere misura <strong>di</strong>versa; questocontrollo si definisce a variabili vinco<strong>la</strong>te.Il caso che tutti meglio conosciamo <strong>di</strong> controllo con due “leve” in<strong>di</strong>pendenti è quello del<strong>la</strong>temperatura del<strong>la</strong> doccia munita <strong>di</strong> due rubinetti, rappresentato nel CLD 13: uno (X 1 = C) per rego<strong>la</strong>rel’afflusso dell’acqua calda; l’altro (X 2 = F) per rego<strong>la</strong>re quello dell’acqua fredda.Ecco <strong>la</strong> conclusione: il controllo con due variabili libere implica sempre una strategia che definiscaun or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> priorità per l’azione sulle “leve” <strong>di</strong> controllo.Proprio per questo, <strong>la</strong> creazione <strong>di</strong> un sistema <strong>di</strong> controllo automatico, in presenza <strong>di</strong> due variabiliin<strong>di</strong>pendenti, richiede che venga definita in modo anticipato <strong>la</strong> strategia <strong>di</strong> controllo daadottare.- © 2003 www.ea2000.it177

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