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vecchio subito. La vecchiaia non è un dato anagrafico.
S Con Fabio questa progettualità si esaspera ulteriormente
rispetto a quando lavoro da solo. Una
cosa per me molto utile. Nei lavori realizzati con
Fabio la progettualità è l’aspetto maggiore della sua
forma mentis. Il fatto di meditare e pensare molto a
lungo cosa si vuole fare e perché la si vuol fare. Una
delle frasi tipiche di Fabio quando sta elaborando
un progetto da realizzare è “ha un senso?” Se lo
chiede in continuazione.
Vfc Curiosità: si può stabilire il momento preciso
nel quale viene generata una vostra idea?
F È talmente individuale… poi dipende anche dal
periodo. Se sorge il sole se piove… L’ispirazione
è quanto di più volatile e introvabile. È un colibrì,
troppi battiti d’ali al secondo.
Vfc Non dipende anche dalla concentrazione?
F È fondamentale. Io ho sempre detto che cultura
non è altro che la terza C. Prima della terza C di
cultura ci sono curiosità e concentrazione. Prima c’è
la curiosità del bambino, poi la capacità di mettere a
fuoco che è la concentrazione: mettere a frutto tutto
ciò che ti ha colpito, riuscire a “zoomare”, entrarci
dentro. Questo è quello che la gente definisce cultura.
Per me sono ingredienti semplici e fondamentali.
S Concordo. Sulla creatività e l’ispirazione che
arrivano per caso resto perplesso. Io trovo sia fondamentale
– ed è sempre stato così nei lavori svolti
insieme – che ci sia un problema da risolvere. Avere
uno scopo, un senso, un obiettivo.
Vfc La disciplina.
S La disciplina aiuta a raggiungere uno scopo. Parlo
di quello che conosco meglio, la fotografia. Spesso il
fotografare viene visto come un momento del tutto
casuale. Il momento dello scatto non è che arriva
come un fulmine all’improvviso…
F Anche così.
S Si, ma se penso a quelli che mi scrivono sul blog,
quelli che vogliono sapere come fare le cose… È
chiaro che le ricette sono tante ma semplificare dicendo
che uno sta camminando e tac arriva l’ispirazione
dal cielo… Forse è più importante avere una
committenza…Toscani dice spesso una frase: “io
mi sento libero quando sono costretto dentro un
recinto”. Il fatto di essere costretti in un recinto –
un redazionale per un giornale, una campagna fotografica
– significa avere dei paletti, delle esigenze,
dei problemi da risolvere. E questo rende – anche
dal mio punto di vista – un creativo libero. Prendi
l’esempio di prima della Cappella Sistina. Aveva da
fare quel lavoro, ne ha fatto un capolavoro – commissionata
dal Papa – con una tempistica, un posto
difficile da dipingere… Non è che qualcuno gli ha
detto vai e fai quello che vuoi.
F Se la vuoi leggere così è chiaro che chi fa musica sa