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Numero 10 Jolly Roger Magazine. Letteratura, attualità, arte. Libri, musica, recensioni.

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on writing<br />

on writing<br />

i “pericoli” del legal thriller<br />

Esperienza forense & bucce di banana<br />

di Wladimiro Borchi<br />

Wladimiro Borchi si prende una meritata pausa dalla rubrica “Lex dure Lex”, ma non ci<br />

abbandona. Ecco infatti il primo di una serie di articoli nei quali in nostro Principe del Foro<br />

preferito elargisce una serie di utilissimi consigli per coloro che hanno la necessità di un’ambientazione<br />

legalese nel proprio romanzo, ma vorrebbero evitare di scivolare sulla proverbiale<br />

buccia di banana che è sempre in agguato. Buona lettura.<br />

Era in cella da quattro giorni.<br />

L’avevano arrestato a Milano,<br />

durante una manifestazione. Di<br />

quando in quando, poliziotti si<br />

alternavano in quella stanzetta<br />

spoglia per riempirlo di manganellate.<br />

Sarebbe stato portato<br />

dinanzi al Giudice solo il<br />

giorno successivo e il poveretto<br />

aveva davvero paura di non arrivare<br />

vivo all’udienza.<br />

…<br />

«Hai il diritto di rimanere in<br />

silenzio, se non ti avvali di questo<br />

diritto, tutto quello che dirai<br />

potrà essere usato contro di<br />

te in tribunale. Hai il diritto di<br />

chiamare un avvocato, se non<br />

puoi permettertelo, te ne sarà<br />

assegnato uno di ufficio…».<br />

Patrizio si divertiva come un<br />

pazzo a leggere i diritti agli<br />

arrestati,gli conferiva un senso<br />

di potenza e autorità. Tanto più<br />

in quell’occasione in cui aveva<br />

tra le mani un boss della Sacra<br />

Corona Unita, a cui avrebbe<br />

volentieri spaccato la testa a<br />

manganellate.<br />

….<br />

Non aveva pagato l’ennesima<br />

fattura della società che forniva<br />

il calcestruzzo. La sua ditta<br />

era in crisi da tempo e la scelta<br />

tragica, che Sergio doveva affrontare<br />

ogni mese, era quella<br />

di dare la priorità alle buste<br />

paga dei dipendenti o saldare i<br />

fornitori. Ogni mese, per il profondo<br />

senso morale che aveva<br />

preso dal padre, dava la giusta<br />

mercede ai propri operai, lasciando<br />

in secondo piano tutti<br />

gli altri pagamenti. La Edilizia<br />

S.p.A., alla fine, aveva deciso<br />

di denunciarlo e, di lì a qualche<br />

ora, sarebbero andati ad<br />

arrestarlo.<br />

…<br />

Cosa hanno in comune questi<br />

tre incipit?<br />

Tutti e tre contengono madornali<br />

errori di diritto in cui può<br />

imbattersi un incauto scrittore<br />

di legal-thriller.<br />

Non crediate che errori simili<br />

non vengano fatti anche ad alti<br />

livelli o da autori da migliaia di<br />

copie vendute. Spesso, proprio<br />

per la specificità della materia,<br />

anche gli editori più attenti<br />

cadono inj qualche tranello e<br />

lasciano nel testo incongruità<br />

simili.<br />

Ricordo un romanzo di un grandissimo<br />

autore di thriller nostrano<br />

che faceva scontare, nel<br />

proprio romanzo, a un incensurato,<br />

una condanna a quattro<br />

mesi di carcere.<br />

La cosa era totalmente priva di<br />

senso. In Italia esiste la sospensione<br />

condizionale della pena<br />

che viene concessa, salvo casi<br />

particolarissimi, per tutte le<br />

condanne inferiori a due anni.<br />

In altre parole, un tizio che si<br />

becca una condanna a quattro<br />

mesi (se incensurato) non la<br />

sconterà, ma la pena rimarrà<br />

sospesa per cinque anni. Se in<br />

quello spazio di tempo, il reo<br />

non riporterà altre condanne,<br />

il reato per il quale era stato<br />

condannato si estinguerà. Diversamente<br />

il malcapitato dovrà<br />

scontare, di regola, la pena<br />

(sospesa) per il primo reato e<br />

quella per il secondo.<br />

Immagino che le cose vi parranno<br />

assai complicate al momento.<br />

Ma non preoccupatevi,<br />

chiariremo ogni concetto, in<br />

maniera seria e ordinata, nei<br />

prossimi capitoli.<br />

In questo primo capitolo ci limiteremo<br />

a una chiacchierata<br />

leggera, divertendoci a scovare<br />

gli errori nei passi sopra riportati.<br />

Cominciamo dal primo incipit.<br />

Come dite? L’errore sta nel fatto<br />

che i poliziotti non picchino<br />

chi è sottoposto a una misura<br />

cautelare. Ahimè, fatti di cronaca<br />

e la mia esperienza personale<br />

dicono il contrario.<br />

Non voglio dire che ciò sia legale,<br />

anzi, non lo è affatto. Ma,<br />

come tutti sappiamo, avviene<br />

spesso e volentieri.<br />

Ricordo un giovane cliente, arrestato<br />

per una tentata rapina,<br />

in occasione dell’interrogatorio<br />

dinanzi al G.I.P. che mi chiede-<br />

ANNO I • NUMERO X • dicembre 2<strong>01</strong>8 www.jollyrogerflag.it • facebook.com/gojollyroger<br />

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