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8° Numero 3d Magazine

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Papa Francesco<br />

ha squarciato<br />

il velo dell’ipocrisia,<br />

affrontando in modo<br />

molto innovativo<br />

il tema del sesso.<br />

«Fratelli e Sorelle, buonasera».<br />

Con queste parole, il 13 marzo del 2013,<br />

papa Bergoglio entrava nelle nostre case<br />

attraverso il tubo catodico.<br />

Irruppe sulla scena dei mass media<br />

con uno stile comunicativo conviviale:<br />

l’augurio a passare una “buona serata”,<br />

proprio come si fa col vicino di casa,<br />

o come faceva sessant’anni fa Mike<br />

Bongiorno durante il Lascia o raddoppia.<br />

Francesco e Mike, del resto, sono due<br />

personalità unite da una caratteristica<br />

comune: la dote comunicativa<br />

innata, fuori dal comune, quella di<br />

chi è destinato a lasciare un segno<br />

nell’immaginario collettivo. Una frase<br />

spot, un incipit o dei tormentoni che<br />

restano impressi nella mente della gente.<br />

Dinamiche comunicative semplici<br />

che, come ci dicono gli esperti, sono<br />

requisiti fondamentali per rendere l’<br />

“informazione” efficace, evocativa,<br />

trasversale o - nel caso di un’autorità<br />

religiosa - ecumenica.<br />

Papa Francesco si è presentato in<br />

maniera del tutto differente dai suoi<br />

predecessori. Distante anni luce,<br />

ad esempio, dall’ultimo pontefice<br />

“dimissionario” Josef Ratzinger, la<br />

cui figura si contraddistingueva per<br />

compostezza e austerità.<br />

Bergoglio, da questo punto di vista,<br />

ricorda molto di più Giovanni XXIII, il<br />

“papa buono”, ma con una personalità<br />

più sanguigna e à la page.<br />

Un pontefice rivoluzionario<br />

e social, che in breve tempo<br />

ha cambiato radicalmente<br />

l’immagine della Chiesa Cattolica.<br />

Un’immagine che ultimamente era stata<br />

offuscata dai vari scandali sulla pedofilia,<br />

ma anche dalle polemiche sugli attici<br />

super lusso nei quali risiedono alcuni<br />

cardinali.<br />

Papa Francesco ha squarciato il velo<br />

dell’ipocrisia, non solo suggerendo<br />

pubblicamente ai suoi “sottoposti” un<br />

comportamento più consono al “galateo<br />

ecclesiastico”, ma anche affrontando in<br />

modo assai innovativo il tema del sesso.<br />

Nell’ultima esortazione apostolica<br />

Amoris laetitia (La gioia dell’amore), il<br />

papa rivaluta totalmente la funzione<br />

del sesso: “È un dono meraviglioso di<br />

Dio”. Il piacere di fare l’amore,<br />

dunque, non può essere legato<br />

solo alla finalità riproduttiva, ma,<br />

inequivocabilmente, anche alla<br />

dimensione affettiva e unitiva della<br />

coppia.<br />

Si tratta di affermazioni di una portata<br />

piuttosto rilevante e, in un certo senso,<br />

confermano i tentativi dalla Chiesa<br />

Cattolica di mettersi al passo coi tempi,<br />

a dispetto di quanto avviene per altre<br />

confessioni religiose.<br />

Ad esempio, è abissale la differenza<br />

con le autorità religiose islamiche,<br />

che ancora balbettano timidamente<br />

intorno al dramma del terrorismo. Una<br />

comunicazione che sembra sempre<br />

andare incontro a degli equivoci, che,<br />

di fatto, non tutelano la parte sana della<br />

comunità musulmana. In questo modo<br />

si alimenta un clima di diffidenza che,<br />

crociate a parte, poche altre volte è stato<br />

così infuocato.<br />

Avrebbero di che imparare da<br />

Papa Francesco sull’efficacia della<br />

comunicazione; e, in un certo senso,<br />

anche dall’Imam sunnita palestinese<br />

che - durante la preghiera per la pace nel<br />

luglio del 2014, proprio al cospetto del<br />

capo spirituale della chiesa cattolica, di<br />

Abu Mazen e Shimon Peres - invocò<br />

la Sura II del Corano, che terminava<br />

con l’espressione “dacci la vittoria sui<br />

miscredenti”.<br />

Papa Francesco, per concludere, non<br />

solo ha riavvicinato la comunità di fedeli,<br />

ma è anche riuscito ad attrarre una folta<br />

schiera di “non praticanti”; ha riportato<br />

la “chiesa al centro del villaggio”, con<br />

una comunicazione genuina, informale<br />

e autentica. Una comunicazione che<br />

prende ampiamente le distanze dal<br />

concetto di “sotto mentite spoglie”. Una<br />

comunicazione papale che ha costretto la<br />

chiesa a mettersi a “nudo”, proprio come<br />

fece San Francesco, molti papi fa.<br />

- GIULIANO GAVEGLIA<br />

#OUTSIDER<br />

By Jeffrey Bruno da New York City, Stati Uniti<br />

CC BY-SA 2.0<br />

Un pontefice rivoluzionario e social,<br />

che in breve tempo ha cambiato radicalmente<br />

l’immagine della Chiesa Cattolica.<br />

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#3D

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