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Sguardi<br />
a cura di<br />
Antonio Nazzaro<br />
Il venezuelano Horacio Siciliano<br />
da ingegnere a fotografo per ribellarsi alla censura<br />
©Horacio Siciliano<br />
Da più di due mesi il Venezuela è<br />
scosso da proteste di piazza, che sono<br />
sfociate in duri scontri con la polizia e<br />
l’esercito e hanno provocato, fino ad<br />
adesso, una settantina di morti tra manifestanti<br />
e agenti di sicurezza. Uno degli<br />
elementi centrali in questo scontro<br />
sociale e politico, nato in parte per via<br />
della crisi economica che il Paese attraversa<br />
da due anni e in parte per la crisi<br />
istituzionale tra il governo del presidente<br />
Maduro ed il parlamento in mano<br />
all’opposizione, è la censura. Quasi tutti<br />
i mezzi di comunicazione interni del<br />
Paese sono affini al Governo e questo,<br />
grazie ad una serie di leggi restrittive sul<br />
diritto all’informazione, ha generato una<br />
censura o peggio una distorsione dei<br />
fatti in corso, tanto da creare un’informazione<br />
“alternativa” che corre sulla<br />
rete mediatica.<br />
Questa informazione, che sfugge al controllo<br />
dello Stato, ha visto il sorgere di<br />
nuovi giornalisti e fotografi pronti a raccontare<br />
quello che succede durante le<br />
manifestazioni e che ben pochi raccontano<br />
o possono raccontare. È il caso di<br />
Horacio Siciliano, ingegnere diventato<br />
fotografo durante un’altra epoca di proteste,<br />
quella delle guarimbas del 2014<br />
(barricate stradali) dove, preso dalla<br />
voglia di documentare quello che succedeva<br />
nelle strade di Caracas, ha iniziato<br />
a fotografare gli avvenimenti:<br />
«Nel 2014 studiavo Ingegneria Civile presso<br />
l’Università Metropolitana e non partecipavo<br />
attivamente nel movimento studentesco, ma i<br />
problemi del Paese stavano creando un senso<br />
di malessere in tutti. Era il 12 febbraio del<br />
2014, giorno in cui decisi di essere parte attiva<br />
delle proteste. Nel corso della marcia fu ucciso<br />
Robert Redman, uno dei giovani cronisti<br />
indipendenti e oppositore al governo. Redman<br />
FUOR ASSE<br />
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Sguardi