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Linus (a destra) e Nicola Savino (a sinistra),<br />

insieme conducono Deejay chiama Italia<br />

in onda tutte le mattine su RadioDeejay<br />

lo nessuno ci viene a dire niente. Credo di avere un<br />

privilegio unico nel nostro paese: io gestisco una realtà<br />

e nessuno mai mi ha detto quello che devo fare.<br />

Tranne “fai bene”. Questo per me è la base di tutto.<br />

È difficile trovare un compromesso: forse mancano<br />

anche le persone in grado di farlo. Oltre che gli indirizzi<br />

precisi. Nel 1982 quando è nata RadioDeejay<br />

era un momento molto identificato per la musica:<br />

arrivava talmente tanto che era inevitabile selezionare<br />

il meglio. Oggi la scelta è molto dispersiva e si<br />

rischia di chiudersi in una piccola nicchia.<br />

In ogni caso se c’è una bella canzone, ad esempio<br />

“Take Me To Church” di Hozier emerge comunque.<br />

Noi pero’ ci siamo arrivati prima di tanti altri.<br />

Come facciamo sempre, pur essendo una radio<br />

mainstream.<br />

Fai spesso autocritica?<br />

La radio non è più attenta alla programmazione musicale<br />

come dovrebbe essere: i nostri dj radiofonici<br />

- come quelli di tutte le radio - sono talmente innamorati<br />

di se stessi da mettere davanti prima loro; è<br />

più importante quello che dicono rispetto a quello<br />

che suonano. E non hanno quel tipo di malizia che<br />

un dj dovrebbe avere.<br />

Mi pare che il più innovativo come ricerca musicale<br />

e linguaggio sia Nikki.<br />

Nikki secondo me è il più intelligente. Da notare<br />

che fino a cinque anni fa era il dj con il quale era più<br />

difficile relazionarsi. Poi ha trovato un buon equilibrio<br />

tra essere propositivo ed essere rassicurante. Da<br />

lui senti cose particolari ma non c’è ostentazione.<br />

Mentre invece il dj provinciale cerca di dimostrare –<br />

in modo patetico – quanto è figo.<br />

È dura riuscire a dare una impostazione senza<br />

passare per la “maestra”?<br />

Lo è, senz’altro. Ho scelto la strada peggiore perché<br />

non ho dj anonimi e sarebbe tutto più facile. Ma<br />

non sarebbe più RadioDeejay. Diciamo che è una<br />

tassa da pagare.<br />

Perché è andato via Alessio Bertallot? Troppo<br />

alternativo?<br />

La sua dipartita è avvenuta in modo molto sereno.<br />

La mia sensazione è che il suo momento era passato<br />

e gliel’ho detto. Io mi sono innamorato di lui<br />

ma credo che poi ciò che ha scoperto sia divenuto a<br />

sua volta mainstream. In questa sua eterna ricerca di<br />

qualcosa che fosse avanti rispetto al presente è divenuto<br />

un po’ manieristico. Un po’ fine a se stesso. Lui<br />

non ha saputo fare il percorso che ha fatto Nikki.<br />

Alessio aveva un bellissimo modo di porsi in radio:<br />

la voce, il suono… ma non ha mai accettato di essere<br />

un po’ più “largo” ma ha scelto di essere sempre e<br />

solo alternativo.<br />

Cosa ne pensi degli Youtubers? Non pensi che siano<br />

troppo sopravvalutati dai media?<br />

Gli Youtubers lasciano un po’ il tempo che trovano<br />

perché comunque devi pensare che il pubblico a cui<br />

si rivolgono è quello di un ragazzino di undici anni,<br />

sono i fan di Favij. A me vedere Favij nella homepage<br />

di Repubblica…<br />

Il passaggio di Deejay Tv al gruppo Discovery è<br />

una buona cosa?<br />

È stato inevitabile. Il nostro è un gruppo editoriale<br />

(L’espresso, ndr) che un giorno si è trovato in casa<br />

questa televisione figlia di scelte fatte da altri. Non è<br />

mai stata nelle loro corde e nel loro Dna, non l’hanno<br />

mai capita e in più è capitata nel momento in cui<br />

la crisi ha messo davanti alla televisione molte altre<br />

priorità. Non abbiamo mai avuto i mezzi e il tempo<br />

per farla crescere e sviluppare. Tra le tante braccia<br />

ove andare a finire quelle di Discovery mi sembrano<br />

quelle più accoglienti, anche perché credo siano i più<br />

vergini da un punto di vista televisivo. Hanno grande<br />

entusiasmo e mezzi. Sono molto fiducioso: per<br />

me e credo anche per loro è una grande occasione.<br />

RadioDeejay è spesso solidale con onlus e attività<br />

per i più deboli, come nel caso di Dynamo<br />

Camp…<br />

Sono nel board dell’associazione; Dynamo Camp è<br />

un posto bellissimo, nel cuore della Toscana, a San<br />

Marcello Pistoiese sull’Abetone. L’associazione rende<br />

possibile fare una settimana di vacanza gratuita<br />

a bambini con patologie gravi, per un totale di 1.200<br />

bambini in un anno, in un posto da favola.<br />

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