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ARTE<br />
«Non ci siamo occupati di come chiudere le<br />
persone, con cubi di materiali invivibili, ma di come<br />
costruire percorsi per farle muovere»<br />
[Filippo Riniolo]<br />
© Simone Raeli<br />
L’artista Filippo Riniolo<br />
visione generale a un progetto specifico,<br />
insieme all’artista Filippo Riniolo<br />
ha recentemente firmato il progetto<br />
Mare <strong>2020</strong> - la misura e il paesaggio,<br />
promosso da Arteprima Progetti, impresa<br />
creativa guidata da Francesco<br />
Cascino. Una proposta per ripensare<br />
le spiagge ai tempi del coronavirus<br />
basata sull’approccio dell’Art Thinking,<br />
che applica le pratiche dell’arte<br />
per risolvere problemi e innovare. «È<br />
facile comprendere quanto queste visioni,<br />
pratiche, metodologie possano<br />
essere applicate in ogni luogo (ufficio,<br />
treno, aereo, asilo, università, condominio,<br />
ecc.) e in ogni processo della<br />
vita pubblica e privata, dalle imprese<br />
alle istituzioni, se solo tornassimo “in<br />
avanti” a Giotto e Brunelleschi, cioè<br />
all’armonia funzionale come obiettivo<br />
e al disegno come dispositivo immaginifico<br />
di soluzione. Come si dice solo<br />
in Italia: “Ce l’hai un disegno?”», aggiunge<br />
Cascino che dell’Art Thinking<br />
è uno dei fondatori, insieme a Raffaele<br />
Giannitelli e Filippo Riniolo, che abbiamo<br />
intervistato per saperne di più.<br />
Filippo, cos’è l’Art Thinking?<br />
L’artista è il professionista del rischio.<br />
Colui che è abituato, attraverso i sensi,<br />
il disegno, l’empirismo, a testare e<br />
intuire le possibili direzioni. Il pensiero<br />
laterale è una funzione del cervello<br />
che si allena con le mani, come l’intelligenza<br />
motoria. E si sviluppa con la<br />
pratica artistica, come saper giocare<br />
a pallone. Chi ha più talento con l’esercizio<br />
diventa un artista. Questa facoltà<br />
del pensiero e della mano crea<br />
soluzioni innovative. Ma non è il nuovo<br />
per il nuovo. È il nuovo che ha senso.<br />
Direzione e senso. È il nuovo per<br />
un motivo: perché parte dai problemi<br />
per immaginare le soluzioni. Parte<br />
dalla persona. Dalla figura umana<br />
(il soggetto più rappresentato nella<br />
storia dell’arte) che è sempre, e deve<br />
esserlo, l’alfa e l’omega del perché<br />
facciamo le cose. Questo approccio<br />
è quello che definiamo Art Thinking.<br />
Lo abbiamo presentato al MAXXI di<br />
Roma un anno fa, e sta facendo strada.<br />
In molti si stanno convincendo che<br />
questa visione può essere un volano<br />
per una crescita sostenibile, relazionale,<br />
umana. A tutela della vita, dello<br />
spazio, della libertà e dell’armonia.<br />
Tra le soluzioni basate sull’approccio<br />
dell’Art Thinking, rientra il vostro progetto<br />
Mare <strong>2020</strong> - la misura e il paesaggio.<br />
Ce ne parli?<br />
Come tutte le storie a lieto fine, parte<br />
da un amore. L’amore per il mare.<br />
Quando con Raffaele e Francesco Cascino,<br />
curatore del progetto, abbiamo<br />
visto le soluzioni anti Covid-19 che si<br />
andavano profilando per le spiagge –<br />
mi riferisco a quelle con il plexiglass –<br />
abbiamo deciso di mettere in campo<br />
il nostro know-how artistico. Armato<br />
di carta e matita ho cominciato a disegnare<br />
pensando alla natura e, in<br />
particolare, alle api che ci insegnano<br />
come il modo migliore per disporre gli<br />
oggetti sia quello dell’esagono. Una<br />
disposizione caratterizzata da angoli<br />
a 60 gradi – tipica degli alveari – risulta<br />
molto più efficiente rispetto a quella<br />
quadrata, poiché a parità di spazio ci<br />
sono più persone e a parità di persone<br />
c’è più spazio. È stato Raffaele, poi,<br />
ad avere l’altra intuizione: gli esagoni,<br />
meglio dei quadrati o dei cerchi, permettono<br />
di costruire un reticolo di<br />
rotonde realizzate con piante autoctone,<br />
in modo da garantire il distanziamento<br />
sociale soprattutto nei luoghi<br />
«Per far rinascere l’Italia occorre un uso sistematico<br />
degli unici strumenti in grado di generare futuro:<br />
l’arte e la scienza»<br />
[Raffaele Giannitelli]<br />
L’architetto Raffaele Giannitelli<br />
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