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mento: sono abbastanza ossessionato dal concetto di
nudità. Ma se risaliamo alle parole della Bibbia sappiamo
che Adamo ed Eva erano nudi ed erano felici.
Tutto il concetto del pudore nasce con il peccato
originale. Hai bisogno di coprirti mentre prima era
tutto naturale. Allora riportiamo il concetto ai nostri
tempi: nell’ottocento c’è il trionfo del nudo femminile
– pensiamo anche a Déjeuner sur l’herbe di
Manet –, ci sono delle persone che stanno facendo
un picnic in una foresta e una di loro è nuda. Il messaggio
è fortissimo. È quanto di più naturale, istintivo
ci possa essere. Oggi, invece, i social network,
gestiti da ragazzi giovani cresciuti in questi anni,
aboliscono il nudo. Questo perché? Cerchiamo di
capirlo. Non credo che il capo di Facebook Mark
Zuckerberg sia un cretino. C’è solo da constatare
che il porno dilaga. Ma tra il porno e il nudo c’è una
differenza enorme. La nudità non va temuta. E anche
sul porno ci sarebbe veramente da rivedere tutto.
Il sesso è gioia. Il sesso è una danza. Se noi cerchiamo
di guardarlo con occhi diversi, il sesso è la cosa
più naturale del mondo. È un inno alla vita. È una
danza che fa nascere quel seme che diverrà persona.
Quanto di più bello? Poi volgarizzare, purtroppo, è
sempre un problema culturale. Ormai non divido
più le persone in stronzi, bravi, bastardi. Io parlo
sempre di livelli di coscienza. Se tu parli di livelli di
coscienza molto bassi, il porno è veramente orrendo.
Ma se i livelli di coscienza sono alti persino il porno
può essere una cosa meravigliosa. Pensiamo a Made
In Heaven di Jeff Koons. Jeff sceglie Ilona Staller, la
diva porno di quel momento storico, il 1990; ci fa
un’opera nella quale l’artista – Koons appunto – si
unisce al corpo nudo della pornostar di turno e tra
l’altro fanno anche un bambino. Il piccolo Ludwig
che nasce da quell’unione. Poi loro si sono divisi,
con una battaglia legale per l’affidamento, ma resta
– lasciando perdere tutto quello che è successo
dopo tra di loro – questa grande intuizione dell’artista
contemporaneo più esposto e famoso del nostro
tempo: sceglie la pornostar e la trasforma nella sua
Eva. E si ricostruisce un paradiso nel 1990, al nostro
tempo. Credo che il corpo nudo femminile, musa
ispiratrice di due maschi quali io e Settimio siamo,
sia la cosa più naturale del mondo. Io, ad esempio,
dietro la mia scrivania ho opere erotiche di Rankin
a destra e David Bailey a sinistra, in mezzo c’è Mario
Schifano: è ispirazione continua. Nel 1999, appena
fidanzato con colei che è diventata mia moglie,
ho fatto un ritratto di famiglia rappresentante me
stesso intento a praticarle un cunnilingus. In una
cornice barocca. Ha viaggiato tantissimo come immagine.
Ed è ancora esposta nella nostra camera da
letto. E le mie bambine la vedono. È purezza, naturalità.
Senza senso del peccato. Vogliamo ignorare,
dribblare – ma con coscienza e cultura – lo stupido
senso del peccato che si annida dietro ogni angolo
del nostro percorso.
Vfc Il sesso per te è elevazione.
F Per me lo è sempre stato. Il rapporto con la donna
è sempre stato elevazione.
Vfc Il porno è stato sdoganato, è pop. Lo si vede anche
nei programmi trash in tv.
F Qualche tempo fa è stata realizzata una pubblicità
della Diesel con alcune scene tratte da film porno
dai quali venivano modificati dettagli e il risultato
era decisamente interessante. Gli occhi di chi guarda
fanno la differenza.
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