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Musica LINUS, L’ARCHITETTO DELL’ETERE 46 ITA EVENTI
Grazie alla sua direzione RadioDeejay ha tagliato il traguardo dei 33 anni, festeggiati al Fabrique di Milano con oltre 3000 ascoltatori. È il conduttore – insieme a Nicola Savino – della trasmissione più apprezzata dell’Fm. Linus ci svela i segreti della programmazione e il rapporto con i suoi artisti di Guido Biondi Ha da poco festeggiato 33 anni di vita di RadioDeejay, con una festa al Fabrique di Milano e un tema decisamente originale: il vinile, una filosofia di vita – analogica – per chiunque ha fatto il Dj iniziando qualche anno fa. È solo una appendice del party ancora più maiuscolo per i 30 anni della radio, culminato con un Forum gremito e la partecipazione di tutti i personaggi passati nell’orbita della creatura di Via Massena a Milano. Linus è il Direttore dell’emittente più creativa dell’Fm italiano, con l’onore e ònere di scegliere i protagonisti delle varie fasce orarie oltre all’ultima parola sulla programmazione musicale. Di questo e altro abbiamo discusso con lui per tracciare una linea d’orizzonte proiettata sul panorama radiofonico italiano. “Noi abbiamo una lunga tradizione di feste di questo genere. Siamo una radio con una vicinanza particolare al nostro pubblico e spesso ci viene chiesto di organizzare qualcosa per vederci insieme. Quella dei 30 anni è stata l’apoteosi come evento, era anche un modo per chiudere un ciclo… Quest’anno, con la coincidenza di questo numero 33, che per uno che fa il nostro mestiere può anche essere blasfemo ma non mi vengono in mente gli anni di Cristo e nemmeno il dottore che dice 33: penso subito al 33 giri. Alla festa l’imperativo categorico era di vedere se noi di Radiodeejay avevamo ancora l’abilità di suonare solo dischi in vinile. Alla fine hanno suonato una decina di Dj, ciascuno con il suo periodo di riferimento ed è andato tutto molto bene, sono tornato a fare il Dj del Rolling Stone e ho messo i Police e i Clash”. RadioDeejay è la più longeva in Fm? Credo sia 105. È nata prima di noi. Per me è come se non esistesse. Ci sono dei conflitti tra le varie radio in Fm? Abbastanza, non tantissimo. Ci sono stati dei momenti. Ad esempio qualche anno fa c’è stato un programma su 105 che ha avuto un momento di splendore (Lo zoo di 105, ndr) e popolarità puntando proprio sull’attaccare noi. E quindi abbiamo avuto un paio di anni di rapporti antipatici poi si è tutto smussato. Gentleman agreement? Tu sei politically correct? Io sono una persona educata quando gli altri sono educati con me. Sono comunque del segno zodiacale dello scorpione… Diffidate sempre dalla collera di un uomo tranquillo. Deejay chiama Italia è senza dubbio il programma radiofonico più seguito e stimato da pubblico e artisti, desiderosi di presentare il proprio disco, libro o film. Ogni tanto con qualcuno succede di avere dei contrasti, ad esempio è successo con Sting… Io Sting l’ho sempre venerato, in particolare quando suonava coi Police. Non sono mai stato un grande fan del suo percorso solista. Curiosamente non l’avevo mai incontrato in trent’anni di radio e quando è finalmente successo – durante la promozione del suo ultimo album – mi ero informato su come si rapportava nelle interviste e tutti mi dicevano di tenere presente la sua scontrosità. Ed in effetti aveva questo distacco, molto british. Dicono che gli americani possono essere irritanti, quasi ipocriti perché dopo due minuti sembrano grandi amici ed è chiaro che è falso; certamente ti rendono il lavoro più semplice. Sempre parlando di british ho avuto in studio Annie Lennox, una che non ti perdona niente. Alla domanda come sta Dave Stewart (a suo tempo la metà degli Eurythmics e suo compagno di vita, ndr) e mi ha risposto di andare su Google a cercare news. Una risposta non proprio morbida. Tutti dicono che la radio o il suo modello comunicativo è superato. Sono fandonie? Eppure in ogni luogo, ufficio, bar è sempre in sottofondo Deejay chiama Italia e gli stessi artisti fanno a gara a venire da voi. Va detto che negli ultimi anni c’è stata poca innovazione, lo dico anche pensando a noi stessi. Abbiamo bisogno di scoprire qualche talento nuovo. Nell’universo radiofonico, al di fuori di noi, forse l’unico fenomeno nuovo è La Zanzara di Cruciani. Furbissimo e anche bravo a modo suo. Deejay chiama Italia è uno spazio garantista, come si diceva una volta: se un ospite non mi piace non lo invito. Salvo ricredermi. Canavacciuolo ad esempio mi incuriosiva, ITA EVENTI 47
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