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L’Italia<br />
Per noi tedeschi l’Italia ha sempre<br />
rappresentato un posto mitico,<br />
nell’accezione più positiva del termine;<br />
un luogo sinonimo di gioia di vivere<br />
mentre noi – come ben sapete –<br />
siamo più rinomati per essere seriosi<br />
e poco dotati di senso dell’umorismo.<br />
Più che altro strutturati. Quindi la<br />
mia scoperta dell’Italia – i primi tempi<br />
– è stata una luce completamente<br />
nuova: tanto casino ma anche tanta<br />
vitalità. I miei incontri con la cultura<br />
italiana hanno plasmato il mio percorso<br />
formativo; uno dei miei primi<br />
eroi – dal punto di vista della fotografia<br />
– è stato Luigi Ghirri: mi regalò<br />
uno scatto che ancora oggi conservo<br />
sulla mia scrivania. L’Italia è stata anche<br />
una grande fonte di ispirazione<br />
dal punto di vista cinematografico:<br />
Antonioni mi ha davvero aperto gli<br />
occhi e mi ha dato idealmente una<br />
tela bianca su cui scrivere. E poi Pasolini,<br />
Bertolucci hanno rappresentato<br />
un nuovo inizio nel cinema italiano.<br />
Un altro mio eroe nella musica, si<br />
chiama Fabrizio De André. Ricevo<br />
sempre dei grandi spunti di cultura<br />
dall’Italia: a Palermo dall’affresco<br />
Trionfo sulla morte è partito tutto il<br />
film Palermo Shooting. Se dovessi trovare<br />
una sintesi direi che dall’Italia<br />
ricevo soprattutto la vitalità.<br />
Ground Zero<br />
Mi sono trovato a Ground Zero poco<br />
dopo quanto tragicamente accaduto.<br />
Continuava ad essere nei miei incubi,<br />
non riuscivo a liberarmene. Ho pensato<br />
che l’unico modo per superare la<br />
tortura del pensiero fisso era recarmi<br />
sul luogo. Vederlo con i propri occhi<br />
è la soluzione per poter gestire questa<br />
profonda inquietudine. Un giorno,<br />
grazie a un amico fotografo e al suo<br />
pass, sono riuscito ad entrare nel cantiere<br />
di Ground Zero. Ho cercato di<br />
documentare con la fotografia l’esperienza<br />
di quel luogo, un luogo ferito.<br />
Una ferita profonda nell’umanità.<br />
Ground Zero aveva un messaggio<br />
da comunicare che purtroppo alcune<br />
settimane dopo è stato completamente<br />
stravolto dai politici statunitensi:<br />
guerra e rivalsa con la lotta<br />
al terrorismo. Ma il luogo aveva un<br />
altro messaggio e credo trapeli dalle<br />
fotografie che ho scattato: non ci deve<br />
essere più violenza.<br />
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