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8° Numero 3d Magazine

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#STYLE<br />

Nel film Sex & The City 2, nascoste<br />

dagli sguardi indiscreti di un mercato<br />

affollato, si tolgono i lunghi veli e<br />

scoprono meravigliose creazioni di alta<br />

moda. Hanno una predilezione per<br />

scarpe e borse, gli unici accessori che<br />

la loro religione permette di sfoggiare e<br />

sono attente consumatrici, amanti del<br />

make-up e della lingerie di lusso. Sono le<br />

donne musulmane, per le quali un filone<br />

molto ampio del fashion system si sta<br />

aprendo, con collezioni di moda islamica<br />

pensate ad hoc. Non più, quindi, abiti di<br />

lusso nascosti sotto il velo, ma esso stesso<br />

che fa tendenza, che diventa iconico, da<br />

sfoggiare come capo cult con fierezza, nel<br />

rispetto delle norme coraniche.<br />

In principio era il “modest<br />

fashion”, una moda sobria e rispettosa<br />

dei fondamenti della religione islamica,<br />

utile nel periodo del ramadan. Abiti<br />

scivolanti e abaya, che coprono gambe<br />

e braccia, lasciando scoperti solo mani<br />

e piedi - il velo sul capo dipende dalle<br />

tradizioni. I colori sono accesi e vivaci. A<br />

spianare la strada, marchi come DKNY,<br />

Oscar de la Renta, Mango, Tommy<br />

Hilfiger.<br />

Poi la scelta di H&M, colosso del<br />

fast e low cost fashion, di inserire una<br />

modella musulmana, con tanto di hijab,<br />

in una campagna pubblicitaria. Da qui<br />

sono partite le più grandi maison del<br />

luxury, decise ad abbracciare una buona<br />

fetta di mercato, quella del mondo<br />

islamico, realizzando collezioni non solo<br />

per il periodo del ramadan, ma per il day<br />

and night. Come fare moda conservando<br />

pudore e rigore.<br />

Ecco allora che Dolce&Gabbana<br />

lancia occhiali decorati, preziosi gioielli<br />

e accessori pensati per le fedeli, ricchi<br />

di pizzo, applicazioni di fiori e limoni,<br />

inserti arabescati. Non mancano hijab<br />

fatti di tessuti leggeri e colori scuri, così<br />

come da tradizione. Anche la cosmesi<br />

non lascia nulla al caso: kajal, mascara,<br />

smalti che non respingono l’acqua.<br />

Ormai quasi tutte le case di moda<br />

prevedono una sezione muslim friendly,<br />

con ottime ragioni.<br />

Cresce la consapevolezza da<br />

parte dei produttori occidentali della<br />

potenzialità del mercato orientale, fino<br />

ad oggi poco esplorato ma immenso.<br />

Le case di moda e di cosmesi intuiscono<br />

il cambiamento: un vuoto destinato a<br />

riempirsi. In fondo, il report “State of<br />

the Global Islamic Economy 2014-2015”<br />

parla chiaro: nel 2019 i musulmani<br />

spenderanno 484 miliardi di dollari<br />

in prodotti moda, abbigliamento e<br />

calzature, a fronte dei 300 miliardi di<br />

dollari del 2014. La Couture soprattutto<br />

ha il suo ampio orizzonte, considerando i<br />

capi costosi ed esclusivi che produce.<br />

Al bivio l’opinione pubblica che si<br />

divide tra le benestanti donne del Golfo<br />

- per le quali l’abbigliamento di lusso è<br />

già una prerogativa, anche se circoscritto<br />

agli stilisti locali; i giudizi lapidari di<br />

chi addita le collezioni delle maison<br />

occidentali come offensive e maschiliste,<br />

protettrici di una cultura che detesta<br />

la progressione in favore di becera<br />

strumentalizzazione di capi religiosi; e<br />

chi, tra cui addetti del settore e giovani<br />

ragazze, che apprezzano la svolta.<br />

La moda occidentale si genuflette<br />

all’Islam? No. Semplicemente, marketing.<br />

- MARIAGRAZIA CERASO<br />

Oggi quasi tutte<br />

le collezioni occidentali<br />

prevedono una sezione<br />

muslim friendly<br />

La moda islamica 2.0<br />

Anche il mondo social musulmano<br />

produce le sue icone della moda. Ascia<br />

Akf è l’influencer più seguita del Medio<br />

Oriente (e non solo) con 2 milioni di<br />

follower. Presente a varie kermesse e<br />

testimonial per diversi brand, diventa<br />

anche ambasciatrice per l’apertura<br />

di flagship store, come avvenuto per<br />

l’italiano Marella. Huda Beauty, make<br />

up blogger, è la più popolare con più di<br />

13 milioni di follower. Melanie Elturk,<br />

designer convinta sostenitrice del<br />

velo, ha lanciato la linea Islam correct<br />

«Haute Hijab», che conta migliaia di<br />

giovani acquirenti in tutto il mondo.<br />

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#3D

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