Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
Inaspettatamente Mariano Bruno.<br />
Disarmante, umano, tenero, artista.<br />
C’era da aspettarsi simpatico ma ci<br />
saremmo persi tutto il resto. Perché<br />
Bruno è di quelli che affilano i pennelli<br />
alle 5 del mattino.<br />
Vulgata vuole che dietro ogni grande<br />
comico ci sia the dark side of the<br />
moon e qualche decimo di amarezza<br />
che ogni tanto scalda la fronte e dà<br />
pruriti al tempo. Non l’accoramento da<br />
chitarra scordata, pierrot dalle lacrime<br />
in sospensione, marionette senza fili o<br />
l’amarezza da indignato civico, come<br />
capita ai comici che si prestano a<br />
monologhi da sentinelle democratiche.<br />
Il lato oscuro di Mariano Bruno non è<br />
corazza dell’ilarità piuttosto una gran<br />
voglia di vivere e dar fretta agli anni.<br />
Attivarsi e dispiegarsi il più possibile.<br />
L’esperienza gli ha insegnato a “estrarre<br />
il meglio da se stesso senza badare a<br />
comparazioni con gli altri”.<br />
Spogliato per qualche giorno delle<br />
vesti di Made in Sud, ha dato sfogo al<br />
rovescio di sé nella bipersonale “Dalla<br />
testa ai piedi” organizzata con la pittrice<br />
Rosanna Avenia (lui si è occupato di<br />
“disegnare le parti inferiori del corpo”<br />
puntualizza e lei quelle superiori) al<br />
Castel dell’Ovo di Napoli con cui ha<br />
stupito tutti. Ridi pagliaccio avrebbe<br />
detto Ruggero Leoncavallo sebbene<br />
Bruno potrebbe essere accusato più di<br />
feticismo che di malinconia, anche se ci<br />
tiene a precisare che la venerazione per<br />
le gambe è solo “esaltazione di una parte<br />
del corpo che ci induce al moto, ci spinge<br />
in avanti”.<br />
Lui che alla comicità ci è arrivato<br />
dopo aver allevato uccelli, preso parte<br />
a concorsi di pesca, venduto e creato<br />
persino una linea alimentare per pesci,<br />
praticato ogni forma di associazionismo,<br />
aver riparato motori, consegnato<br />
cornetti, animato serate, partecipato<br />
a concorsi di cabaret, un giorno resta<br />
folgorato da Seneca “per fortuna si<br />
trattava - ironizza - di un libricino di 20<br />
pagine” che gli ha infuso coscienza della<br />
percezione dello spreco del tempo.<br />
D’altronde il suo soprannome è proprio<br />
botia da Betta Splendens, un pesce<br />
combattente che vince sul tempo,<br />
sopravvive in condizioni estreme, si<br />
adatta sempre e “soprattutto combatte<br />
i maschi ed è a suo agio anche in un<br />
acquario con 5 donne”, fa sapere con<br />
il sorriso. Un romantico del tocco<br />
artigianale che due anni fa si avvicina<br />
alla pittura. “Nella periferia orientale<br />
del napoletano le botteghe organizzano<br />
laboratori e decisi di prenderne parte”.<br />
Disegna scarpe ma giura di non averle<br />
“mai fatte a qualcuno” anche perché<br />
“di solito nessuno porta il mio numero”.<br />
Scopriamo così opere che affrontano<br />
temi come la competizione di coppia, la<br />
velocità, l’essere nell’estetica, la cattura di<br />
se stessi, il soccombere all’apparenza.<br />
Ricorre il nero da cui affiorano i soggetti<br />
delle tele carichi di colori saturi. Viene da<br />
chiedersi perché mettere in condivisione<br />
un sentire così personale. Ma lo spazio<br />
è limitato e ben 100 quadri non sapeva<br />
“più dove stiparli”. La mostra rientra<br />
in un progetto itinerante che toccherà<br />
anche Roma e Milano, unendo Nord e<br />
Sud in un fil rouge in nome dell’arte.<br />
- FRANCESCA CICATELLI<br />
#CONGLIOCCHIDIUNUOMO<br />
29<br />
#3D