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Jolly Roger_01_10

Numero 10 Jolly Roger Magazine. Letteratura, attualità, arte. Libri, musica, recensioni.

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«Ah, bene! La ringrazio, devo<br />

andare adesso, le auguro buon<br />

viaggio» concluse infine la ragazza.<br />

«Grazie, buon viaggio anche a<br />

lei, spero di rivederla presto»<br />

balbettò Michele, non riuscendo<br />

proprio a toglierle gli occhi<br />

di dosso.<br />

Si era seduta vicino a un uomo<br />

di mezza età dalla corporatura<br />

imponente. Era vestito tutto di<br />

nero e indossava degli occhiali<br />

da sole. Pensò che tutta quella<br />

faccenda non fosse molto giusta,<br />

riteneva che la sua compagnia<br />

sarebbe stata sicuramente<br />

migliore.<br />

Improvvisamente dagli altoparlanti<br />

uscì nitida la voce di una<br />

hostess che annunciava l’imminente<br />

controllo dei biglietti: «I<br />

passeggeri di prima classe per<br />

il volo 323 destinazione Londra<br />

sono pregati di recarsi all’uscita<br />

numero due. I passeggeri<br />

di seconda classe sono attesi<br />

all’uscita numero tre. Grazie».<br />

Michele guardò il suo biglietto<br />

di seconda classe, arricciò il<br />

naso e si diresse verso l’uscita<br />

numero tre. Notò che la ragazza<br />

stava andando verso l’uscita<br />

numero due e ne concluse che<br />

era giusto così, una ragazza<br />

tanto carina meritava soltanto<br />

la prima classe.<br />

Una volta a bordo si accorse che<br />

non solo era in seconda classe,<br />

ma perfino in zona fumatori.<br />

Di male in peggio. Pochi metri<br />

più avanti persone eleganti<br />

gustavano dell’ottimo champagne<br />

comodamente sedute sulle<br />

poltrone della prima classe,<br />

mentre lui era costretto a stare a<br />

sentire parlare marocchini che<br />

andavano a far visita a un qualche<br />

parente. Dopo una ventina<br />

di minuti inaspettatamente la<br />

ragazza che aveva incontrato<br />

poco prima gli si avvicinò di<br />

nuovo.<br />

«Posso sedermi vicino a te?<br />

Vorrei fumare una sigaretta, ma<br />

il mio posto è in zona non fumatori.<br />

Sai, sono un po’ nervosa<br />

per il volo...» disse, abbassando<br />

gli occhi con fare timido.<br />

«Certo, con piacere» rispose<br />

Michele, alzandosi per far accomodare<br />

la ragazza. La zona<br />

fumatori era diventata tutt’a un<br />

tratto molto più interessante per<br />

lui. Si rimise seduto ed estrasse<br />

dal pacchetto una sigaretta anche<br />

per sé.<br />

«Come ti chiami?» domandò<br />

Michele.<br />

«Angela, e tu?» rispose la ragazza.<br />

«Io mi chiamo Michele, piacere<br />

di conoscerti» rispose lui,<br />

porgendole la mano.<br />

«Piacere mio» sorrise Angela,<br />

stringendogliela delicatamente.<br />

«Per quale motivo stai andando<br />

a Londra?» domandò il ragazzo.<br />

«Per lavoro» rispose lei.<br />

«Anch’io, sono dirigente di<br />

un’agenzia di spedizioni internazionali,<br />

ho un appuntamento<br />

questo pomeriggio».<br />

La ragazza fece un cenno di approvazione.<br />

«Complimenti, deve essere un<br />

lavoro interessante. Io sto andando<br />

a Londra per conto di<br />

un’agenzia di moda, dobbiamo<br />

girare uno spot pubblicitario».<br />

«Una modella, ecco perché è<br />

così carina» pensò immediatamente<br />

Michele.<br />

«Ora devo ritornare dal mio<br />

agente, magari ci rivediamo»<br />

feuilleton<br />

concluse la ragazza, alzandosi<br />

dopo aver spento la sigaretta<br />

nel portacenere. Stava aprendo<br />

la tenda che divideva la prima<br />

dalla seconda classe, quando<br />

Michele pensò che era stato<br />

davvero uno stupido a non<br />

averle chiesto il numero di telefono.<br />

«Qui è il capitano che vi parla,<br />

fra cinque minuti inizieremo<br />

la manovra di atterraggio, siete<br />

pregati di allacciare le cinture di<br />

sicurezza» gracchiò improvvisa<br />

la voce del pilota. Michele non<br />

si era minimamente reso conto<br />

del tempo che era trascorso.<br />

Quel viaggio era letteralmente<br />

volato.<br />

(continua...)<br />

Emanuele Ciacchi mi ha<br />

contattato via mail, proponendomi<br />

di pubblicare<br />

a puntate il suo romanzo<br />

“L’erede di Montecritso”.<br />

Data la mia ormai arcinota<br />

curiosità non ho esitato<br />

a rispondergli, rendendomi<br />

disponibile a dare un’occhiata<br />

al materiale che,<br />

dopo una prima, una seconda<br />

e anche una terza<br />

occhiata, si è rivelato non<br />

solo pubblicabile, ma molto<br />

interessante, ragion per cui<br />

ho comunicato a Emanuele<br />

che, se per lui andava bene,<br />

l’affare era concluso.<br />

Detto, fatto! Avete appena<br />

letto le prime pagine di<br />

quello che sarà un appuntamento<br />

fisso su <strong>Jolly</strong> <strong>Roger</strong><br />

Magazine... e non solo!<br />

Fabio Gimignani<br />

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ANNO I • NUMERO X • dicembre 2<strong>01</strong>8

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