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Systems Thinking e System Dynamics. L'arte di capire la dinamica ...

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Mel<strong>la</strong> P. - <strong><strong>System</strong>s</strong> <strong>Thinking</strong> e <strong>System</strong> <strong>Dynamics</strong>. L’arte <strong>di</strong> <strong>capire</strong> <strong>la</strong> <strong>di</strong>namica ed il controllo dei sistemi.Sorpresa! Tutti i pomeriggi, al<strong>la</strong> stessa ora, un’automobile, con a bordo due maturi coniugi,percorreva <strong>la</strong> strada ad andatura normale; quando giungeva in prossimità del<strong>la</strong> cima, rallentava,tenendo una velocità bassissima per un paio <strong>di</strong> chilometri; facendo da “tappo” per gli automobilistiche seguivano, causavano <strong>la</strong> coda; riprendendo <strong>la</strong> normale andatura, il traffico veniva smaltito.Convocato dal sindaco, l’anziano autista <strong>di</strong>chiarò: «Non so nul<strong>la</strong> delle code <strong>di</strong> cui par<strong>la</strong>te. Ionon ne ho mai incontrate. Percorriamo questa strada da settimane e quando siamo in cima rallentiamoperché non ci stanchiamo mai <strong>di</strong> ammirare il panorama delle vette sempre innevate. Micreda: non ho mai incontrato code.». Non avendo riscontrato infrazioni, al sindaco non rimaseche al<strong>la</strong>rgare <strong>la</strong> strada con una corsia <strong>di</strong> sorpasso, in prossimità del<strong>la</strong> cima, costruendo anche unapiazzo<strong>la</strong> <strong>di</strong> sosta per ammirare il panorama.Insegnamento: spesso “guar<strong>di</strong>amo” in una so<strong>la</strong> <strong>di</strong>rezione e non riusciamo a “vedere” le variabiliche si manifestano alle nostre spalle o in altre <strong>di</strong>rezioni; a volte, ad<strong>di</strong>rittura, preferiamo i-gnorarle. Più in generale, chi è dentro <strong>la</strong> foresta e guarda solo gli “alberi” non riesce a “vedere” <strong>la</strong>foresta. Solo dall’esterno <strong>la</strong> “foresta”, il sistema, ci appare in tutte le sue interconnessioni.Chi deforesta per ricavare terreno coltivabile per <strong>la</strong> propria sopravvivenza (guardare avanti)non vede – o non vuole vedere – i danni provocati all’ecosistema (guardare in<strong>di</strong>etro). Sostituite“<strong>di</strong>sboscare” con “cacciare balene”, “ammucchiare rifiuti”, “costruire <strong>di</strong>ghe sui gran<strong>di</strong> fiumi”,ecc. ecc. ed otterrete sempre lo stesso risultato: chi “guarda” solo avanti non “vede” <strong>di</strong>etro <strong>di</strong> sè.Rego<strong>la</strong> operativa: il <strong><strong>System</strong>s</strong> <strong>Thinking</strong>, imponendo <strong>di</strong> zoomare ponendosi all’esterno del parzialesistema osservato, e <strong>di</strong> ricercare i loop con gli altri sottosistemi, aiuta a superare questo impe<strong>di</strong>mentoal<strong>la</strong> corretta osservazione sistemica. Ciò che il pensiero sistemico non potrà mai evitareè <strong>la</strong> volontà <strong>di</strong> girare consapevolmente lo sguardo altrove, per non “vedere”.18.5 – Quinta metafora. Complessità strutturale (memory), computazionale etemporale.Si racconta che molti bril<strong>la</strong>nti <strong>la</strong>ureati in cibernetica avessero chiesto al celebre cibernetico RossAshby <strong>di</strong> fermarsi nel suo Dipartimento per <strong>la</strong>vorare con lui.Per scegliere i più motivati, Ashby <strong>di</strong>ede loro un semplice automa, costituito da un contenitorecon pile, dotato <strong>di</strong> due pulsanti on/off e due <strong>la</strong>mpa<strong>di</strong>ne, con pochissimi stati interni, chiedendoloro <strong>di</strong> ripresentarsi il giorno seguente, ma solo se avessero saputo fornire una descrizione corretta<strong>di</strong> ciò che accadeva alle <strong>la</strong>mpa<strong>di</strong>ne premendo i pulsanti on/off in tutte le possibili combinazioni.Il giorno dopo quasi tutti tornarono. Mostratosi sod<strong>di</strong>sfatto, sottopose loro un secondo automacon un numero più elevato <strong>di</strong> stati interni, invitandoli a ripresentarsi dopo una settimana, sefossero stati nel frattempo in grado <strong>di</strong> costruire <strong>la</strong> descrizione.Si ripresentarono in pochi ed essi ricevettero un terzo automa, una “macchina” ben più impegnativa,con molteplici input e dai numerosi stati interni, con l’invito a ritornare con <strong>la</strong> descrizio-190© 2003 www.ea2000.it -

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