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#STYLE<br />
Nel film Sex & The City 2, nascoste<br />
dagli sguardi indiscreti di un mercato<br />
affollato, si tolgono i lunghi veli e<br />
scoprono meravigliose creazioni di alta<br />
moda. Hanno una predilezione per<br />
scarpe e borse, gli unici accessori che<br />
la loro religione permette di sfoggiare e<br />
sono attente consumatrici, amanti del<br />
make-up e della lingerie di lusso. Sono le<br />
donne musulmane, per le quali un filone<br />
molto ampio del fashion system si sta<br />
aprendo, con collezioni di moda islamica<br />
pensate ad hoc. Non più, quindi, abiti di<br />
lusso nascosti sotto il velo, ma esso stesso<br />
che fa tendenza, che diventa iconico, da<br />
sfoggiare come capo cult con fierezza, nel<br />
rispetto delle norme coraniche.<br />
In principio era il “modest<br />
fashion”, una moda sobria e rispettosa<br />
dei fondamenti della religione islamica,<br />
utile nel periodo del ramadan. Abiti<br />
scivolanti e abaya, che coprono gambe<br />
e braccia, lasciando scoperti solo mani<br />
e piedi - il velo sul capo dipende dalle<br />
tradizioni. I colori sono accesi e vivaci. A<br />
spianare la strada, marchi come DKNY,<br />
Oscar de la Renta, Mango, Tommy<br />
Hilfiger.<br />
Poi la scelta di H&M, colosso del<br />
fast e low cost fashion, di inserire una<br />
modella musulmana, con tanto di hijab,<br />
in una campagna pubblicitaria. Da qui<br />
sono partite le più grandi maison del<br />
luxury, decise ad abbracciare una buona<br />
fetta di mercato, quella del mondo<br />
islamico, realizzando collezioni non solo<br />
per il periodo del ramadan, ma per il day<br />
and night. Come fare moda conservando<br />
pudore e rigore.<br />
Ecco allora che Dolce&Gabbana<br />
lancia occhiali decorati, preziosi gioielli<br />
e accessori pensati per le fedeli, ricchi<br />
di pizzo, applicazioni di fiori e limoni,<br />
inserti arabescati. Non mancano hijab<br />
fatti di tessuti leggeri e colori scuri, così<br />
come da tradizione. Anche la cosmesi<br />
non lascia nulla al caso: kajal, mascara,<br />
smalti che non respingono l’acqua.<br />
Ormai quasi tutte le case di moda<br />
prevedono una sezione muslim friendly,<br />
con ottime ragioni.<br />
Cresce la consapevolezza da<br />
parte dei produttori occidentali della<br />
potenzialità del mercato orientale, fino<br />
ad oggi poco esplorato ma immenso.<br />
Le case di moda e di cosmesi intuiscono<br />
il cambiamento: un vuoto destinato a<br />
riempirsi. In fondo, il report “State of<br />
the Global Islamic Economy 2014-2015”<br />
parla chiaro: nel 2019 i musulmani<br />
spenderanno 484 miliardi di dollari<br />
in prodotti moda, abbigliamento e<br />
calzature, a fronte dei 300 miliardi di<br />
dollari del 2014. La Couture soprattutto<br />
ha il suo ampio orizzonte, considerando i<br />
capi costosi ed esclusivi che produce.<br />
Al bivio l’opinione pubblica che si<br />
divide tra le benestanti donne del Golfo<br />
- per le quali l’abbigliamento di lusso è<br />
già una prerogativa, anche se circoscritto<br />
agli stilisti locali; i giudizi lapidari di<br />
chi addita le collezioni delle maison<br />
occidentali come offensive e maschiliste,<br />
protettrici di una cultura che detesta<br />
la progressione in favore di becera<br />
strumentalizzazione di capi religiosi; e<br />
chi, tra cui addetti del settore e giovani<br />
ragazze, che apprezzano la svolta.<br />
La moda occidentale si genuflette<br />
all’Islam? No. Semplicemente, marketing.<br />
- MARIAGRAZIA CERASO<br />
Oggi quasi tutte<br />
le collezioni occidentali<br />
prevedono una sezione<br />
muslim friendly<br />
La moda islamica 2.0<br />
Anche il mondo social musulmano<br />
produce le sue icone della moda. Ascia<br />
Akf è l’influencer più seguita del Medio<br />
Oriente (e non solo) con 2 milioni di<br />
follower. Presente a varie kermesse e<br />
testimonial per diversi brand, diventa<br />
anche ambasciatrice per l’apertura<br />
di flagship store, come avvenuto per<br />
l’italiano Marella. Huda Beauty, make<br />
up blogger, è la più popolare con più di<br />
13 milioni di follower. Melanie Elturk,<br />
designer convinta sostenitrice del<br />
velo, ha lanciato la linea Islam correct<br />
«Haute Hijab», che conta migliaia di<br />
giovani acquirenti in tutto il mondo.<br />
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