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FuoriAsse#20HD

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e generoso. Tutto ciò esige calore, calore,<br />

calore, calore. Tutto ciò esige varietà<br />

continua di gesti e di voce.<br />

In questo attacco si vede già il suo modo di<br />

scrivere: è uno stile molto evidente. Marinetti<br />

ama mettere all’inizio della frase il verbo<br />

all’infinito, con una valenza imperativa.<br />

Immaginiamolo mentre detta recitando di<br />

fronte al suo amico Corra che ride. Il testo<br />

diventa una partitura da leggere ad alta<br />

voce, dove il lettore-attore deve sottolineare<br />

bene il verbo all’inizio, perché diventa un<br />

modo per martellare una serie di azioni da<br />

mettere in campo. Sono quasi ordini militari,<br />

senza possibilità di discussione. L’italiano<br />

futurista, atletico e ardito, intuitivo, sempre<br />

vigile nella sua tensione conquistatrice, non<br />

trova solo il suo perfetto emblema nel Mussolini<br />

seduttore ma soprattutto nella sua<br />

caricatura descritta da Leo Longanesi nel<br />

maschio palestrato, con slippino leopardato<br />

e catena d’oro al collo, che cammina, novello<br />

Tarzan, sulle spiagge italiane negli anni sessanta,<br />

come si può leggere in Ci salveranno<br />

le vecchie zie? Anche qui il gusto del paradosso<br />

è straordinariamente comico perché<br />

l’uomo deve essere sfacciato e ardito nell’elogio<br />

dell’intelligenza femminile soprattutto<br />

quando lei è una perfetta oca. Qui si nota<br />

il gusto del paradosso comico, che nasconde<br />

sempre però una verità di fondo. A un certo<br />

punto, durante la lettura, non sai più se Marinetti<br />

scherza o dice sul serio, non sai se ti<br />

sta prendendo in giro e crede seriamente a<br />

ciò che dice. L’abilità di Marinetti è questa<br />

ambiguità di fondo della sua scrittura: questa<br />

è la sua caratteristica. Serietà, goliardia,<br />

paradosso, provocazione… Tutto serve per<br />

mettere in moto questa macchina divertita,<br />

come quando sottolinea nel testo che per<br />

sedurre la luce e il divano devono essere<br />

favorevoli all’attacco, altrimenti è tutto inutile.<br />

Affermazioni che fanno ridere, che hanno<br />

però una loro verità.<br />

A quando a quando una lieve sfumatura<br />

di tristezza negli occhi, subito cancellata<br />

da un sorriso di felicità e di gratitudine.<br />

Alludere, ma non troppo, a un amore<br />

disgraziato ma non tradito per una donna<br />

lontana strappata dal destino. Guardarsi<br />

bene dal farsi consolare, pur svegliando<br />

nella donna il desiderio vanitoso di far soffrire<br />

e di dominare un uomo forte ma molto<br />

sensibile. Se la luce è favorevole, se il divano<br />

sul quale è seduta la donna si presta<br />

a un approccio graduato, avvicinarsi lentissimamente<br />

in modo che la donna cominci a<br />

interessarsi intensamente all’attacco.<br />

L’assenza nella frase del verbo è la stessa<br />

tensione che porta l’autore all’uso del verbo<br />

all’infinito, con una voglia di sentenziosità<br />

che spesso diventa aforisma. Anche la costruzione<br />

della pagina è molto articolata dal<br />

punto di vista retorico, con continue riprese,<br />

ribattute, cambi di ritmi, a dimostrazione che<br />

Marinetti detta ma non improvvisa, consapevole<br />

delle sue capacità oratorie: Quando leggete<br />

sottolineate queste strutture con il se<br />

condizionale, seguito dalla soluzione introdotta<br />

dal “poi”: regolano le diverse possibilità<br />

di attacco valutando i cambiamenti dell’umore<br />

di lei e del suo atteggiamento.<br />

Questo investimento graduale, lentissimo<br />

ma ininterrotto è di sicuro effetto sui centri<br />

sessuali femminili. Scegliere a fiuto il ricordo<br />

di un’avventura vittoriosa ed evocarla<br />

rapidamente senza darci importanza mentre<br />

le mani entrano sapientemente in azione.<br />

Saranno anzitutto mani distratte leggere,<br />

come distaccate dal corpo, mani che si<br />

divertono alla piega delle stoffe alla mollezza<br />

dei velluti e si avanzano lungo i fianchi<br />

della donna. Siamo giunti al momento decisivo<br />

nel quale occorre la più vigile intuizione.<br />

Se la donna è già turbata dall’impeto<br />

del vostro desiderio vi consiglio di tentare<br />

una veloce e leggera carezza sulla curva dei<br />

seni. Se l’abito o la vestaglia si presta, insinuate<br />

una mano agilmente e toccate dolcemente,<br />

quasi con terrore religioso non<br />

guardando mai in faccia la donna che potrà<br />

fingere davanti a sé stessa di non aver nulla<br />

sentito né visto: Poi languidamente avvicinate<br />

la vostra bocca al suo collo manifestando<br />

il vostro desiderio con lievi sospiri<br />

affannosi. Parlatele allora fra i capelli,<br />

FUOR ASSE<br />

136 Filippo Tommasi Marinetti

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